00 01/03/2011 01:55
da www.ilgazzettino.it

AL PENZO Gli arancioneroverdi si impongono per 2-1 sul San Paolo Padova
anche se per segnare la prima rete Mazzeo non ha usato solamente la testa

Venezia, le mani sul match

Luca Miani

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Duello condizionato dalla presenza di tanti ex lagunari nelle file del San Paolo quello di ieri al Penzo che il Venezia ha risolto in proprio favore grazie all’aiuto della "manina" di Mazzeo.
A tenere banco, infatti, è la realizzazione della prima rete che il centravanti lagunare ha ammesso di aver agevolato con l’aiuto della mano, ma che per l’arbitro è stata regolare.
Un vantaggio azzerato in una decina di minuti dagli ospiti poi costretti alla resa a tre minuti dalla fine per opera del solito Zubin.
Partita piacevole sino al vantaggio del Venezia: i lagunari sono scesi in campo con il piglio giusto, tonificati dalla sosta che ha permesso di scordare la pessima esperienza vissuta a Motecchio dove la partita era stata riacciuffata per i capelli.
I lagunari sono subito padroni del campo e si propongono in avanti con una certa veemenza ma non sempre con grande lucidità.
Gli uomini di Fonti dal canto loro appaiono pronti a sfruttare gli spazi giusti per provare qualche ripartenza, peraltro inefficace.
Dopo la rete contestata di Mazzeo, che costa l’ammonizione a Marco Masiero, arriva un po’ di fiacca e quindi il pareggio ospite con l’ex Volpato protagonista dell’azione propiziatoria.
Il ritmo del match piano piano scema e nella ripresa vale più il gioco attendista del San Paolo che la voglia di vincere del Venezia, che appare davvero ben nascosta dalle pessime prestazioni di alcuni elementi e dalla poca fantasia in fase di proposizione.
Ancora una volta la formazione lagunare ha infatti confermato l’incostanza di concentrazione nell’arco del match e qualche leggerezza di troppo in fase di chiusura, con qualche situazione davvero imbarazzante non opportunamente sfruttata dagli ospiti.
Contemporaneamente si nota una difficoltà non indifferente a livello di costruzione del gioco, con molte iniziative che si arenano sulla trequarti offensiva senza sbocchi.
Come detto pesano nel rendimento dei lagunari anche le sfide dirette con i tanti ex presenti nelle file padovane con Volpato e Tessaro in evidenza e persino l’imbarazzante ingresso di Simone Rigoni.
Quindi è solamente un episodio scaturito da calcio piazzato, alla fine, a consentire al Venezia di mantenere il passo (con due punti di ritardo in classifica) di un Treviso altrettanto implacabile.
Un duello a distanza che continuerà almeno sino al 27 marzo, giorno del derby al Penzo che potrebbe portare a nuovi scenari.
La cronaca. 2’ Mazzeo verticalizza per Zubin che davanti a un Boccardo insicuro tenta un pallonetto che finisce a lato. 10’ Tessaro da fuori trova pronto Casini. 12’ punizione di Mazzeo dal limite di destra, direttamente su Boccardo. 17’ Collauto dall’area di sinistra conclude sul fondo. 24’ Zubin stoppa bene in area di sinistra a ridosso della linea di fondo un lungo lancio e appoggia indietro per l’accorrente Cardin che perde il passo e spreca un’occasione. 27’ Collauto lancia Casagrande sulla fascia destra che mette in mezzo un pallone perfetto per Mazzeo che in tuffo segna usando sia la testa sia la mano sinistra: proteste dei giocatori del San Paolo con Marco Masiero che rimedia l’ammonizione, mentre il gol è convalidato. 38’ errore di Falcier sulla trequarti campo difensiva con Volpato che ne approfitta per effettuare un tiro sul quale Casini interviene non perfettettamente, sul rimpallo arriva Nicolò Masiero che brucia un colpevole Vianello e realizza il pareggio: nell’impatto il giocatore del San Paolo rimedia un guaio alla caviglia che lo costringe a lasciare il campo. 44’ un cross fuori misura di Marco Masiero dalla destra colpisce la traversa.
Ripresa. 2’ punizione di Mazzeo da fuori area con Boccardo piazzato. 9’ Mazzeo dalla destra per Zubin in area, servizio per Casagrande che conclude fiacco, Formentin per salvare rischia l’autorete. 38’ Falcier dalla distanza tenta un pallonetto fuori misura. 42’ calcio d’angolo dalla destra di Collauto che Lelj spizza di testa in area e sul quale si avventa Zubin segnando la rete del successo lagunare.
Successo sudato che permette al Venezia di presentarsi al meglio alla nuova proprietà che si insedierà ufficialmente nei prossimi giorni.


