00 11/05/2023 09:52
fonte: la tribuna

Bonavina: «Lo stadio Tenni non si tocca»

L’assessore di Padova ed ex capitano del Treviso, a sostegno di Rocco, taglia corto:
impensabile il calcio a Monigo, è inadatto

«Il Tenni non si tocca, il cal-
cio a Treviso è lì. Quando ci
trasferimmo per sei mesi a
Monigo, non vedevamo l’o-
ra di tornare nel nostro sta-
dio», attacca Diego Bonavi-
na, ex capitano biancocele-
ste e assessore (civico) allo
Sport nella giunta Giordani
a Padova. «C’è un valore af-
fettivo, il calcio deve rimane-
re al Tenni. Anzi, quello sta-
dio deve vivere di più, dan-
do spazio all’attività di ba-
se», gli fa eco Nicolò Rocco,
candidato sindaco a Treviso
per Italia Viva-Azione. L’im-
pianto di via Foscolo si pren-
de la scena nell’incontro
elettorale dedicato allo
sport e promosso ieri da Roc-
co al ristorante “Ai Brittoni”,
invitando una bandiera del
calcio trevigiano, protagoni-
sta della memorabile caval-
cata dei biancocelesti di Be-
pi Pillon che nel’97 riporta-
rono la Serie B in città dopo
40 anni. Traguardo che im-
pose un breve trasferimento
a Monigo, nell’attesa che il
Tenni fosse adeguato alla
nuova categoria. Ed è inevi-
tabile tornare sul destino
dello stadio di via Foscolo,
dopo che Giorgio De Nardi,
candidato sindaco del cen-
trosinistra, ha proposto a
più riprese l’abbattimento,
suggerendo la coabitazione
calcio-rugby a Monigo o la
realizzazione di un nuovo
impianto a Mogliano per
Treviso e Venezia.
L’attuale primo cittadino
Mario Conte – sull’argomen-
to scintille con De Nardi ci
sono state proprio a Moni-
go, nell’intervallo di un mat-
ch del Benetton – ha invece
ribadito, più volte, che il cal-
cio non deve schiodarsi dal
Tenni e Monigo deve rima-
nere “casa ovale”. «Storicità
e tradizione vanno rispetta-
te, concordo con Conte. Cre-
do che il Tenni rappresenti
la giusta dimensione per il
calcio a Treviso», prosegue
Bonavina, «senza contare
che, con le risorse che può
avere oggi un Comune, è im-
possibile pensare a uno sta-
dio nuovo». Rocco, che gio-
cò nel Treviso fino ai Giova-
nissimi, puntualizza che
«per il Tenni c’è anche un
vincolo». Poi s’inseriscono
altri temi: «Siamo gli unici,
in questa campagna eletto-
rale, ad aver pensato a un in-
contro dedicato allo sport»,
incalza Rocco, «siamo dell’i-
dea che lo sport sia stato un
tallone d’Achille dell’attua-
le amministrazione, c’è un
problema legato alla man-
L’argomento caldo
ha portato scintille
tra Mario Conte
e Giorgio De Nardi
canza di spazi. Non è possibi-
le che una società, penso
all’Albatros e non solo, sia
costretta a cambiare tre vol-
te impianto in una settima-
na». Ribadisce che vuole un
«assessore allo Sport h24,
senza altre deleghe: c’è da
affrontare il problema dei ra-
gazzi che hanno mollato per
la pandemia». Così Bonavi-
na scherza: «Verrei io, non
avessi impegni a Padova».
Rocco rilancia sulla neces-
sità di «una cittadella dello
sport, riprendendo il vec-
chio progetto dell’assessore
Ofelio Michielan a Monigo
(giunta Manildo)», e sull’im-
portanza di recuperare «pia-
stre e campetti come ha fat-
to Bonavina a Padova, pre-
vedendo un “parco Eolo” in
ogni quartiere».
Al dibattito partecipa la se-
natrice Daniela Sbrollini, re-
sponsabile sport per Italia
Viva, che annuncia: «La
prossima settimana l’ultimo
voto in Senato per l’ingresso
della parola “sport” in Costi-
tuzione. Così ci sarà la possi-
bilità di fondi strutturali. E il
ministro alla Salute, Orazio
Schillaci, ha dichiarato che
recepirà la proposta di leg-
ge, che mi vede prima firma-
taria, sulla prescrizione del-
lo sport in ricetta medica a
qualsiasi età». —
MATTIA TOFFOLETTO

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