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20/12/1913: Dolo-Treviso 10-2
Avevamo iniziato questa rassegna con un successo storico, 9-1 al Vicenza, stavolta andiamo alla preistoria del Calcio Dolo.

Una storia lunga e, perciò, anche difficoltosa da conoscere pienamente. Il segretario dolese Nicolò Stainer rammenta un successo prestigioso per 3-1 sull’Ambrosiana Inter, ma non è in grado di fornirci particolari più precisi su questa vittoria così ricca di fascino contro una delle più nobili formazioni del Calcio Italiano.

Ma tuffiamoci su un lontano passato per rivivere un momento singolare della storia del Calcio Dolo. Dopo aver partecipato nel 1912 al primo campionato della sua lunga storia, Dolo nella stagione successiva faceva parte dell’elite dilettantistica veneta, e fu ammesso al campionato di seconda serie nazionale (una sorta di serie “B” attuale, seppur suddivisa in gironi), con la possibilità di sfidare compagini della massima serie (l’attuale serie “A”).

Il 23 novembre 1913, il Dolo sfidò il Treviso, squadra di categoria superiore, imponendosi a sorpresa per 2-1. I trevigiani ebbero modo di lamentarsi della validità di una delle 2 reti dolesi, e così si decise di rigiocare la gara fra il Treviso e la squadra dolese, che indossava la divisa sociale fatta di una camicia bianca e nera con mutandine nere. La gara del 20 dicembre 1913 fu una vera dimostrazione di forza dolese. Dopo 2 minuti Severino Cecchi segnava il primo gol. Nonostante il terreno pesante per le abbondanti piogge, il gioco dolese è elegante e raffinato, e quando l’arbitro Storer manda le squadre al riposo, il risultato è di 6-0 per il Dolo. Nella ripresa altre 4 segnature “bianconere”, bilanciate parzialmente da 2 reti trevigiane. Mattatore della gara Severino Cecchi, autore di 7 reti. Dopo la scorpacciata di reti, giocatori, dirigenti, tecnici e tifosi si ritrovarono “Al Garibaldi” per festeggiare la grande vittoria. E qui la leggenda sportiva si mescola a qualche pallido ricordo. Sembra che giocherellando col pallone di cuoio durante la cena, la sfera abbia rovesciato una bottiglia di vino sulla tovaglia. Si volle vedere nell’episodio un segno del destino e, si decise di cambiare il colore delle maglie in bianco-granata e di denominare la società “Club Sportivo Dolo”. (Lino Perini)



Articolo tratto dal giornale Dolo Sport
www.fcdolo1909.it


AVANTI BLU!