QUI CUNICO
«Un ottimo approccio,
ma disuniti dopo il pari»


Marco De Lazzari

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Vittoria a dir poco sofferta per il Venezia contro un San Paolo Padova che ha alzato bandiera bianca solo all'87'. «Eravamo preparati e predisposti ad affrontare una squadra forte come poi, in effetti, si è dimostrato il San Paolo - ha analizzato il tecnico lagunare Enrico Cunico in sala stampa - D'altra parte se loro sono venuti al Penzo da terzi in classifica (ora invece sono quarti dato il successo del Tamai col Kras Repen, ndr) non era un caso, lo si è visto chiaramente data la loro abilità nel chiudersi e ripartire».
Il Venezia non ha destato una grande impressione sul piano del gioco.
«Innanzitutto è stato buono il nostro approccio - sottolinea però Cunico - dopo che contro Torviscosa e a Montecchio avevamo faticato molto ad ingranare. Stavolta invece nella prima mezzora i ragazzi hanno espresso un buon calcio, creando diverse situazioni e occasioni pericolose».
A schiodare lo 0-0 è stato il tuffo vincente di Mazzeo: gol di testa o di mano?
«Dalla mia panchina non era facile vedere bene; peraltro non ho avuto ancora occasione di parlare con il giocatore. In ogni caso questo tipo di episodi fanno parte del calcio. A volte qualcosa ci è stato tolto, altre volte magari ci è stato dato. Se ciò è accaduto è anche perché la nostra determinazione c'è stata eccome».
Ad ogni modo la spinta del Venezia è calata notevolmente dopo l'1-1 del San Paolo.
«Loro al primo affondo hanno trovato il pareggio e noi ci siamo un po’ disuniti e innervositi, perché loro ci hanno chiuso bene mentre è diventato più difficile manovrare su un campo impossibile e che rende impegnativo anche lo stop e il passaggio sulla carta più semplice».
Quanto nella testa della squadra può aver influito la pressione di dover vincere a tutti i costi, per non mollare l'inseguimento al Treviso capolista ma anche per non scontentare la nuova proprietà del club. «È da inizio stagione che siamo costretti a vincere, è chiaro che in certi frangenti si rischia di avere troppa fretta e non sempre la prestazione può risultare ottimale. Anche stavolta analizzeremo gli errori commessi, però dopo 25 giornate Treviso e Venezia sembravano e sono due ottime squadre che stanno sgomitando assieme per vincere il campionato. Essere ancora lì ci deve dare la massima carica per le rimanenti nove giornate».


Lunedì 28 Febbraio 2011,
CASINI 5.5 - Insicuro in occasione della parata su tiro di Volpato favorisce l’inserimento di Nicolò Masiero che impatta. Resta a guardare in occasione del pericoloso cross lungo di Marco Masiero che centra la traversa.
FALCIER 5.5 - Perde palla sulla trequarti campo e favorisce così l’avvio dell’azione che porta al gol il San Paolo.
NICOLETTO 5 - Giornata storta con tantissimi interventi sbagliati, appoggi mancati, pericolosi black out.
VIANELLO 5.5 - Responsabile in occasione della rete padovana non appare in giornata strepitosa: si aiuta con il mestiere ma è troppo nervoso.
CARDIN 5.5 - Riceve una bella palla da Zubin in area che non riesce a sfruttare. In copertura non sempre è brillante.
CASAGRANDE 5.5 - Prestazione insufficiente salvata in parte dal servizio a Mazzeo per la prima rete. Non trova spazio e non se lo procura.
ST 23’ BARZAN 5 - Gettato nella mischia corre un po’ ovunque ma senza tanta logica.
LELJ 6.5 - Buona prova in mediana con chiusure tempestive e qualche buona idea per far ripartire il gioco. Ci mette la zucca sull’azione del gol vincente.
NICHELE 6 - Nervoso e impreciso, fornisce il suo contributo in chiusura a centrocampo.
COLLAUTO 6 - Dal suo piede parte il corner che porta al gol del successo, ma i suoi inviti in questa domenica sono stati davvero pochi e non sempre perfetti.
ST 45’ ALIBERTI sv - Permette di guadagnare un po’ di tempo facendo avvicinare il fischio finale.
ZUBIN 6.5 - Al solito combattivo e sempre presente a tutto campo. Dagli interventi aerei a liberare la propria area, alla ricerca di dialoghi e soluzioni offensive non sempre efficaci. Trova la zampata che permette al Venezia di sorridere.
MAZZEO 6.5 - Bravo e furbo. Si tuffa con il tempo giusto e colma il gap di centimetri con l’aiutino della mano. È comunque sempre presente nelle azioni offensive - seppur non tantissime - dei lagunari.
ST 26’ FERRETTI 6 - Porta peso e grinta all’attacco, guadagnandosi anche una punzione di mestiere (mal sfruttata poi).


