00 08/02/2011 00:42
da www.ilgazzettino.it

CONTINUA L’INSEGUIMENTO La vittoria tennistica sul Torviscosa non basta: Treviso vince
Le doppiette di Zubin e Mazzeo, i gol di Ferretti e Nichele mantengono i lagunari secondi


È un Venezia scatenato


Lunedì 7 Febbraio 2011,
Il Venezia dilaga al Penzo contro il Torviscosa ma non riesce ad accorciare le distanze dalla capolista Treviso che nel mentre passa anche a Este, relegando così i lagunari ancora in seconda piazza.
Il sei a zero che ha chiuso il match con i biancoazzurri è la fotografia di una partita giocata in scioltezza dal team arancioneroverde, eccezion fatta per un quarto d’ora subito dopo il primo gol siglato da Nichele al 15’: in quel frangente la pressione ospite ha messo un po’ in affanno il Venezia, che ha trovato un grande Casini a sventare d’istinto il possibile pareggio.
A parte questo, partita facile, con spazio e gol per tanti arancioneroverdi più o meno protagonisti in stagione.
Doppietta per Emil Zubin, che tocca quota diciannove, quale conferma della precisione e delle costanza dell’attaccante di Capodistria che risulta vero trascinatore di questa squadra.
Doppietta anche per Fabio Mazzeo, tornato in campo dal primo minuto, che ha corso e lavorato moltissimo, trovando una botta vincente stupenda dai venticinque metri ad esaltare le sue capacità balistiche oltre all’innata velocità.
Ma in gol è andato per primo Matteo Nichele, una manciata di minuti dopo aver mancato una conclusione quasi dalla stessa posizione, ben imbeccato da Zubin in caduta.
E infine non poteva mancare la zampata di un Ferretti che risulta l’arma in più di un Venezia che in attacco ha veramente una serie di soluzioni efficaci tra le quali scegliere.
Per non rischiare sorprese il Venezia inizia la gara con Lelj posizionato appena davanti alla difesa a quattro, con Collauto e Malagò che si scambiano le fasce, mentre Nichele resta al centro della mediana. Davanti Zubin e Mazzeo per scardinare la porta di Buso.
Il ritmo inizialmente non è elevato anche se il Venezia riesce a trovare spazi e palle buone, concretizzando la supremazia già al 15’ con Nichele. Poi il parziale black out sino al raddoppio e quindi gara in discesa. È lo stesso Buso, portiere ospite, a favorire i lagunari dopo appena 19’ della ripresa con un intervento su Zubin che interrompe una chiara occasione da rete e procura il rigore, si fa espellere e lascia quindi la sua squadra, già in svantaggio e affaticata, in dieci uomini. E così il team di Enrico Cunico - ancora squalificato e sostituito in panchina da Raffaele Brazzale - può dilagare.
Il Venezia conquista altri tre punti importanti per mantenersi nella scia della capolista in attesa di eventuali passi valsi del Treviso e ancor di più aspettando lo scontro diretto previsto al Penzo per il 27 marzo: ormai la lotta promozione è ristretta solamente a questi due team.
La cronaca. 7’ Nichele dal limite conclude sul fondo. 8’ Collauto dalla sinistra per Zubin che in area insacca di testa ma è fermato per fuorigioco. 9’ Carpin dall’area su Casini a terra. 15’ Zubin in area avversaria scivola con la palla tra i piedi, riesce ad appoggiarla dietro per l’accorrente Nichele che insacca. 26’ Coacci dal limite costringe Casini a superarsi con un volo a togliere la palla dall’angolino basso. 36’ Collauto lancia in verticale Malagò che è anticipato da un’uscita di Buso al limite dell’area. 37’ Malagò serve Zubin, con errore di Barbetti, che solo in area effettua un pallonetto imprendibile per Buso.
Ripresa. 12’ Romanelli centra per Carpin che manca la palla clamorosamente. 15’ punizione di Collauto dalla destra per Zubin che alza. 17’ Mazzeo per Zubin solo davanti a Buso che riesce a deviare in angolo. 19’ verticalizzazione per Zubin che entra in area e viene atterrato da Buso: rigore ed espulsione. 21’ Zubin trasforma con un’esecuzione precisa. 32’ grande botta di Mazzeo dai venticinque metri che Bordignon nemmeno vede. 34’ punizione di Favero che Casini alza con l’aiuto della traversa. 38’ Ferretti lanciato solo da metà campo entra in area ed infila Bordignon. 46’ Mazzeo servito sulla sinistra si trova a tu per tu con l’estremo friulano e sigla la sesta rete.
Un Venezia esaltato dal risultato tondo deve ora restare molto concentrato per affrontare nella maniera migliore la trasferta di Montecchio, contro un team che non viaggia al meglio ed è quindi da non sottovalutare. Per il Toviscosa domenica c’è un ingrato ospite quale il SandonàJesolo.
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QUI BRAZZALE
«Il successo che volevamo
Ma non è stato semplice»



