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Tamai

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    00 01/11/2010 14:33
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    A ESTE Avvio stentato ma al 47’ del secondo tempo arriva la svolta con Politti che segna

    Il Tamai colpisce a tempo scaduto

    Lunedì 1 Novembre 2010,
    ESTE - Un punto che vale una vittoria. Riesce a tempo scaduto il colpaccio del Tamai, che soffia due punti all'Este quando tutto sembra ormai perduto. L'undici di Birtig esce imbattuto dallo stadio padovano, ma il pari va stretto ai padroni di casa. Il gioco dei friulani è spesso lento e impacciato, e la difesa soffre oltremodo la scomoda presenza di Moresco, sola punta effettiva schierata da Zattarin. L'avvio è stentato ed entrambe le formazioni faticano a trovare il ritmo partita. Gli ospiti partono più pimpanti e si fanno vivi spesso dalle parti di Bertazzo, ma la difesa di casa non si fa intimorire. L'Este, che si limita a controllare le sfuriate avversarie e a lanciare velenose ripartenze, passa al 26'. Carraro viene strattonato a pochi metri dal limite dell'area e Rondon si incarica della battuta. La punizione è perfetta e si infila alla destra del portiere, dopo aver disegnato una curva imprendibile sopra la barriera. Il primo tempo si chiude così, con pochissime annotazioni per il tabellino e molta noia per i tifosi. La ripresa si apre sulla falsariga della prima frazione di gioco, ovvero senza neppure un sussulto. Per vedere qualcosa di buono bisogna attendere la mezz'ora, quando i locali si mangiano un colossale contropiede con 4 uomini contro due difensori. Al 35'Moresco approfitta di un errato retropassaggio per poi incartarsi al limite e l'azione sfuma. Poco dopo Gallinelli devia di testa a un metro dalla porta durante una mischia, ma Bertazzo si trova la palla fra le mani. Al 47'arriva però la svolta del match. Llullaku tenta di insaccare dalla distanza su punizione, l'estremo di casa ribatte malamente e Politti, più rapido di tutti sottorete, insacca da due passi.
    Ferdinando Garavello
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    00 08/11/2010 15:09
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    Tamai va di fretta, 4 gol in 45’

    Doppiette degli ispirati Maracchi e Llullaku. Mister Moras a forte rischio nel Torviscosa

    Dario Perosa
    Lunedì 8 Novembre 2010,
    Le doppiette di Maracchi e Llullaku affossano il Torviscosa, che a fine gara entra in silenzio stampa. La permanenza di Massimiliano Moras (terza sconfitta consecutiva per i suoi) sulla panca degli udinesi è a forte rischio. Splendido il primo tempo, senza un attimo di tregua, durante il quale Tamai e Torviscosa hanno speso gran parte delle loro energie e costruito il risultato finale. Ripresa sotto tono, ma complesivamente il pubblico (tifosi ospiti inclusi) ha lasciato il Comunale soddisfatto.
    L’emergenza nel reparto arretrato costringe Birtig a schierare ancora Spetic centrale nella difesa a quattro. Dietro alle punte (Llullaku e Piperissa) giostra Maracchi. Saranno, insieme con Llullaku, i migliori in campo. Difesa a quattro anche per Moras (Sannino una spanna sopra gli altri). Il centrocampo è guidato da Crozzoli. Davanti Pavan affianca Carpin. L’equilibrio dura sino a quando sino a quando il Tamai non decide di spingere con decisione sull’acceleratore. Il Torviscosa va subito in difficoltà. Una respinta affrettata di un difensore ospite diventa un assist delizioso per Maracchi che dal dischetto infila a un palmo dal palo alla sinistra di Buso (14’). Maracchi ci prende gusto e al 19’ su piazzato di Cima devia di testa e costringe Buso ad alzare in angolo. Dalla bandierina batte Nonis e Llullaku, sempre di testa, insacca anticipando tutti: 2-0. Il Torviscosa è sovrastato, ma trova al 26’ il modo di accorciare. Va sulla fascia destra Mazzaro da dove fa partire un traversone che Pitta, di testa pure lui, devia alle spalle di Lodolo. Tre minuti dopo però Llullaku semina il panico in area ospite, vince un paio di contrasti e firma la doppietta. Fa e disfa il Tamai, che ancora una volta si fa sorprendere a sinistra dove s’infila Pitta. L’esterno mette in mezzo un rasoterra per l’incrocio dell’accorente Filippo, che di piatto accorcia: 3-2 al 44’.
    Reagiscono subito i rossi, che prima del riposo vanno ancora a segno. È di nuovo Maracchi a deviare di testa alle spalle di Buso su cross di Nonis dalla bandierina. Sei gol nella prima frazione: troppa grazia. In avvio di ripresa lo stesso Maracchi e Cima graziano i frastornati avversari. Al 60’ Moras gioca la carta dell’ex azzanese Marco Fabbro, che al 73’ sfiora di testa il gol su traversone dalla fascia. Si tratta però di una ripresa senza grandi emozioni e dal livello qualitativo molto inferiore a quello della prima frazione. In recupero Birtig richiama Llullaku per regalargli una giusta passerella.