L’AVVERSARIO
Fonti: «Pensavo
di avere già
il pareggio in tasca»


Lunedì 28 Febbraio 2011,
«Ormai pensavo che saremmo riusciti a tornare a casa con un punto. Purtroppo da palla inattiva è nato un episodio che ci è costato una sconfitta immeritata».
È deluso ma molto sereno Gianfranco Fonti nell'analizzare il ko del suo San Paolo al Penzo.
«Sul piano dell'agonismo e della tenacia abbiamo giocato alla pari contro un Venezia che ha qualità importanti - le parole del tecnico mestrino - soprattutto in attacco. Zubin è l'attaccante più forte del campionato e nella prima mezzora si è trovato ad occhi chiusi con Mazzeo».
Proprio il gol dell'attaccante bolognese, allenato da Fonti lo scorso anno all'Albignasego, ha fatto discutere per il vero o presunto fallo di mano.
«Fabio è un ragazzo onesto, chiedetelo a lui, io non voglio parlare degli arbitri. Preferisco dire che i miei ragazzi sono stati bravi a reagire ai primi 20-25 minuti di sofferenza. Nel finale del primo tempo e nella ripresa il San Paolo mi è piaciuto. Mi spiace aver dovuto sostituire Nicolò Masiero e Zanon per infortunio, alla caviglia per entrambi».
Ancor più amareggiato il più atteso degli ex di turno, Giovanni Volpato.
«Tante decisioni arbitrali non mi sono parse corrette e alla fine hanno pesato, non ultimo il corner decisivo che chissà perché ha fatto battere due volte. Fa male perdere a 3'dal termine dopo tutto quello che abbiamo corso». (m.del.)


Mazzeo: «È vero l’ho toccata»
L’attaccante ammette che al momento della rete la palla colpita di testa è rimbalzata sulla mano

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Le dichiarazioni a fine partita di Mazzeo riescono a risolvere in maniera definitiva i dubbi su come siano andate veramente le cose nel gol dell'uno a zero del Venezia. «Diciamo che ho toccato il pallone sia con la testa che con la mano. Se l'arbitro annullava la rete non ci sarebbe stato nulla da dire, però non ha fischiato e quindi è andata bene così. Non voglio che per questo motivo si creino delle polemiche, il fatto di aver portato avanti il braccio è stato semplicemente un gesto istintivo. È gol e me lo tengo».
I gol personali dell'ex Albignasego ora sono undici. «Sono contento, soprattutto perché erano due mesi che non segnavo, ed ora invece sono tre partite che vado a marcatura».
Vittoria sofferta. «Abbiamo incontrato un avversario ben organizzato, siamo contenti di aver portato a casa i tre punti. Il Treviso non molla e neppure noi».
Casini questa volta non è riuscito a mantenere la porta inviolata davanti al proprio pubblico. «Sono felice lo stesso, perché era importante cogliere un altro successo e ci siamo riusciti. Il nostro obiettivo è quello almeno di non perdere punti dal Treviso per fargli sentire il nostro fiato al collo».
Poteva essere evitato il pareggio? «Abbiamo lasciato troppo spazio ad un loro giocatore e poi è arrivato il tiro di Volpato. La palla è rimbalzata sul terreno, in quel momento volevo bloccarla, ma poi ho deciso di deviarla non accorgendomi dell'arrivo di un avversario. Per fortuna la squadra è poi riuscita ad avere una grande reazione anche se non è stato facile segnare al San Paolo».
Ancora gol decisivo di bomber Zubin. «Loro erano venuti al Penzo semplicemente per pareggiare - osserva la punta lagunare - , non siamo stati bravi a chiuderla nel primo tempo. Per fortuna siamo riusciti a sfruttare una delle ultime occasioni a nostra disposizione».
Il Treviso non molla. «E neppure il Venezia. Per essere promossi sappiamo benissimo che dobbiamo vincere tutte e nove le prossime partite. Fare risultato pieno, senza essere costretti a sapere cosa fa il Treviso, questo è il nostro obiettivo per i prossimi due mesi di campionato».
Andrea Martucci