00 29/01/2010 19:20
«Basta con figli e figliastri»


Urlano la propria rabbia i dirigenti delle squadre del capoluogo: «Siamo tutti dilettanti»


A Treviso le società calcistiche, rispetto al passato, sono diminuite ma non il numero di squadre: quelle giovanili crescono ma non sanno dove giocare e allenarsi. È il grido dall’allarme, unito a quello per le spese, che lanciano Aurora Treviso Due, Condor S. Angelo, San Antonino, San Giuseppe, Santa Bona e Rovere (quest'ultima non ha problemi di campo). Le società hanno uno o due campi, ma schierano complessivamente 35 squadre, con 730 tesserati. E ci sono campi chiusi come lo Stiore e l'Eolo, destinato a parcheggio (anzichè a spazio verde). La struttura di San Bartolomeo è usata dagli amatori come quella di Fiera. «Abbiamo bisogno di campi, mentre il Treviso, che ha due squadre, ha gratis quelli di Lancenigo», tuonano le società del capoluogo. «Il problema è serio e datato - spiega Vittorio Gardiman dell’Aurora Treviso Due -. Noi con 7 squadre, compresa la II categoria, e 200 ragazzi abbiamo un campo e il sussidiario, concessi gratis dalla parrocchia di S. Maria Ausiliatrice. Usavamo l’Eolo, ma il comune ci ha sfrattati. Il campo è chiuso e noi ci alleniamo dietro le porte. Per la gestione servono sempre più soldi, ma ora gli sponsor scappano».
Moreno Sartorato, presidente della Rovere (Terza), è furioso: «Per giocare alle Acquette e allenarmi a S. Pelajo spendo ottomila euro, mentre il Treviso gode dei privilegi della Provincia. Muraro fa bene a difendere il nome del Treviso, ma ciò era utile quando la società era in A o in B. Ora gioca nei dilettanti come noi che siamo primi in Terza. Fare figli e figliastri non va bene». Otto squadre giovanili e 208 tesserati: è la Condor S. Angelo. Ha un campo di gioco e un sussidiario. A Canizzano paga l'affitto. La squadra di calcio a 5 utilizza la palestra di San Antonino. «Le strutture non bastano. Non sappiamo più dove far giocare i ragazzi. Per gli allenamenti ci salviamo perchè c'è l'alternanza - precisa Fernado Michelon, ds della Condor -. Da anni chiediamo al Comune un pezzo di terreno e gli spogliatoi. Invano. Noi paghiamo per far giocare i ragazzini». La situazione al San Antonino la presenta il presidente Boris Visentin: «Abbiamo 4 squadre, con la terza categoria. Giochiamo a S. Zeno e ci arrangiamo con il vecchio campo di S. Antonino. Gli spogliatoi sono completati ma chiusi». «Sei squadre e un campo (dietro la chiesa) che dividiamo in tre per allenarci», puntualizza Valter Zorzi, dirigente del Santa Bona. Anche San Giuseppe attende, soprattutto gli spogliatoi, visto che per cambiarsi si utilizzano ancora i container del terremoto del Friuli. «Servono strutture e spogliatoi - dice il segretario Marco Briganti -. Le promesse non bastano. Abbiamo il campo di San Liberale, ma anche otto squadre e 160 tesserati. La manutenzioni è a nostre spese».

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