    I PIÙ E I MENO

    Luka Spetic si fa in tre
    Nicola Carpin non capitalizza

    Lunedì 8 Novembre 2010,
    CHI PIÙ

    LUKA SPETIC – Dietro le punte, esterno di centrocampo, centrale difensivo: ovunque lo metti è sempre fra i migliori.
    FEDERICO MARACCHI – Splendida doppietta. Diagonale a giro e deviazione di testa. Una conferma.
    ASDREN LLULLAKU – Altri due gol per salire a quota 9.
    FRANCESCO SANNINO – L’unico a mantenere la calma nel reparto arretrato del Torvis. Positivo anche nei rilanci.
    MICHELE PITTA – Una spina nel fianco sinistro del Tamai.
    CHI MENO

    CENTROCAMPO TORVISCOSA – Lento in costruzione e poco deciso in interdizione.
    NICOLA CARPIN – Riceve molti palloni giocabili che non riesce mai a capitalizzare.

    GLI SPOGLIATOI Gli udinesi scelgono il silenzio stampa

    Birtig: «Bella prova»

    Lunedì 8 Novembre 2010,
    TAMAI DI BRUGNERA - Non può che esserci soddisfazione, negli spogliatoi e nella sede del Tamai. Il tecnico delle Furie Rosse, Gian Luca Birtig, si prende anche i complimenti dei colleghi presenti sugli spalti. «Bella prova. Abbiamo disputato un buon primo tempo – afferma l’allenatore di casa – anche se per due volte, dopo essere stati in doppio vantaggio, abbiamo permesso al Torviscosa di riaprire la partita».
    Bravo Llullaku? «Sì, certo - è la tesi del mister di un Tamai che ha riagganciato i cugini del Pordenone al terzo posto, in zona playoff -. Ma io sottolinerei la prestazione di Maracchi, che gioca non soltanto con classe, ma anche con la giusta cattiveria agonistica».
    In sede il presidentissimo storico, Gigi Verado, gongola guardando il Televideo della Rai che mette ufficialmente il Tamai a fianco dei Ramarri del capoluogo, subito dopo le grandi venete. «Eh sì – annuisce il decano del sodalizio biancorosso –, una bella soddisfazione. Merito del tecnico e dei ragazzi sicuramente, ma anche di tutta la struttura societaria, dei dirigenti e anche di un pubblico che ci sostiene sempre».
    Decisamente diverso il clima nello spogliatoio ospite. «Moras? Non rilascia dichiarazioni – afferma il ds Onorino Polvar -. Anzi, dirò di più: nessuno del Torviscosa parlerà oggi con i giornalisti». La panca di Moras brucia.
    da.pe.
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    00 15/11/2010 15:03
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    A SAN DONÀ
    I locali subiscono nel primo tempo e vincono nella ripresa

    Il Tamai non sa concretizzare


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    San Donà Jesolo1
    Tamai0
    GOL: st 16'Amodeo
    SANDONAJESOLO: Berto 6,5, Barbieri 6, Poscoliero 6, Migliorini 6, Lanzara 6, Faloppa 6, Lavagnoli 6 Rossi 6, Gambino 6, Andreolla 6 (1'st Amodeo 7), Turetta 6 (36'st Zanette sv). Allenatore: Tedino
    TAMAI: Lodolo 6,5, Cussigh 6, Zuliani 6, Cima 6 (32'st Godino sv), Politti 6, Maracchi 6,5, Nardella 5,5, Nonis 5,5, Piperissa 5,5 (25'st Zambon 6), Llullaku 6, Spetic 6. Allenatore: Birtig
    ARBITRO: Piscopo di Imperia 6
    NOTE: ammoniti Piperissa, Spetic, Lavagnoli, Llullaku. Angoli: 9-8. Spettatori 450. Recuperi 3'pt, 4'st.

