Facciamo un esperimento. Prendiamo il Rovigo, i suoi risultati, la sua posizione in classifica, tutte le statistiche insomma, e da numeri tramutiamoli in grafici.
Per quanto riguarda la posizione in classifica vediamo una crescita fino alla 13esima gara di andata (Unione Venezia-Rovigo 0-1), da qui inizia un periodo di stasi lungo quattro giornate, fino alla sfida con il San Paolo datata 5 gennaio: in piena turbolenza, quando il destino societario lasciava più ombre che luci. Da lì in poi il grafico inizia un sali-scendi poco edificante finché, a partire dalla sconfitta con l'Union Quinto, i rodigini hanno iniziato a perdere quota.
Se tramutiamo invece in grafico i punti raccolti, nelle ultime cinque giornate il tracciato è piatto come quello di un organismo non più vivente.
Caspita, ma stiamo parlando di una squadra che mentre ci apprestavamo a scartare i doni sotto l'albero godeva di una posizione invidiabile, in piena zona playoff! Ma quelli erano anche i mesi caldi in cui ai giocatori veniva concessa la lista di svincolo, Parlato ed il suo staff tagliavano la corda e per il Calcio Rovigo si prospettava un periodo nero che più nero non si può.
Questo mesi fa, ma col senno di poi chi gioca a Rovigo ora si trova forse a rimpiangere lo scorso dicembre in cui almeno dopo l'allenamento ci si poteva fare una bella doccia calda.
Risultato? Beh, il Rovigo è ancora nono con 39 punti e guarda dall'alto al basso tutti quelli compresi fra Pordenone e Torviscosa, società che hanno promesso rimborsi spese ai loro giocatori e li continuano a pagare, società che dovranno scendere in Eccellenza pur senza aver fatto nulla di male al calcio, società come l'Opitergina che ieri ha fatto risultato contro il San Paolo Padova, team che strizza l'occhio ai playoff, ed ora teme per la regolarità del campionato: "Stiamo parlando di una squadra che nel girone di andata ha collezionato solamente due sconfitte: una alla quarta giornata con il Tamai 2 a 1 e l'altra alla sedicesima con il SandonaJesolo 1 a 0", spiega il direttore sportivo Fabio Gasparotto che poi continua: "Nel girone di ritorno, invece, su undici partite il Rovigo ha subito sette sconfitte e tra queste quelle con Montecchio, Sanvitese e Belluno, squadre che come noi lottano per salvarsi. Domenica li aspetta la sfida con il Montebelluna e l'ultima giornata giocheranno con il Kras Repen, altre due squadre nostre dirette rivali per rimanere in Serie D".
Senza prendere posizione sulle problematiche societarie che hanno coinvolto i biancocelesti, Gasparotto spiega: "Quelle sono problematiche che non mi riguardano: a me non interessa sapere se i giocatori avanzano soldi, vengono pagati, verranno pagati o meno; quello che mi coinvolge è l'aspetto etico-sportivo! A quanto mi risulta il Rovigo, se tutto va bene, si allena una volta alla settimana e questo non è corretto nei confronti della regolarità del campionato! Lo stanno condizionando in maniera negativa e qualcuno dovrebbe chiarire se questo è regolare".
Ma la questione non coinvolge solamente la coda della classifica bensì anche la vetta, come infatti sottolinea anche il diesse biancorosso: "Tra due domeniche ci sarà Rovigo-Venezia e nel frattempo noi andremo a Treviso. Non penso che sia contenta nemmeno la capolista di questa situazione sapendo che loro dovranno lottare con il coltello tra i denti perché noi abbiamo bisogno di punti, mentre il Venezia andrà a fare una gita".
Una posizione incontestabile quella della società di Oderzo, certamente condivisa da molti e che non tende a sminuire le vittorie di Belluno, Montecchio e Sanvitese ma solamente evidenzia la differenza tra l'affrontare avversari veri rispetto ad una squadra demotivata, o magari motivata negativamente dopo quello che ha passato e sta passando. Di certo non si può fare di tutta l'erba un fascio, ma qualcuno che ha sbagliato ci dovrà pur essere! E pagherà? Più no che si, anzi no e basta. Tanto non è mica morto nessuno... però il calcio ha sempre più i giorni contati!
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[Modificato da Vota Juninho 24/03/2011 10:59]
Sempre e solo Calcio Treviso