00 12/02/2011 12:54
da www.ilgazzettino.it

Venezia "russo":
«In A tra 5 anni»

L’imprenditore Rigoni ha fiducia nella nuova proprietà
alla quale ha ceduto il cento per cento delle azioni

Venerdì 11 Febbraio 2011,
«La nuova proprietà ha grandi ambizioni e ottime basi economiche: vuole portare il Venezia in serie A in cinque anni, senza scordare il settore giovanile».
Con soddisfazione e un sospiro di sollievo inevitabile è l’ormai ex patron Enrico Rigoni ad arricchire la notizia comunicata dal presidente uscente del Venezia Mauro Pizzigati: la società arancioneroverde è passata di mano, ceduto al 100 per cento alla cordata italo-russa della quale da qualche tempo si parlava con insistenza.
Un trattative lunga e delicata che è stata condotta sia dall’avvocato Mauro Pizzigati sia dall’immobiliarista Enrico Rigoni in prima persona.
La cordata prescelta, rispetto a quelle veronese, bresciana, torinese, francesce, è stata proprio quella italo-russa. Sulla quale, però, nessuno degli interessati vuole sbilanciarsi in presentazioni.
«A breve saranno loro a incontrare la città e la stampa presentandosi direttamente - spiega Rigoni - la chiusura dell’accordo è prevista per la metà di marzo».
Ieri c’è stata la firma del preliminare nel quale c’è il passaggio di consegne con le dimissioni del cda attuale, presidente Pizzigati in testa, e la creazione di un cda temporaneo composto da due "veneziani" (Rigoni e un rappresentante della Municipalità) e da due "russi". Con questo assetto si arriverà sino a fine stagione.
Speranza dei nuovi investitori è quella di raggiungere sul campo la promozione in Seconda Divisione per poi poter chiedere il ripescaggio direttamente in Prima, come lo scorso anno fece il Pisa.
Sulle cifre del passaggio di proprietà non ci sono indicazioni anche se è lo stesso Rigoni a sottolineare come non abbia nemmeno richiesto di veder rimborsate le spese di gestione sostenute in queste due stagioni.
«Un prezzo simbolico - sottolinea - d’altronde di denaro abbiamo parlato una volta sola. Quello che più mi interessava era conoscere obiettivi e solidità degli interlocutori: persone ottime con le quali ho trovato subito un ottimo feeling e che mi hanno chiesto di interessarmi al settore giovanile in futuro».
Come detto su questa cordata italo-russa girano un’infinità di voci.
Da quella che li vuole vicini al Cska Mosca a quella che li vede in affari o addirittura partecipi del colosso Gazprom.
Di sicuro ci sono dei "russi-italiani" tra i quali uno in particolare appassionato di calcio che graviterebbe proprio nelle nostre zone da una decina d’anni.
Imprenditori del settore immobiliare e turistico con garanzie elevate e collaborazioni anche con una grande banca moscovita.
Insomma in questo momento è un rincorrersi di voci su questi personaggi che restano - per loro espressa richiesta formulata ai diretti interlocutori - ancora misteriosi.
Soddisfatto del lavoro svolto il presidente uscente Mauro Pizzigati che ieri ha comunicato alla squadra prima e alla stampa poi il passaggio di consegne.
«Mi ero assunto il compito di traghettatore al momento dell’operazione decisa per salvare il calcio a Venezia da Comune e Rigoni, e credo di aver portato a termine nella maniera migliore il mio mandato, cogliendo delle soddisfazioni anche a livello sportivo. A breve sarà la nuova proprietà a programmare il rilancio della squadra e ad esporre all’amministrazione comunale le proprie idee sulla realizzazione del nuovo stadio».


LA STORIA Il sodalizio è nato nell’agosto 2009
L’impegno per non sparire

Venerdì 11 Febbraio 2011,
Il 7 agosto 2009 la neonata Foot Ball Club Unione Venezia viene iscritta al campionato nazionale dilettanti di serie D.
È il primo passo del nuovo sodalizio arancioneroverde che prende il posto della SSC Venezia che, pressoché distrutta dal teatrino Poletti-Golban non riesce ad iscriversi alla Prima Divisione.
Presidente «di garanzia» del nuovo Venezia - fondato a quattro mani con l'amministrazione comunale - è Mauro Pizzigati, che il 14 agosto presenta assieme al sindaco Massimo Cacciari il progetto di rilancio del club lagunare.
Ammesso in sovrannumero alla serie D il Venezia allenato da Paolo Favaretto, e che ha nel capitano Mattia Collauto l'uomo della continuità, stenta inizialmente a carburare ma presto risale nelle zone alte chiudendo al terzo posto e disputando i playoff.
Intanto, nel corso della stagione, esce allo scoperto Enrico Rigoni, immobiliarista di Camposampiero proprietario al 100% della società: a maggio Rigoni conferma di non poter garantire da solo un futuro duraturo all'Unione Venezia, infatti in estate rinuncia alla possibilità di usufruire a tavolino del ripescaggio tra i professionisti.
Al nuovo allenatore Enrico Cunico viene, però, affidata una squadra costruita per vincere sul campo il campionato.
Nel massimo riserbo, il presidente Pizzigati tratta la cessione del club: solo all'inizio del 2011 rimbalza la voce dell'interessamento da parte di una cordata italo-russa per acquistare il Venezia e costruire il nuovo stadio a Tessera. (m.del.)