    Lunedì 15 Novembre 2010,
    SAN DONÀ - Il SandonaJesolo torna a vincere e scala due posizioni in classifica, dal quinto al terzo posto scavalcando proprio il Tamai. Un tempo per parte tra le due squadre contrapposte, con le furie rosse che hanno la meglio nella prima parte della gara, ma non riescono a concretizzare. I sandonatesi vanno in vantaggio nella ripresa e difendono il risultato con caparbietà, concedendo pochi spazi e non consentendo di imbastire la manovra ai pordenonesi che si chiudono, puntano a giocare di rimessa e si rendono pericolosi solo in un'occasione nei minuti di recupero.
    Una prestazione maiuscola da parte dei ragazzi allenati da Tedino con il mister che manda in campo anche chi è appena rientrato dagli infortuni. Prima Amodeo che mette la firma al vantaggio, poi Zanette con una retroguardia a cinque uomini anche se i biancocelesti non rinunciano mai a pungere sfiorando il raddoppio.
    Tamai vicino al vantaggio al 35', sugli sviluppi di un corner Cussigh prova di testa e palla che termina di poco alla sinistra di Berto. Biancocelesti in avanti al 40'. Andreolla mette al centro, Lodolo si tuffa evitando la deviazione ravvicinata di Gambino. Cala il ritmo ma ad infiammare lo Zanutto al 43' è ancora Gambino atterrato in area da Spetic ma l’arbitro non ravvisa il penalty. Nella ripresa il SandonaJesolo prende in mano le redini del gioco. Il vantaggio è frutto dell'intuizione di Turetta che confeziona un assist per Amodeo che trafigge l'estremo pordenonese sul secondo palo. Il gol sblocca i locali vicini al raddoppio in più occasioni. Ultima e unica fiammata delle furie rosse al 47', cross di Cussigh per la testa di Zambon che mette sopra la traversa
    Davide De Bortoli
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    00 22/11/2010 14:47
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    Goleada del Tamai
    Veneti spazzati via


    Dario Perosa
    Lunedì 22 Novembre 2010,
    TAMAI – Il tornado Tamai si abbatte sull’Opitergina che lascia il borgo con 4 palloni nel sacco. Punizione troppo severa per una squadra che, sotto una pioggia intensa e incessante, non ha rinunciato a giocare. Troppe volte però Dall’Acqua e Furlan sono finiti in fuorigioco. Decisamente più pratici e tempisti i padroni di casa, fra i quali Llullaku ha firmato un’altra doppietta. Birtig tiene ancora Spetic centrale in difesa. Maracchi fa il trequartista alle spalle di Piperissa e "Lulù". Guidata dall’ex sacilese Alberto Favero, inizia di gran lena l’Opitergina, collezionando quattro angoli. Il più pericoloso però è il Tamai. Al 6’ Nonis mette Cima solo davanti a Zarotti che di piede neutralizza il tiro dell’esterno. Al 10’ una palombella dal vertice di Llullaku sorvola la traversa. Passano le Furie al 13’ con Spetic, che devia di testa in rete un assist di Nonis. L’Opitergina reagisce con Furlan (23’), la cui conclusione a giro sfora il legno più lontano. Al 32’ "Lulù" va tutto solo dalla linea di centrocampo all’area avversaria e fa partire un diagonale che si spegne di un nulla sul fondo. Al rientro dal riposo il Tamai si presenta con Giglio al posto di Cima. Non cambia lo schieramento tattico. È proprio il nuovo entrato che favorisce il raddoppio dei rossi. La sua prima conclusione dal limite (49’) viene respinta dal palo alla destra di Zarotti. Il più lesto è "Lulù"-Llullaku, che ribatte comodamente in rete. L’Opitergina ha subito (51’) l’occasione per riaprire il match con Furlan: solo davanti a Lodolo in uscita, calcia sul fondo. Riprende a macinare gioco il Tamai e al 57’ potrebbe passare ancora. La sfera calciata da Nonis (piazzato) centra il palo alla sinistra dello specialista. Credono di avere la gara in pugno le Furie e arretrano troppo. Le punisce Favero che entra in area rossa, scambia con Dall’Acqua e infila alle spalle di Lodolo (2-1 al 71’). La sberla risveglia i rossi. Va Llullaku sulla fascia destra (75’), da dove crossa per la deviazione acrobatica di Giglio che anticipa Zarotti e fa 3-1. Applausi del Comunale all’86’ quando Llullaku va in volo d’angelo a deviare di testa un traversone di Giglio. La palla accarezza il palo. La doppietta è solo rinviata al 92’, quando "Lulù" anticipa un difensore, va solo verso Zarotti, insacca e fa esplodere il Comunale.

