00 22/11/2010 14:25
da www.ilgazzettino.it


Il Venezia aspetta
il brasiliano de Freitas


Lunedì 22 Novembre 2010,
I tre gol incassati al Tenni hanno avvicinato il "record" passivo stagionale del derby perso 4-2 in casa del SandonàJesolo. Mai, finora, il Venezia aveva invece accumulato 5 ammonizioni in una sola partita: sul taccuino dell'arbitro sono finiti Collauto, tre-quarti della difesa Vianello, Pianu (ora in diffida) e Cardin, più Mazzeo.
Domenica prossima al Penzo - ore 14.30 - arriverà il Rovigo e Cunico ritroverà dalla squalifica il terzino Falcier, rientro che gli consentirà di tornare al modulo a due punte. Proprio sul reparto offensivo saranno rivolte le attenzioni, visto che la società dovrebbe finalmente ricevere il transfer per impiegare la seconda punta Marco Antonio de Freitas. Il trentaduenne brasiliano da mesi si allena con la squadra ma la mancanza del via libera dalla Federazione (italiana) gli ha impedito di giocare: potrebbe trattarsi di un innesto prezioso per supportare Zubin e Mazzeo, anche perché alcuni malanni fisici stanno frenando la crescita di un Di Napoli che avrebbe già ricevuto richieste dalla Prima Divisione e addirittura dalla serie B, come hanno rivelato ieri alcuni telecronisti.
Marco De Lazzari

«Senza tifosi non sembrava un derby»


Il vicepresidente del club di Preganziol, Campigotto : «È stata una bella partita»

Lunedì 22 Novembre 2010,
I tifosi del Gate 22 "murati e respinti" in stazione a Preganziol; tutti gli altri sostenitori lagunari si sono dovuti accontentare di posizionarsi davanti ai teleschermi per vedere il Venezia perdere 3-1 il derby che si è giocato in anticipo sabato al Tenni.
Anzi, tutti meno una decina di cuori arancioneroverdi che, risiedendo nella Marca, hanno solo dovuto acquistare normalmente il biglietto d'ingresso per accomodarsi tra i 1.600 trevigiani del Tenni.
È il caso, ad esempio, di Renzo Campigotto, vicepresidente del Club Arancioneroverde di Preganziol.
«Personalmente ero molto combattuto - racconta il suo derby il diretto interessato - perché io di origine sono trevigiano, tifo per il Venezia, ma abitando molto più lontano dal Penzo che dal Tenni mi capita spesso di assistere alle gare dei biancocelesti. In tutto onestà avrei preferito senz'altro un bel pareggio per lasciare le cose in classifica com'erano».
A proposito del clima respirato allo stadio il tifoso Campigotto sottolinea come non ci sia stato alcun momento di tensione.
«È davvero difficile capire i motivi che hanno spinto ad escludere i supporters del Venezia, quando invece dovrebbe essere normale poter andare tutti a seguire la propria squadra. Dispiace, il derby sotto quell'aspetto non sembrava nemmeno tale rispetto a quelli accesi di condivisi fino a pochi anni fa. Dal vivo è stata una bella partita, il Treviso ha avuto la meglio ma anche il Venezia ha una bella squadra. Non sembrava proprio di essere solo in serie D».
Al fianco del vicepresidente del Club di Preganziol, Renzo Campigotto, sedeva Giuseppe Maroncello, trevigiano anche di tifo.
«È stata una partita piacevole, ho visto un grande Treviso e un Venezia sullo stesso livello, belli i gol, anche l'1-1 di Mazzeo. I tifosi veneziani? Se li facevamo venire ci saremmo divertiti, urla tu che urlo io, sarebbe stata la scelta migliore consentire a tutti di assistere al derby. Le teste calde ci sono ovunque, sarebbe bastato isolarle e tutti gli spettatori normali non sarebbero stati penalizzati. Senza cugini non pareva nemmeno Treviso-Venezia». (m.del.)

DAL QUESTORE

Trenitalia segnalata alla Procura
per interruzione di pubblico servizio


Lunedì 22 Novembre 2010,
TREVISO - Sarà Trenitalia a rispondere del convoglio rimasto bloccato sabato pomeriggio alla stazione di Preganziol nei momenti di tensione per la disputa del derby Treviso-Venezia. Dalla Digos è infatti partita stamattina una segnalazione alla Procura nei confronti del dirigente compartimentale di Trenitalia. Due i reati che vengono ipotizzati: interruzione di pubblico servizio e inosservanza di un ordine impartito dall’autorità di pubblica sicurezza. L’iniziativa è del questore, Carmine Damiano.
Si erano sudate sette camice per evitare il peggio alla città di Treviso, dirottando i centocinquanta focosi tifosi veneziani nella stazione di Preganziol. E proprio quando, dopo ore di estenuanti negoziati, si era abilmente arrivati a convincerli a salire su un convoglio per ritornarsene indietro, Trenitalia s’è impuntata negando il fischio di partenza perché alcuni ultrà non intendevano pagare il biglietto. Solo l’intervento del sindaco Sergio Marton, deciso a pagare di tasca propria il biglietto, pur di liberare la stazione, aveva risolto la faccenda. Complimenti del questore al primo cittadino di Preganziol e fulmini all’indirizzo di Trenitalia che per poco non rompeva le uova nel paniere: «Se ne sono infischiati della disposizione impartita da un funzionario di polizia. Il treno, che era in piena sicurezza, è rimasto bloccato per un’ora e mezza tra le proteste dei viaggiatori e con le conseguenze che poi ne sono derivate sul traffico di linea. Ora, profilandosi un paio di reati, ne risponderanno alla Procura», sbotta il questore. Che aggiunge: «Quei tifosi li avevamo già identificati quando abbiamo fatto fermare il treno alla stazione di Preganziol. Quindi la questione del pagamento del biglietto poteva essere risolta in un secondo momento anche con l’ausilio dei nostri filmati».
Valeva proprio la pena impuntarsi per una manciata di di euro? Lo stabilirà il magistrato, al quale è stato pure segnalato il referente di Trenitalia presente sul posto».
Quanto poi alla presenza di un gruppo, per altro civilissimo, di tifosi del Venezia, giunti da Preganziol ed entrato allo stadio con regolare biglietto, in questura si sorride. Era l’orda che volevano fermare. «E ci siamo riusciti».