Lunedì 7 Febbraio 2011,
Tutto facile per il Venezia vicecapolista contro il fanalino di coda Torviscosa, con un 6-0 che il tecnico Enrico Cunico (in tribuna per la sua seconda e ultima giornata di squalifica) ha accolto come il miglior regalo possibile per il suo 42. compleanno.
A parlare però in sala stampa è stato ancora una volta il suo vice Raffaello Brazzale.
«Abbiamo portato a casa l'unico risultato che volevamo, tuttavia non è stata una passeggiata per 90'- ha spiegato il braccio destro di Cunico - In particolare nel primo tempo dopo l'1-0 di Nichele non abbiamo dato la necessaria continuità al nostro gioco. Sarebbe servita una maggiore pressione a un Torviscosa "strano", che saliva con 4-5 giocatori oltre la linea della palla, che con più di qualche mischia ha rischiato di crearci qualche pericolo».
A togliere ogni dubbio ha contribuito il raddoppio di Zubin prima dell'intervallo.
«Nella ripresa è cambiato tutto, il divario è via via aumentato, certamente anche perché i nostri avversari sono rimasti in inferiorità numerica, ma soprattutto perché i ragazzi hanno sempre cercato il gol senza accontentarsi di gestire, ad eccezione degli ultimi 10'per non infierire».
In partenza l'unica novità era stata quella di Mazzeo nell'undici titolare al posto di Ferretti.
«In attacco, come negli altri reparti, il mister ha possibilità di scelta e stavolta ha puntato su Mazzeo che in settimana si era allenato bene - ha chiarito Brazzale - dopo che nell'ultimo periodo aveva fatto bene Ferretti. È stata una scelta chiaramente ponderata per far rifiatare un po’ Gustavo, come ponderate sono state le sostituzione per evitare che i diffidati (Lelj e Vianello, ndr) si facessero ammonire con conseguente squalifica».
Domenica prossima, prima della sosta del 20 febbraio, il Venezia farà visita al Montecchio.
«Il nostro obiettivo sarà come sempre quello di mantenere continuità e fare risultato, per restare a contatto col Treviso. Di positivo in questo periodo c'è anche l'evidente crescita del nostro rendimento difensivo, come dimostrano le quattro reti subite nelle ultime sette gare, nessuna da quattro partite a questa parte. Sono migliorati gli equilibri e sono aumentate cattiveria e determinazione, componenti che non ci dovranno mai mancare».
Marco De Lazzari

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le pagelle
di LUCA MIANI

Lunedì 7 Febbraio 2011,
CASINI 7 - Due parate importantissime per il morale suo e della squadra, la prima anche per il risultato, poichè evita il pareggio ospite.
CASAGRANDE 6 - Non una grandissima prestazione con avanzamenti sulla fascia non perfetti.
NICOLETTO 6 - Contribuisce a mantenere sereno Casini anche se non è chiamato a un grande lavoro.
VIANELLO 6.5 - Anche per lui un paio di interventi decisi per sbrogliare qualcosina di confuso appena dopo il vantaggio.
ST 27’ ALIBERTI sv - Contributo utile senza acuti.
CARDIN 5.5 - Sbaglia qualche palla di troppo nella prima parte di gara, quando c’è quel momento di pressione friulana.
NICHELE 7 - Bella prova coronata da una realizzazione meritatissima.
LELJ 6.5 - Piazzato davanti alla difesa, contribuisce a rallentare le avanzate avversarie, seppur non così impetuose.
ST 34’ BOROTTO sv - Davvero appena il tempo di sporcare la maglia.
MALAGÒ 6.5 - Sempre presente nelle azioni offensive, corre molto e serve palle adeguate anche per le realizzazioni dei compagni.
COLLAUTO 6.5 - Meno brillante e coinvolto che in altre occasioni ma pur sempre importantissimo nell’economia del team.
ZUBIN 7.5 - Doppietta che lo porta a quota 19 e che lo vede protagonista anche quando... sbaglia. Scivolato in area, infatti, riesce a servire Nichele per la prima rete.
ST 21’ FERRETTI 6.5 - Grinta e fisico: trova il gol voluto e si esibisce in una rovesciata senza frutto, bella quanto pericolosa (per gli altri).
MAZZEO 7 - Ritorna in campo dall’avvio e non fa rimpiangere a Cunico la scelta effettuata. La velocità che lo accompagna gli consente di essere spesso al centro delle azioni e di mettere la firma su due realizzazioni: bellissimo l’eurogol dai 25 metri.

