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MIchielan: «Apriamo le buste e si vedrà»

«Cosa ne penso io? Io sono laico e non penso che la politica debba occuparsi di compravendite di squadre quando non viene interpellata, per quanto non mi sfugga che Nardin e amici sono collocabili...

«Cosa ne penso io? Io sono laico e non penso che la politica debba occuparsi di compravendite di squadre quando non viene interpellata, per quanto non mi sfugga che Nardin e amici sono collocabili sotto un ombrello comune: diciamo che dopo la Lega calcio siamo al calcio della Lega. Una battuta, tanto perchè non si pensi che le cose non le sappiamo. Chiunque faccia il bene del Treviso rispettando regole e incombenze, è benvenuto. Ripeto, io sono laico e amministratore, non politico. Le nostre priorità le abbiamo spiegate e quelle, quelle sì, ci competono. Per il resto che il signor Pini, certamente degna persona, abbia deciso di lasciare il Treviso a qualcun altro è sicuramente affare del signor Pini e stop».

Ammazza, direbbero a Roma. Ofelio Michielan, assessore allo sport, non si lascia intrappolare dalla polemica. «Noi abbiamo detto quello che vogliamo e ci riguarda direttamente: il 28 apriremo le buste per assegnare la gestione dello stadio Tenni, che è del Comune e che non deve essere un’idrovora economica, ma un cespite per finanziare almeno i lavori che vi urgono - aggiunge Michielan - E poi, come obbligo di indirizzo, chi prenderà il Tenni deve curare la gestione del calcio giovanile della città, possibilmente includendo tutte le realtà ... under di questa comunità. Il calcio è un importante strumento di associazione e educazione per gli atleti più giovani e questo a noi interessa molto: nessuna società primadonna, ma una gestione armonica e ben
coordinata. Due domeniche al mese il Treviso dovrà giocare in campionato? Ecco il Tenni, naturalmente i conti andranno regolati con la società che gestisce lo stadio. Se poi le due cose - gestione e prima squadra - coincidono, allora diciamo che il Treviso assolverà a un doppio compito». (a.f.)