    "Lulù" sale a 11
    «Volevo
    restituirgli
    il favore»

    Lunedì 22 Novembre 2010,
    TAMAI - (d.p.) Uomo partita è ancora una volta Asdren "Lulù" Llullaku, che con la doppietta raggiunge quota 11 in classifica marcatori. Ma merita la ribalta Matteo Giglio, simbolo di questo Tamai formato da un gruppo eccezionale, che rispetta sempre le scelte di Gian Luca Birtig. Matteo si alza dalla panca per regalare 48’ ad alto livello. «Abbiamo fatto – dice – un’ottima gara, risposta al passo falso immeritato di domenica scorsa a San Donà». Poi raccoglie i complimenti di compagni e dirigenti per il gol in acrobazia. «Non potevo – sottolinea – non capitalizzare il cross di "Lulù". Volevo restituirgli il piacere, ma sul mio centro è andato in volo e di testa ha solo sfiorato il palo». Dalla parte opposta esce Alberto Favero, il migliore fra gli opitergini. «Abbiamo fatto gioco – afferma l’ex sacilese -, senza concretizzare. Il mio gol? Anomalo – sorride – perché fatto di destro, piede che uso solo per l’acceleratore in macchina». E il terzo da quando è arrivato a Oderzo.
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    00 29/11/2010 16:24
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    A PADOVA Le Furie recuperano due gol

    Tamai non cede

    Lunedì 29 Novembre 2010,
    PADOVA - Il San Paolo si morde le mani. Scappa avanti di due gol, e si fa riprendere in 16 minuti dal Tamai, complice una papera di Rosiglioni su punizione di Nonis e una disattenzione che consente a Llullaku di confermarsi capocannoniere del girone. San Paolo e Tamai restano così a braccetto in classifica: quarto posto a quota 22 punti, in compagnia di Sandonà e Pordenone.
    Sin dalle prime battute, terreno ai limiti della praticabilità. Le giocate a pelo d'erba sono quasi proibitive, e le squadre interpretano il match a carte scoperte. Così al minuto 4 per Rosiglioni c'è già lavoro: con il piede sventa su Zambon. Il vantaggio matura sul versante di casa (12'): diagonale di Lucchini, Lodolo è superato, la sfera è fermata dal fango a un passo dalla porta e Tessaro in scivolata finisce in fondo al sacco insieme al pallone. La risposta ospite non si fa attendere. La squadra di Birtig carica a testa bassa, ed è favorita anche dal vento alle sue spalle. Così (13') Nonis ci prova su punizione, Rosiglioni non trattiene, ma stoppa in angolo la ribattuta di Zambon. Poi in rapida successione i tentativi di Cima (15'), Piperissa (17') e Spetic (18') con protagonista il portiere di casa. La spinta del Tamai si alleggerisc, anche se Piperissa invoca inutilmente il penalty (32'). Il San Paolo opta per il gioco di rimessa, che non trova però geometrie. E solo allo scadere (45') Lucchini su punizione fa correre un brivido a Lodolo.
    Nella ripresa subito (2') un'occasionissima per il pareggio: sbandata difensiva, Piperissa grazia tutti mancando palla e il più facile dei gol. Alla prima vera ripartenza invece il San Paolo fa centro (7'): Tessaro innesca Volpato sulla destra, tocco smarcante in area per l'inserimento di Lucchini e diagonale vincente. Tutto molto bello. Il doppio vantaggio dura però solo due minuti perchè Rosiglioni rimette in carreggiata il Tamai: la punizione di Nonis non sembra fare male, ma il portiere manca la presa e la palla è in rete. Un gol che riapre tutto. E al 25' ecco il pareggio: rimessa laterale, palla a Llullaku che con una girata fa centro. Altri tre minuti, e potrebbe essere tris ospite: Rosiglioni sventa su Llullaku. Nel finale, invece, match ball San Paolo sui piedi di Nicolò Masiero, salva Lodolo.


