00 20/08/2009 14:00
da www.ilgazzettino.it

Michielon allarga gli orizzonti
«Pensiamo anche ai dintorni»


Giovedì 20 Agosto 2009,
Bisogna guardare oltre i confini del Tenni e delle immediate adiacenze. È l’invito che l’assessore Mauro Michielon getta nel dibattito sulla riqualificazione di alcune porzioni della città. A partire proprio da quell’area attorno allo stadio, liberata dalla debacle del calcio.
«In questi giorni ho letto e sentito parecchie proposte sul futuro di diversi immobili, come lo stadio o la Camera di commercio. Tutti interventi significativi, sia chiaro, ma ritengo che sarebbe più utile discutere della città nel suo complesso. Non prendere in considerazione un singolo edificio, ma ragionare a 360 gradi: questa è la premessa indispensabile per capire verso quale città vogliamo andare».
Prima ancora che di merito, l’assessore pone una questione di metodo: «È indispensabile avere una visione complessiva di Treviso, non solo “a fette”. Altrimenti rischiamo di perdere di vista elementi fondamentali come la viabilità, il trasporto pubblico, i parcheggi». Tutti aspetti, è facile comprendere, che necessitano di una progettazione d'insieme. Tanto più, ricorda l’esponente di giunta, che nei prossimi anni saranno diversi i grandi contenitori che cambieranno proprietario e, comunque, destinazione d’uso: oltre allo stadio, saranno “riprogrammati”, tra gli altri, l’ex Distretto militare, la Provincia, l’Agenzia delle entrate, la caserma della Guardia di finanza, la sede di Unindustria, la Questura.
Un valzer che impone un ripensamento globale di molte attività del centro. E nel quale Ca’ Sugana deve equilibrare le legittime aspirazioni dei privati con le esigenze di sviluppo dell’intero tessuto urbano. È il caso, ad esempio, dello scalo Motta, un sito associato nei piani di riqualificazione con l’area del Tenni. Michielon ammonisce innanzitutto a non fare i conti senza l’oste. Ovvero con Ferrovie dello Stato, proprietarie del complesso. «E se le Fs vorranno ovviamente massimizzare, il Comune deve capire cosa serve alla collettività e puntare a insediare queste funzioni nel luogo». Il vecchio terminal merci (ma non va scordato che nel pacchetto è compresa pure la ex stazione di Porta Santi Quaranta) è destinato a ospitare una fermata della nuova metropolitana di superficie: per questo l’assessore non vedrebbe male la creazione di un parcheggio: «Che possa servire agli utenti del sistema ferroviario, ma anche intercettare gli automobilisti diretti verso il centro». Un tunnel ciclopedonale consentirebbe poi di raggiungere in pochi minuti la zona del Foro Boario, con l’ulteriore risultato di collegare più strettamente Selvana al cuore cittadino. «Al di là di quanta cubatura autorizzare –conclude il rappresentante della Lega- l’amministrazione deve porre al centro della contrattazione questi servizi per tutta la città».
mzan


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Eccolo, l'altro rugbysta che non vede l'ora di far sparire il Tenni e il calcio, aspettavo solo che parlasse.