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Lunedì, 22 Agosto 2005


Stadio sì, stadio no.


Treviso
Stadio sì, stadio no. O meglio, stadio dove: il Tenni , l'Euganeo o... un po' qui e un po' lì? Oggi Tenni ed Euganeo, domani Silea... O Mogliano? La margherita per la scelta dell'impianto che ospiterà le partite interne dell'ormai prossimo campionato di serie A del Treviso (si comincia domenica prossima a San Siro, avversario: l'Inter), sta per essere sfogliata, ma la soluzione, nolenti o volenti, dovrà pur essere trovata visto che si va a cominciare lo spettacolo. Si parla dell'Euganeo di Padova, di una deroga per il Tenni e di realizzare uno stadio a Silea con i soldi del comune di Treviso. Tutti d'accordo o quasi visto che a frenare il progetto sono l'elevato costo dell'operazione: circa 25 milioni di Euro, cifra che ha fatto spaventare Giancarlo Gentilini. Il prosindaco è stato laconico ma chiaro: non abbiamo questi soldi da spendere.

Chi invece canta fuori dal coro è Eugenio Crotti, indimenticabile imprenditore che versando una fideiussione di circa 800 milioni delle vecchie lire, ha impedito, nel 1993, al Treviso di fallire permettendo così alla società biancoceleste di passare nelle mani di Giovanni Caberltotto e si salvarsi. Adesso, all'interno della società, detiene una piccola quota di partecipazione e quando gioca in casa il suo Treviso non si perde una partita.

Nel 1999 dice Crotti - io e Gilberto Benetton proponemmo uno stadio comune per Treviso (all'epoca il presidente era Renzo Barcè) e Venezia (presidente Zamparini), ma ci risposero che la cosa non si poteva fare.

Secondo lei adesso le cose sono cambiate?

Credo di no visto che entrambe le società sono senza campo. Il Treviso è in serie A, ma come stadio è rimasto in C mentre il Venezia, che da poco ha cambiato proprietà a seguito di un fallimento, mi pare abbia intenzioni serie e quindi dovranno pensare ad un nuovo stadio perché il S. Elena non potrà ospitare la serie B.

C'è però il problema delle due tifoserie che non si amano.

E questo non può essere un ostacolo. Una settimana giocherebbe il Treviso e una il Venezia, e quindi le due tifoserie non si incrocerebbero. Non credo che i tifosi di Treviso e Venezia si odino di più di quelli che si sfidano nei tradizionali derby nazionali: Roma-Lazio, Juventus-Torino, Milan-Inter eppure queste tre coppie si dividono lo stesso stadio da molti anni.

Il nuovo stadio dove potrebbe sorgere?

Ho fatto diverse ricerche e l'area migliore credo sia a Mogliano Veneto in località Zerman e i proprietari del terreno sarebbero disposti a venderlo

Che estensione ha il lotto?

Siamo sull'ordine dei 250 mila metri quadri.

Quanto costerebbe l'intera operazione?

Attorno ai 25 milioni di euro. Sarebbe ideale una soluzione all'inglese, polifunzionante, con 25.000 posti tutti a sedere e tutti coperti, senza pista di atletica ma con spazi commerciali, palestre e altri confort per l'utente e in questa maniera i costi si abbatterebbero.

Il vice sindaco Gentilini ha però dichiarato di non avere soldi da spendere per uno stadio.

E chi ha mai parlato del comune di Treviso?.

Allora, ci spieghi ...

La società calcio Treviso non è una società satellite del Comune ma è una S.p.A che produce utili e quindi lo stadio dovrebbe realizzarlo la proprietà, come ha fatto Benetton con il Palaverde.

Cosa consiglierebbe allora?

L'attuale proprietà del Treviso dovrebbe cercare nuovi soci e realizzare un nuovo impianto magari con l'aiuto del Comune visto che il nome della squadra rimane sempre Treviso. Questi soci potrebbero scegliere se entrare in società per la gestione sportiva della squadra o se investire per realizzare lo stadio e di conseguenza gestirlo.



Da: GAZZETTINO.IT

Cugino Murdock Treviso FBC 1909