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    00 04/12/2010 11:22
    I due gol del Tamai a Padova.
    Che papera del portiere sul primo!



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    00 04/12/2010 13:03
    Ahaha maledetto Rosiglioni, esulta adesso. [SM=x397166]
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    00 04/12/2010 14:03
    sul primo si sente un porco fantastico ahaha anzi un cane

    AVANTI BLU!


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    00 16/12/2010 00:25
    ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/12/14/NZ_17_S...

    Tamai travolgente, ma il difficile viene adesso

    Messaggero Veneto — 14 dicembre 2010 pagina 17 sezione: SPORT
    La domanda è la solita: a febbraio, calerà un’altra volta? Tutti se lo chiedono, impossibile dare una risposta ora. Ma nel frattempo, a Tamai se la godono: con la vittoria di Concordia, le “furie rosse” sono salite al quarto posto, a quattro punti dal duo Venezia e Treviso e a tre dal Rovigo. La 16ª giornata di serie D ha segnalato questo, l’ingresso della squadra di Birtig nella zona che conta davvero della classifica. Ma non solo: il penultimo turno d’andata ha visto la resurrezione del Pordenone, la prima caduta dopo sei risultati utili di fila della Sanvitese e, infine, l’ingenuità e l’inesperienza del Torviscosa, che ha perso al 93’ il fondamentale scontro-salvezza col Belluno. Infermabile. Gli interrogativi sul futuro, quando si parla di Tamai, sono quanto mai leciti. Perché le “furie rosse” sono autrici di prime parti di stagione scintillanti, per poi crollare in maniera verticale nel girone di ritorno. La tranquillità dell’ambiente porta a questo: raggiungi l’obiettivo, poi ti appaghi e cali. Tuttavia il presente parla di una squadra infermabile. Lo dicono i dati: dalla sconfitta di San Vito, datata 3ª giornata, il punto più basso della gestione Birtig, i mobilieri hanno incamerato 12 risultati positivi su 13 gare. Hanno vinto molte gare alla loro portata (Torviscosa, Kras, Concordia) e hanno colto pareggi di prestigio (Treviso, Pordenone, San Paolo Padova, Venezia). Da quella debacle di Prodolone, solo il Sandonà/Jesolo ha fermato il team di Birtig. Annotazione finale: la vittoria di Concordia è arrivata con tre assenti nel reparto difensivo, Politti, Gallinelli (entrato solo nel finale) e Lodolo. Dimostrazione di forza e compattezza. Bentornato. Il Pordenone di Bosi deve toccare il fondo per risalire. Bastonato dal Rovigo, con 5 punti nelle ultime 6 gare, la squadra neroverde è tornata alla vittoria con l’Este, dando un primo calcio alla crisi. E complici i passi falsi di Rovigo e Venezia, e quello mezzo del Treviso, i “ramarri” sono tornati a meno 6 dalla vetta. Ma prima di tornare a parlare di C2, di fronte a questa squadra, meglio aspettare partite più probanti. Come quella di domenica prossima: si gioca col Venezia al Penzo. E per giunta con tanti assenti: Rossi, Petris, De Pin, Battiston, Erodi. In poche parole, centrocampo e difesa quasi da rivoluzionare. Ci vorrà un Pordenone perfetto, per superare l’emergenza e per far fronte alla rabbia di un Venezia che, col ko di Quinto, ha perso l’occasione per piazzare un’importante mini-fuga. Ingenue. Due reti subite da palla inattiva sono tante, in una gara: ce l’ha fatta la Sanvitese, che ha regalato così la gara al San Paolo Padova dell’ex Fonti. Una battuta d’arresto che ha posto fine al bel momento dei biancorossi, ma che non ha cambiato di una virgola il loro grande campionato. Dopo tante soddisfazioni, un pizzico di pancia piena ci può stare. Il Torviscosa, invece, ha pagato un bel peccato di gioventù. Perché in uno scontro vitale come quello col Belluno non si può prendere un gol al 48’ della ripresa sul punteggio di 1-1. Un ko, la cui pesantezza si farà sentire più avanti, quando si farà la conta dei punti persi, e che, inoltre, pone fine all’ottimo periodo, fatto di 4 risultati utili di fila (3 pareggi e 1 vittoria). Alberto Bertolotto ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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    00 24/12/2010 20:47
    da www.gazzettino.it

