00 12/03/2009 23:10
Calcio
Pieroni, linea dura del pm
Per la bancarotta dell'Ancona calcio, avvenuta nel 2004, chiesti 6 anni e mezzo di reclusione per l'allora presidente che dichiara. ''Uscirò assolto da questo processo'' di CORRADO ZUNINO
Pieroni, linea dura del pm

Ermanno Pieroni
ROMA - Per la bancarotta dell'Ancona calcio, consumata nell'agosto del 2004, la procura di Ancona non ha abbandonato la linea della durezza: il pm Irene Billotta ha chiesto sei anni e mezzo di carcere per Ermanno Pieroni, allora presidente del club, considerato autore di un fallimento pilotato per consentire alla sua società di ottenere i vantaggi sportivi del lodo Petrucci: mantenimento della categoria sportiva (l'Ancona era stato appena retrocesso in serie B) e del patrimonio giocatori.

Per l'ex amministratore Vincenzo D'Ambrosio il pm ha chiesto una condanna di quattro anni.
Per Gianfranco Cusini, contabile della società, tre anni.

Nel pomeriggio - seguendo il rito abbreviato - è stato invece assolto Giovanni Rossini, direttore della Banca di Credito cooperativo che in quelle stagioni ha seguito gli affari dell'Ancona calcio: la richiesta del pm, per Rossini, era stata di cinque anni.

LA STAGIONE DEI PROCESSI - La vicenda dell'Ancona aprì la stagione dei processi nel calcio e portò Ermanno Pieroni, fino ad allora apprezzato talent scout e poi dirigente del Perugia di Luciano Gaucci, per 53 giorni in carcere. La procura ha sempre sottolineato un rapporto forte tra Pieroni e Gaucci e via via ha evidenziato reati nel tentativo di ricapitalizzazione della società marchigiana e nelle fideiussioni intercontinentali chieste ed emesse. E' stato un processo difficile durante il quale Pieroni ha cambiato difensore e in cui sono state messe in evidenza anomalie nella conduzione dell'indagine da parte della guardia di finanza. In sede processuale la difesa ha evidenziato il ricorso sistematico al pagamento in nero per saldare giocatori e fornitori, definire compravendite, ma questo aspetto non è si è trasformato in capo d'imputazione per nessuno.

''NE USCIRO' BENE'' - Subito dopo essere stato scarcerato Ermanno Pieroni, con un'intervista a "Repubblica", accese un faro sugli affari e il potere di Luciano Moggi e dell a Gea, questioni poi diventate processi penali ai tribunali di Roma e a Napoli. Ermanno Pieroni, che oggi è consulente per alcuni club di serie B senza essere più tesserato, dice: "Sono certo che uscirò assolto da questo processo, così come oggi è stato assolto il banchiere Rossini. I fallimenti del calcio sono stati sempre patteggiati, penso al Saronno, al Como, per il mio avverto un'intransigenza persecutoria. Io ho messo nell'Ancona tutti i miei soldi e ho perduto cinque immobili all'asta giudiziaria".
La sentenza è attesa prima dell'estate.



12 marzo 2009

www.repubblica.it/2009/03/sport/calcio/pieroni-condanna/pieroni-condanna/pieroni-conda...

11 luglio 2009: la Treviso sportiva non dimentica lo scempio che hai fatto, Setten.

Tonella, Maino, Bernardi; De Poli, Lombardi, Margiotta; Fiorio, Bonavina, Pradella, Bressan, Boscolo.

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