00 21/02/2011 15:04
da www.ilgazzettino.it

LA SQUADRA Domani pomeriggio la ripresa della preparazione
Falcier ok, domenica si gioca


Lunedì 21 Febbraio 2011,
Dopo l'amichevole di sabato pomeriggio al Taliercio contro il Genova International, la giovane selezione australiana di Zanè battuta per 5-2, il Venezia riprende domani la regolare preparazione al derby di domenica a Sant'Elena (ore 14.30) contro il San Paolo Padova. Da programma in gruppo dovrebbero rientrare i quattro infortunati rimasti ai box per tutta la scorsa settimana, Aliberti (polpaccio), Pilon (mal di schiena), Buso (contrattura muscolare) fino a Falcier: l'ex montebellunese pare non avvertire più grossi problemi al ginocchio destro che l'avevano costretto a saltare le vittoriose gare con il Torviscosa (6-0) al Penzo e di Montecchio (2-1), quindi con il suo recupero il Venezia non chiederà di posticipare a mercoledì 16 marzo i 90' con il San Paolo degli ex Volpato, Rigoni e Zanon. Mancherà invece Malagò, in forza alla Rappresentativa di serie D che esordirà oggi pomeriggio nella 63^ Viareggio Cup «Coppa Carnevale» contro i padroni di casa dell'Esperia Viareggio; dopodomani sotto con gli australiani dei Leichhardt Tigers, infine venerdì sarà la volta dell'Inter. Se la «nazionale» di serie D dovesse vincere il suo girone o qualificarsi tra le migliori seconde Malagò non potrebbe rientrare a Venezia per giocare col San Paolo, eventualità invece realizzabile in caso di eliminazione al primo turno. Mister Cunico in mediana con Nichele e Lelj potrebbe avanzare Casagrande reinserendo Falcier come terzino destro. (m.del.)




Venezia pronto alla svolta

Lunedì 21 Febbraio 2011,
Può iniziare il conto alla rovescia che porterà alla «calata» di Yury Korablin a Venezia. Il cinquantunenne moscovita dal 15 febbraio è presidente al posto del «traghettatore» Mauro Pizzigati. Korablin, capofila della cordata russa che si appresta a formalizzare l'acquisto del 100% del club dall'ex patron Enrico Rigoni, nei primi giorni di marzo sarà nuovamente in città. Il suo sarà un ritorno, perché Korablin il 10 febbraio a Mestre aveva sottoscritto il contratto preliminare di un'operazione economicamente inferiore ai 2 milioni euro, che «rimborserà» a Rigoni i soli 350 mila euro pagati, nell'estate 2009, per fare ammettere il Venezia in sovrannumero in serie D.
Il neo numero uno lagunare si presenterà in città all'inizio del mese prossimo: la firma d'acquisto dovrebbe essere apposta lunedì 7 marzo, ma già venerdì 25 febbraio il segretario del cda Alessio Vianello costituirà la società di diritto italiano necessaria per consentire l'ingresso dei russi. Per ora a fungere da braccio operativo della nuova proprietà è Aleks Samokhin, da un paio di settimane a contatto con il Venezia, prima come spettatore «occulto» allo stadio, quindi all'interno dello spogliatoio nel corso del primo incontro con la squadra di tre giorni fa.
«Ho seguito il Venezia nelle ultime due importanti vittorie di campionato, nella goleada col Torviscosa e a Montecchio - ha confermato Samokhin - Ho visto un grande impegno da parte dei ragazzi, la voglia di vincere che non può mancare a chi ambisce alla vittorie di un campionato. I tifosi? In serie D il Venezia ha un seguito prezioso e caloroso, ma tra le priorità della nuova proprietà c'è sicuramente quello di richiamare molta più gente, con i risultati e la solidità dei nostri progetti».
La prima apparizione nello spogliatoio di Samokhin è stata salutata con grande sollievo anche dal direttore sportivo Andrea Seno.
«Aspettavamo queste novità, le tocchiamo con mano e dopo tutte le vicende subite in questi anni, non possiamo che essere sollevati che i nuovi padroni ci siano. Sicuramente l'ambiente è sollevato, sentire la determinazione con cui parlano di nuovo stadio, settore giovanile e quant'altro è un sogno che si sta avverando. Soprattutto si intravede una programmazione, anche ambiziosa, e ciò è tanto gratificante quanto stimolante».
Marco De Lazzari


QUI TIFOSI Un coro unanime dei sostenitori
«Lasciate lavorare i russi»
Lunedì 21 Febbraio 2011,
Le prospettive e gli obiettivi futuri che i nuovi proprietari «in pectore» del Venezia hanno già reso noti, attraverso le prime interviste del neo consigliere Aleks Samokhin, fanno sognare i tifosi arancioneroverdi. I quali, tuttavia, si sforzano di tenere i piedi ben piantati per terra. «Chi ha voglia di rilanciare il Venezia è sicuramente accolto a braccia aperte - premette Franco Scappin del Club Nuovi Leoni-Alfio Fabbro - e c'è solo da sperare che nessuno metta i bastoni tra le ruote alla loro volontà di realizzare quanto dichiarano. Il signor Enrico Rigoni è stato onesto, ha avuto rispetto e altrettanto ne merita per la serietà della sua gestione che però, come lui stesso ha sempre sostenuto, non avrebbe potuto riportarci a certi livelli. Fa piacere vedere i nuovi proprietari entusiasti e ambiziosi».
I proclami, tuttavia, suscitano anche qualche preoccupazione in alcuni appassionati. «Nient'affatto per partito preso, semplicemente noi tifosi non vogliamo illuderci per niente come è successo in passato - raccomanda Pippo Boccalon del Gate 22 - Ben venga chi punta a fare bene molte cose, ma a dichiarazioni forse un pò azzardate preferiremmo i fatti. Agli italo-russi consigliamo di non avere fretta, facciano un passo alla volta in primis facendosi conoscere alla città. Per il resto tutti speriamo che per la nostra squadra le cose in un certo modo».
Attendista anche Luciano Romor, presidente del Centro Coordinamento Clubs VeneziaMestre. «Le prospettive sembrano buone, però al momento le uniche cose che noi tifosi sappiamo sono quelle lette sui giornali. Speriamo, come i nuovi proprietari hanno detto, di incontrarli presto per avere dal vivo notizie più precise».
«I russi hanno le idee chiare e vogliono correre, speriamo che il Comune non faccia la lumaca - aggiunge Andrea Vianello «Kaos» dei Vecchi Ultrà - Bisogna cogliere al volo l'occasione di avere nuovi imprenditori che hanno ambizioni importanti, anche perché il Venezia peggio di così non può andare. Sono bastate poche dichiarazioni per riaccendere la passione in tifosi che non frequentano lo stadio da troppo tempo». (m.del.)