LA SQUADRA Cunico è rientrato da Coverciano
Casagrande pronto per Montecchio

Venerdì 11 Febbraio 2011,
Più di qualche acciacco scandisce la preparazione del Venezia alla trasferta di dopodomani a Montecchio Maggiore (ore 14.30).
Il tecnico Cunico, rientrato ieri dal corso allenatori di Coverciano, in terra vicentina non potrà schierare Falcier (problemi a un ginocchio) e quindi come terzino destro confermerà Casagrande. Nelle seconde linee dubbi per i difensori Buso e Aliberti, ma quest'ultimo dovrebbe smaltire l'affaticamento muscolare e recuperare per la panchina. Il mal di schiena blocca invece l'esterno di centrocampo Pilon.
A livello di formazione in sostanza mister Cunico per almeno dieci undicesimi riproporrà i protagonisti del 6-0 al Torviscosa, con l'unico ballottaggio relativo al partner d'attacco di Zubin, con Mazzeo e Ferretti che partono alla pari nel testa a testa.
Tornando a Falcier, oggi il difensore sarà ufficialmente convocato assieme al centrocampista Malagò per la Viareggio Cup da disputare con la Rappresentativa nazionale di serie D.
Probabile che Falcier debba suo malgrado rinunciare a partecipare alla tradizionale kermesse di Carnevale, ma in considerazione dell'assenza di Malagò (a partire dal 16 febbraio) il Venezia chiederà il rinvio - da domenica 27 febbraio a mercoledì 16 marzo - della gara casalinga con il San Paolo Padova. (m.del.)

IL COMUNE SARÀ RAPPRESENTATO NEL NUOVO CDA
Ferrazzi: «È una scelta
per crescere ancor di più»


Venerdì 11 Febbraio 2011,
Le trattative le hanno condotte il patron Enrico Rigoni e il presidente Mauro Pizzigati, ma l'amministrazione comunale ha sempre vigilato sul passaggio di proprietà e, anche se l'assessore allo Sport Andrea Ferrazzi non lo dice apertamente, le garanzie sulla cordata italo-russa, nuova proprietaria del Venezia, le ha prese.
Da qui la presenza, nel nuovo consiglio di amministrazione per la sola fase interinale, di un rappresentante della Municipalità con funzioni di garanzia.
«Prima di tutto vogliamo ringraziare vivamente l'opera del presidente Pizzigati che ieri ha di fatto concluso un percorso da traghettatore - sottolinea Ferrazzi -. Siamo sempre stati vicini alla squadra e in contatto costante con la dirigenza, sostenendo in ogni modo l'operato del presidente che ci ha informato della trattativa. Sapevamo che eravamo prossimi alla conclusione e ieri è stato firmato un preliminare di vendita con questa cordata, ma sui termini della trattativa e sull'identità dei nuovi proprietari dobbiamo tenere ancora massimo riserbo».
Chiaro che l'amministrazione ha a sua volta incontrato la nuova proprietà, da ultimo un fugace colloquio mercoledì a Ca’ Farsetti, anche se, stando a fonti ben informate, la trattativa fra Pizzigati e gli emissari russi sarebbe entrata nel vivo non alla fine della scorsa settimana, bensì martedì 1. febbraio quando, nella massima segretezza, le parti si sarebbero incontrate in un ristorante di Mestre.
Ieri pomeriggio l'accelerata, con Pizzigati che ha comunicato alla squadra le dimissioni proprie e dell'intero CdA, sulle quali però l'assessore Ferrazzi non si pronuncia.
«Le valutazioni sulla solidità della cordata le hanno fatte, com'è giusto che sia, presidente e patron arancioneroverdi. Secondo loro la proposta avanzata dagli italo-russi offriva maggiori garanzie sia sul piano della gestione sportiva sia su quello dell'eventuale costruzione del nuovo stadio».
Ovvia la soddisfazione per una trattativa sbocciata mentre la squadra è in piena corsa per il ritorno nel professionismo.
«Non esprimo valutazioni sulla nuova proprietà, svolte da Rigoni e Pizzigati, ma come assessore allo Sport spero diano un impulso e grande vigore alla squadra che merita serie maggiori rispetto ai dilettanti. Il Venezia rappresenta la bandiera calcistica della nostra città, per lei vogliamo il meglio».
Giacomo Garbisa


LE REAZIONI
Giocatori rasserenati
«Notizia esaltante»