    Serie D, il Tamai ha fatto 13
    Birtig: «Con l’Union siamo stati bravi». Cresce la Sanvitese che affossa il Torviscosa

    Venerdì 24 Dicembre 2010,
    Una partita da disputare per rincorrere Sanvitese (27 punti, con uno di penalità) e Tamai (30), scacciando i fantasmi della media classifica. Così passa Natale il Pordenone (25), in una situazione "peggiorata" dai risultati dei recuperi biancorossi-bis. In attesa della trasferta tutta neroverde a Venezia, va decisamente meglio per gli schieramenti di Tortolo e Birtig.
    TERZE FURIE - Tomei non ha mai vinto nelle 5 gare in cui ha affrontato il Tamai da ex. Precisazione necessaria per quanto inesattamente pubblicato. Ognuno ha il proprio amuleto: le Furie possono vantarlo nel loro ex tecnico. «Come noi con lo Jesolo, se è per questo. Ma lo dico come battuta, non credo in queste cose», devia dalla cabala Gian Luca Birtig. L'Union Quinto (23) resta dietro il Pordenone. «C'è la soddisfazione della partita vinta meritatamente - ribadisce l'allenatore del Tamai - per il numero di occasioni create, perché siamo stati bravi a riprenderla dopo aver subito lo svantaggio, perché l'abbiamo dominata».
    Ex di turno era pure Nicola Paolini, presentatosi sul campo che lo ha visto protagonista per 6 anni con la fascia di capitano dell'Union. «La partita l'hanno vinta con merito», non va per le lunghe il laterale destro. Il fendente sinistro lo piazza dicendo «di aver trovato un ambiente diverso dal passato» ad accoglierlo. Può essere tutto vero e opinabile. Inesplicabile che molto cambi in soli 6 mesi, senza essersene accorti nei 6 anni precedenti.
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    00 03/01/2011 18:22
    dal messaggero veneto

    Llullaku, il re dell’Interregionale

    02 gennaio 2011 — pagina 12 sezione: Pordenone
    BRUGNERA. Prima la perdita del padre, quindi l’abbandono del “suo” Kosovo a causa della guerra, lo sbarco in Germania infine in Italia. E l’amore, un amore a prima vista, per il calcio. Quest’ultimo, visto non solo come sport, ma anche come mezzo di riscatto, personale e per il suo popolo. La gioia per essere arrivato tra i professionisti, la delusione per non esserci tornato con la Sacilese, l’esaltazione per l’attuale primato tra i cannonieri in serie D col Tamai. Tutto questo è Azdren Llullaku. L’attuale re dei bomber dell’Interregionale, il personaggio del momento, non è uno qualunque. Dentro a lui c’è un mondo particolare, tutto da scoprire, fatto di emozioni e di un vissuto che, se da un lato rischia d’annichilire, dall’altro dà anche la forza per far uscire il talento e imporsi. Lui ci sta riuscendo a Tamai, la “casa” del suo momento magico, fatto di 15 gol e lampi di classe rari in serie D. Il fuoriclasse dei mobilieri si racconta: dal suo passato al presente, ai suoi sogni.
    Llullaku, 15 reti in 17 gare: dopo qualche passaggio a vuoto, è arrivato il suo momento.
    «É la mia stagione più bella. Per ora non posso chiedere di più. Ho finalmente trovato l’equilibrio giusto grazie a società, compagni, e mister. Mi godo il momento e spero di ripetermi, nel 2011: per me stesso e anche per la squadra».
    Riavvolgiamo il nastro a luglio, al giorno della scelta col Tamai. Si aspettava di rinascere con le “furie rosse”?
    «Sì. Le ho scelte proprio per questo motivo. Sapevo di trovare la tranquillità giusta per esprimermi dopo qualche anno travagliato. Sono arrivato qui un po’ scarico: la delusione per il mancato tesseramento in C2 con la Sacilese c’era ancora. Ma un po’ alla volta ho preso fiducia e le cose sono arrivate da solo. A ogni modo, sono sincero, non pensavo di arrivare così in alto».
    Qual è stato il segreto della sua esplosione, dunque?
    «Ce ne sono diversi, in realtà. Ma se ne devo scegliere uno, dico il mister, Gianluca Birtig. Ha saputo toccare le corde giuste: come giocatore sono lo stesso, ma lui ha lavorato sulla testa come nessun altro, prima, aveva fatto. Grazie a lui in campo ho lasciato perdere i fronzoli, ora bado alla sostanza».
    Questo è il momento più bello della sua carriera. Se guarda indietro, al suo passato, a quanto ha sofferto, cosa prova?
    «Tanta soddisfazione. Perché gli anni in Kosovo sono stati brutti e mi hanno segnato. Non è stato facile perdere il papà a sei anni, lasciare la mia terra a dieci, a seguito dei bombardamenti, e trasferirmi in un nuovo stato. Nel quale peraltro sei sempre guardato con diffidenza, perché kosovaro».
    Il calcio può essere anche un mezzo di riscatto sociale?
    «Per certi versi sì: ci tengo a far vedere che la nostra razza vale. Per me è un orgoglio vedere i titoli su di me con riportato il mio paese di origine. Siamo molto legati alla bandiera e alla nostra terra: voglio far bene per me e per il mio popolo».
    Il capocannoniere dell’ultima serie D è stato un altro balcanico, Nadarevic, ora in serie B a Varese. Lei è in testa alla classifica dei bomber: di analogie ce ne sono...
    «Magari rifare lo stesso percorso di Enis, firmerei subito. Ciò che ha fatto va seguito come esempio, e io spero di emularlo. Vorrei tornare nel mondo dei professionisti, che mi è stato negato per i soliti motivi burocratici. Ma a questo ci penso a fine stagione: ora sono un giocatore del Tamai e voglio portare più in alto possibile la squadra».
    Le “furie rosse” riusciranno a invertire nel 2011 il solito trend?
    «Penso di sì. Questa è una squadra giovane, con giocatori che vogliono arrivare in alto e pronti a mettersi in discussione: perciò dubito che ci sia un calo, stavolta. I presupposti sono diversi rispetto agli anni scorsi».
    Ha segnato 15 gol: scelga il più bello e il più importante.
    «Col Kras il più bello: 50 metri palla al piede e il tiro che supera il portiere. Il più importante con la Sanvitese. É stato il primo in campionato, che mi ha sbloccato». E dal quale Llullaku non si è più fermato.
    Alberto Bertolotto
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    00 07/01/2011 00:08
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    Tre botti del Tamai
    Zambon inarrestabile

