00 17/02/2011 21:08
da www.ilgazzettino.it

CALCIO Il capitano riassume lo stato d’animo della squadra
che saluta la nuova proprietà ma pensa solo al campionato

Collauto: «Entusiasti,
ma con i piedi a terra»


Luca Miani
Giovedì 17 Febbraio 2011,
«Il Venezia ha bisogno di stabilità per poter programmare il futuro e mi sembra che la nuova proprietà sia accreditata di questa capacità».
Mattia Collauto, capitano arancioneroverde, saluta con soddisfazione l’arrivo della cordata guidata da Yury Korablin, intenzionata a porre le basi per un Venezia che ritorni nel calcio che conta.
«Francamente noi giocatori non abbiamo avuto ancora l’occasione di conoscere i nuovi proprietari - afferma - ma le referenze che ci hanno presentato sia l’avvocato Pizzigati sia il patron Rigoni fanno ben sperare. È gente che viene a Venezia con buonissimi propositi e pare intenzionata a fare bene: mi auguro sia davvero l’inizio di un futuro radioso».
La settimana passata è stata un po’ convulsa per voi, con il rincorrersi di voci sul cambio di proprietà e poi con le dimissioni del presidente Pizzigati.
«Che vogliamo ringraziare in maniera particolare per la professionalità con la quale ha condotto tutta l’operazione prima di salvataggio e poi di cessione della società. Vogliamo dedicargli la vittoria di Montecchio per ringraziarlo del suo operato».
La nuova proprietà si è presentata particolarmente ambiziosa: vuole vincere il campionato per poi pensare in grande.
«Ed è lo stesso nostro obiettivo che stiamo perseguendo dall’inizio della stagione. Vogliamo lottare sino all’ultimo per arrivare primi e stiamo lavorando duramente per riuscirci».
La sosta di campionato vi agevola?
«Avevamo bisogno di rifiatare e dopo una settimana nella quale si è parlato tanto, di poterci compattare e guardarci negli occhi. Ci sono ambizioni e proclami che inevitabilmente fanno crescere l’entusiasmo ma noi dobbiamo essere bravi a stare con i piedi ben fissi a terra, guardare la realtà e continuare a crescere».
Nei programmi della dirigenza Korablin c’è anche la costruzione del nuovo stadio.
«Premesso che da romantico non lascerei per nulla al mondo il Penzo, ma è indubbio che una struttura moderna è indispensabile per porre solide basi della squadra e della società. Ben venga l’impianto nuovo che aprirebbe tante porte e permetterebbe al Venezia di crescere ancor di più».


LE OPINIONI Cresce l’entusiasmo attorno alle ambizioni del nuovo gruppo
Adesso i tifosi credono nel rilancio
Giovedì 17 Febbraio 2011,
(lumi) Nuova presidenza con Yury Korablin al timone, nuova società in arrivo, tanti procalmi ambiziosi e ancora il nuovo stadio quale obiettivo.
La tifoseria arancioneroverde saluta con entusiasmo il rinnovato interesse per la squadra della città, ma resta al momento in attesa di conoscere direttamente i nuovi proprietari, augurandosi che abbiano la possibilità di mettere in atto i loro propositi.
Paolo Poggi, da ex giocatore, ora dirigente al Lido, e sempre vicino alle sorti del Venezia, saluta positivamente questa nuova era.
«In tre giorni hanno rifatto trovare il sorriso un po’ a tutti gli appassionati - dice Paolino - e si sono presentati con temi particolarmente concreti. Mi fa piacere in particolare l’attenzione che preannunciano per il settore giovanile. La nostra città - quella storica atipica in tutto - ha indubbiamente delle potenzialità qualitative che potranno trarre indubbio vantaggio da una politica del genere».
Il pensiero di Franco Vianello Moro presidente del club Alta Marea nonchè rappresentante di Venezia United, guarda proprio alla componente public company.
«Ben 1200 persone hanno assicurato il loro affetto concretamente per far continuare ad esistere il Venezia con il loro apporto di passione. Siamo una realtà che ha tenuto assieme il tifo e la base anche in questo momento di transizione e mi auguro ci sia data al più presto la possibilità di confrontarci con un nuovo corso che mi pare stia partendo con il piede giusto. Abbiamo grande fiducia».
Andrea Vianello è uno dei portavoce dei Vecchi Ultrà, e si dice attratto dal progetto della nuova cordata.
«Spero che quanto è stato anticipato dalla stampa sia vero e che finalmente arrivi alla guida della società un gruppo importante, che possa concretizzarne il rilancio. Determinante sarà che nessuno metta i bastoni tra le ruote, che nessuno ostacoli la progettazione di questa nuova realtà».