Venerdì 11 Febbraio 2011,
Prima l'arrivo a bordo campo del patron uscente Enrico Rigoni, che ha salutato la squadra impegnata nella consueta partitella in famiglia del giovedì preannunciando l'ormai prossimo cambio di proprietà. Poi l'ingresso negli spogliatoio del presidente Mauro Pizzigati, il quale ha annunciato le sue dimissioni per il sopraggiungere al comando della società della nuova «governance» russa.
«Una comunicazione un po’ a sorpresa, personalmente non me l'aspettavo così imminente - ha commentato il capitano Mattia Collauto - ma va da sè che la accogliamo con tanta fiducia. Il primo pensiero è per persone vere come Rigoni e Pizzigati, grazie alle quali è stato avviato dal basso un percorso che speriamo possa portare al Venezia quelle certezze che sono mancate per troppi anni».
All'improvvisato faccia a faccia Pizzigati-giocatori ha partecipato anche il direttore sportivo Andrea Seno.
«Questa buona notizia sarà uno stimolo per la squadra che farà di tutto per vincere il campionato. Ben venga una nuova proprietà a coronamento del lavoro svolto da chi è riuscito tra tanti ostacoli a dare continuità al Venezia».
Da cinque anni in laguna anche Massimo Lotti, ex numero uno e attuale preparatore dei portieri, ha vissuto in presa diretta le disavventure delle recenti annate.
«Ci è stato comunicato un passaggio importante in un momento delicato della stagione. Sapevamo di trattative in corso e sempre abbiamo covato la speranza di una conclusione positiva. In questi anni ho toccato con mano una piazza come questa che meriterebbe altre platee: mi auguro che chi arriva voglia bene al Venezia, inteso come città e come club calcistico».
Tra gli arancioneroverdi c'è anche chi - come Vianello e Zubin - ha preferito non commentare «per non sbagliare» previsioni o per un pizzico di scaramanzia fino al nero su bianco, mentre Nichele si è limitato a definire la notizia delle novità societarie come «liberatoria».
«Sul piano umano fa piacere che il presidente abbia voluto informarci di persona dell'evolversi della situazione - le parole dell'allenatore Enrico Cunico - Arriva una nuova proprietà, lui non farà più parte dei ranghi ma ci ha ringraziato tutti quanti per la fiducia dimostrata al progetto-Venezia. Distrazioni? Una notizia così mi auguro rassereni il gruppo, ma in concreto il nostro obiettivo era quello di lottare per vincere il campionato e vogliamo perseguirlo fino in fondo, oggi come ieri».
Marco De Lazzari

QUI TIFOSI Se lo chiedono Vianello Moro e Gate 22, mentre i Vecchi sono soddisfatti
«Che futuro per Venezia United?»


Venerdì 11 Febbraio 2011,
La notizia era nell'aria e non sono stati presi alla sprovvista, ma sul passaggio di proprietà del Venezia calcio alla cordata italo-russa i tifosi si spaccano.
«Non sono sorpreso, ma preoccupato - sottolinea Franco Vianello Moro di Venezia United -. Le porte sono aperte ai nuovi proprietari, ma vogliamo capire il prima possibile quali sono le basi del progetto e quale rapporto terranno con la città visto il ruolo fin qui determinante della tifoseria. Non intendo sul fronte del sostegno alla squadra, ma su quello dell'azionariato popolare. Non abbiamo pregiudizi, ma chiediamo trasparenza e che l'amministrazione comunale ora tenga comunque un ruolo di primo piano e non si defili».
Più scettica la visione di Luciano Romor del Centro Coordinamento Club VeneziaMestre, che svela un retroscena.
«Domenica allo stadio i russi erano seduti vicino a me in tribuna. Non sapevano neanche qual era il Venezia in campo. Già in passato siamo rimasti scottati, speriamo bene. Sono scettico anche se la presenza di italiani nella cordata a cui si fa riferimento dovrebbe garantire qualche sicurezza in più. L'uscita di scena di Pizzigati? È probabile che abbia voluto chiamarsi fuori lui direttamente».
Un interrogativo sul futuro dell'azionariato popolare lo lancia Andrea «Kaos» Vianello dei Vecchi Ultrà.
«Che Pizzigati abbia rassegnato le dimissioni è positivo, sapete come la pensiamo. Ora però che fine faranno i soldi della public company? Per quanto riguarda i russi, da quello che si sente dire pare abbiano grandi disponibilità economiche e siano fra gli sponsor anche dello Zenit San Pietroburgo. Speriamo sia una svolta anche per riportare entusiasmo allo stadio. L'importante è che nessuno metta ostacoli ai loro progetti».
Un confronto costruttivo lo chiedono i ragazzi del Gate22 per bocca di Filippo Boccalon.
«Finalmente qualcosa di concreto. Serviva un cambiamento e patron Rigoni era stato chiaro da tempo. Ora auspichiamo che la nuova società apra un dialogo con Venezia United per non perdere il patrimonio fin qui costruito. Rappresentiamo la base della società e della città, è importante che i nuovi arrivati si presentino ufficialmente a noi. Massima disponibilità, l'importante è che sia una società seria, attenta al bilancio e non a fare promesse che lasciano il tempo che trovano». (g.gar.)