    Giovedì 6 Gennaio 2011,
    TAMAI – Altri tre passi avanti del Tamai che scavalca il Rovigo, raggiunge il podio e resta a 4 lunghezze da Venezia e Treviso. Punti importanti perché ottenuti dopo la pausa e al termine di una gara di livello qualitativo inferiore rispetto agli standard delle Furie. Nonis e compagni hanno sofferto per una buona mezzora della ripresa le veloci ripartenze di Rovereto e Onyejiaka e sono stati salvati dall’ottimo Zanette prima di piazzare le due zampate vincenti. Zambon, autore di una doppietta e dell’assist per il gol di Nonis, non ha fatto rimpiangere lo squalificato Llullaku. Partono bene i padroni di casa e al 9’ Maracchi centra un legno su mischia. Il Montecchio comincia a macinare e al 18’ va alla conclusione con Fantin. Il rasoterra dell’ex neroverde è debole, Zanette para senza difficoltà. Crescono i vicentini: una botta al volo di Peotta da centro area, su corta respinta di un difensore (21’), costringe Zanette alla respinta con i pugni. Un minuto dopo i veneti passano. Scatta Fantin sul filo del fuorigioco secondo il direttore di gara ma in posizione irregolare per i padroni di casa, che poi protesteranno. Esce e respinge di piede Zanette. La palla arriva a Roveretto che lascia partire da 30 metri un morbido pallonetto destinato al fondo del sacco. È il classico gol dell’ex. Non si arrendono le Furie, che pervengono al pareggio al 33’. Sul cross rasoterra dalla fascia di Zuliani, tocca Zambon e devia in rete. Splendido al 39’: Spetic lancia in corridoio Zambon la cui botta di controbalzo sfiora l’incrocio. Subito avanti il Tamai in avvio di ripresa: le conclusioni di Nonis e Gandin sono neutralizzate da Milan. I biancorossi vogliono vincere, ma il Montecchio in contropiede è pericoloso. Al 58’ Zanette deve uscire sui piedi del velocissimo Roveretto. Birtig inserisce anche Piperissa (66’). Brivido al 69’. La sfera calciata da Tressa attraversa tutto lo specchio senza che Peota e Roveretto intervengano. Ancora Montecchio con Peotta (79’), la cui conclusione viene deviata di un soffio in angolo da un difensore. Poi il forcing finale e l’uno-due da ko. All’85’ assist di Maracchi per la doppietta di Zambon e in recupero quello dello stesso Zambon per il 3-1 firmato da Nonis.
    Dario Perosa

