00 25/07/2009 16:44
Re: Re: Re:
enricoutv83, 25/07/2009 15.57:




Ti faccio alcune domande così forse ti sarà più chiaro il mio pensiero.

1) Sei d'accordo che il progetto di stadio in comune, cosa assolutamente nuova in Italia tra due squadre di due città differenti, possa essere una cosa difficile dal punto di vista pratico-organizzativo?
2) Sei d'accordo con il fatto che, con uno stadio a 15 km di distanza e più distante da tutti i grandi centri del trevigiano (oltre ovviamente Treviso anche da Vittorio veneto, Conegliano, Oderzo, Montebelluna, Castelfranco veneto sarebbero più distanti dallo stadio di Mogliano veneto, perchè in pratica si andrebbe a giocare quasi a mestre), e quindi si perderebbe buona parte dell'attuale pubblico, già scarso di per se, perchè solo i veri aficiodanos (tra i quali mi metto anch'io) continuerebbero a seguire la squadra?
3) Parli di modello inglese, ma se siamo indietro di 20 anni rispetto a loro, visto che solo ora lentamente iniziano a sorgere degli stadi di proprietà della società, non credi che bisognerebbe un attimino aspettare prima di fare degli stadi in comproprietà, per vedere se anche in Italia possono avere vita facile?
4) Quanto difficile sarà per due giunte comunali così diverse e per di più rivali come Treviso e venezia trovare un accordo?





Stiamo entrando nel vivo della questione.
Provo a chiarire ulteriormente i concetti.

Innanzitutto se miriamo ad una posizione importante nel panorama calcistico nazionale (B o A) bobbiamo creare le condizioni, una delle quali è lo stadio.

Le giunte comunali devono fare pressione a livello regionale affinchè si individui un'area a basso costo per lo stadio e per le eventuali altre attività annesse allo stadio (negozi, ristoranti, uffici...). Si ricordi ad esempio il piano stadio di Zamparini.

Le società sportive Treviso e Venezia, creano una società con uno statuto preciso e capitale 50% alla società sportiva Treviso e 50% alla società sportiva Venezia. Questa società gestisce costi, ricavi e attività dello stadio e delle attività connesse.

La distanza dallo stadio per qualcuno aumenta per altri diminuisce per altri ancora aumenta la distanza ma diminuiscono i tempi per raggiungere lo stadio utilizzando l'autostrada e le strade meno intasate di quelle cittadine. Bisogna ricordare l'obiettivo primario che è la B o la A. Io sono andato molte volte a San Siro e molte volte ad Udine e non mi sono fatto il problema dei 10 km in più o in meno. Certo che se l'obiettivo è lo stesso del Quinto, del Motebelluna, del Giorgione (al massimo la D) allora è giusto preoccuparsi dei 10 km, se l'obiettivo è la B o la A, è importante che sia facile da raggiungere anche per chi viene da lontano.

Per avere un stadio a misura delle categorie attuali di Treviso e Venezia e quindi un costo contenuto, lo stadio inizialmente dovrebbe avere una capacità contenuta ma il progetto dovrebbe prevedere un facile ampiamento in caso di necessità. Fare un progetto così non è per nulla difficile. Un qualsiasi gruppo di professionisti (architetti / ingegneri) è in grado di svilupparlo. In zona abbiamo delle eccellenze in progettazione ed in costruzioni (cito l'architetto Piano e i costuttori Carron o Basso per citarne alcuni).

Certo in Italia qualcosa di simile non c'è ma non è un problema. In Italia non c'è neanche un patto tra tifoserie rivali ma dov'è il problema se questo avviene in una regione di eccellenze come il Veneto ??? Sarebbe un vanto per tutti noi non una macchia; vi pare ???
Apriamoci, c'è solo da guadagnarci !!!!