Casini: «È il mio momento»
Il portiere protagonista con due splendide parate: porta inviolata da tre turni

Lunedì 7 Febbraio 2011,
Non in tutte le partite è possibile commentare un match dal punteggio tennistico. Per Alessandro Casini non è stata però una domenica di assoluta tranquillità, visto che è dovuto intervenire un paio di volte in maniera decisiva.
«Nel primo tempo - spiega l'estremo difensore lagunare - sono riuscito a vedere il tiro di Coacci solo dopo che aveva passato alcune gambe nella mia area. Il pallone era proprio indirizzato verso l'angolo sulla mia destra, fortunatamente sono riuscito a fare la deviazione giusta. Nella ripresa, invece, sulla punizione di Favero la barriera si è aperta, quindi solo all'ultimo sono riuscito a toccare la sfera ed a spedirla sulla traversa».
Terza partita senza subire reti. «Per un portiere giovane come me è importante non prendere gol. Come a Rovigo, la stagione positiva sta proseguendo anche qui a Venezia».
La gara è stata sbloccata da Matteo Nichele. «Fino al mio gol, non abbiamo avuto un gran ritmo, il Torviscosa ci ha tenuti nella nostra trequarti. Siamo stati bravi a sfruttare le occasioni. Nella ripresa loro si sono un po’ disuniti, non avevano più benzina, così è venuta fuori la nostra superiorità tecnica».
Il centrocampista non ha perso il vizio del gol. «È stato Zubin che, dopo aver perso il tempo giusto, mi ha passato con la punta il pallone dietro, poi è stato facile segnare da quella posizione».
Il Treviso anche ad Este ha raccolto i tre punti. «Se il Treviso vince, anche noi non dobbiamo sbagliare. Prima o poi qualche passo falso di sicuro lo faranno. Il Venezia deve essere bravo a continuare a vincere e a rimanere agganciato alla vetta. E poi va sempre ricordato che giocheremo al Penzo lo scontro diretto».
Zubin è ormai abbonato a essere il man of the match. «Un altro premio mi fa piacere, l'importante è comunque vincere. Sono contento di aver segnato ancora una doppietta, ma per me non è una priorità».
Il rigore è stato calciato lentamente. «Questa volta ho deciso di calciarlo in quel modo, in altre occasioni l'ho fatto e mi è andata bene».
Andrea Martucci

QUI DANELUTTI
«Punteggio severo
ma la sconfitta
ci sta davvero tutta»



Lunedì 7 Febbraio 2011,
«Una sconfitta con un punteggio severo ma che ci sta».
Inizia con una franca ammissione l'analisi di Sandro Danelutti, tecnico friulano, al termine della debacle del suo Torviscosa al Penzo: anche se sei reti al passivo sono davvero pesanti da digerire.
«I miei ragazzi hanno dato tutto e si sono impegnati al massimo fino a che le forze li hanno sorretti. Purtroppo in questo momento siamo in condizioni deficitarie, con assenti e vari acciaccati, come Mazzaro e Sannino che hanno giocato grazie a un'infiltrazione e Coacci che è da giorni influenzato. Dopo un ko così ampio non ci sono scuse, ma è chiaro che noi nemmeno ci avviciniamo alla qualità del Venezia. Speravamo certamente in un risultato almeno meno pesante».
Eppure dopo l'1-0 di Nichele il Torviscosa aveva costretto i lagunari a non creare pericoli fino al raddoppio di Zubin: una pressione in avanti che aveva creato un po’ di scompiglio nell’area lagunare.
«Infatti a dispiacere è il crollo nella ripresa, con un rigore tanto ineccepibile quanto evitabile, con un'espulsione che ha chiuso definitivamente ogni discorso. Il Venezia è semplicemente più forte di noi, a fare male è più che altro il punteggio tennistico sul groppone maturato quando non ne avevamo più mentalmente e fisicamente».
Di positivo per l'undici udinese c'è che il Belluno ha perso in casa col Chioggia ed è ancora a due soli punti di distanza, ancora alla portata, insomma.
«Siamo ultimi con tanti problemi e quindi prima di tutto dovremo reagire sul piano psicoligico. Avendo qualche alternativa in più ce la giocheremo fino in fondo senza rassegnarci all'ultimo posto». (m.del.)