    © riproduzione riservata

    Giovedì 6 Gennaio 2011,
    Tamai-Montecchio M.3-1
    GOL: pt 22’ Roveretto, 33’ Zambon; st 40’ Zambon, 48’ Nonis.
    TAMAI: Zanette 7.5, Cussigh 6.5, Giacomini 6, Gallinelli 6, Zuliani 6, Maracchi 6.5, Giglio 6 (st 21’ Piperissa 6), Nonis 6, Grandin 6.5, Zambon 7, Spetic 6.5. All. Birtig.
    MONTECCHIO MAGGIORE: Milan 6, Munaretto 6, De Pretto 6, Girlanda 6, Camerra 6, Tresso 6.5 (st 29’ Dori 6), De Cao 6, Peotta 6.5, Roveretto 7, Onyejiaka 6.5 (st 32’ Serato 6), Fantin 6. All. Venturini.
    ARBITRO: Lombardi di Brescia 5.5.
    NOTE: spettatori 200. Angoli 9-4. Ammoniti Peotta, De Cao e Piperissa.

    GLI SPOGLIATOI
    La ricetta
    di Birtig:
    «Pensiamo
    a divertirci»

    Giovedì 6 Gennaio 2011,
    TAMAI - (d.p.) Il Borgo non si smentisce. Ammettono tutti che il Montecchio non avrebe meritato il ko. Per primo lo stesso Gian Luca Birtig: «È stata una gara aperta, dagli sviluppi imprevedibili. Molto – sottolinea – hanno influito le condizioni del rettangolo di gioco, coperto da una crosta di ghiaccio che spesso ha costretto i giocatori ad autentici equilibrismi per restare in piedi». Il Tamai ha sofferto le ripartenze degli esterni e a volte anche le spizzate di testa di Fantin e soci sui lunghi rilanci dei difensori. «Sì – ammette Birtig – abbiamo sentito la mancanza di Politti, in queste situazioni preziosissimo». Davanti invece non si è quasi notata la mancanza dello squalificato Azdren Llullaku, bomber dei rossi. «Già – annuisce il mister -. Ci ha pensato Riccardo Zambon con due gol e un assist a diventare uomo-partita. La nostra forza è quella di riuscire sempre a trovare soluzioni importanti per sostituire gli assenti. Da noi sono tutti titolari». L’ottava vittoria rafforza le quotazioni in chiave promozione. «Promo che? – scherza -. Pensiamo solo a divertirci».
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    00 08/01/2011 12:49

    CALCIO Serie D: Tamai e Pordenone salgono in rimonta
    Sanvitese beffata da due gol veneti in Zona Cesarini

    Herrera è un mago
    Zambon fa il leone


    Dario Perosa
    Venerdì 7 Gennaio 2011,
    Le furie inseguono, i ramarri non mollano, i fraticelli si arrendono. È la sintesi della prima del 2011 in Lega D. Il Tamai, pur non disputando una gara all'altezza delle precedenti, batte in rimonta un insidioso Montecchio (3-1) e resta nella scia delle due capolista Venezia e Treviso. È l'ennesimo vanto per il Borgo dei Miracoli: insidiare società di tradizione e dal recente passato professionistico. Il Pordenone (2-1 al Sandonà Jesolo, in rimonta nonostante l’inferiorità numerica) ruggisce per la prima volta, non soltanto nel corso del nuovo anno, ma anche dall'intera stagione. Una reazione d'orgoglio che lascia viva qualche timida speranza di risalita verso le posizioni top. Si arrende invece la Sanvitese al Tenni, colpita (0-2) nei minuti finali dall'ambizioso Treviso dell'ex trainer biancorosso Diego Zanin.
    CUOR DI LEONE - Già, Riccardo Zambon: doppietta e assist per il terzo gol di Nonis. Nessuno sui gradoni del Comunale di Tamai ha pronunciato il nome di Azdren Llullaku, bomber dei rossi, appiedato per squalifica. «È il mio Tamai - gongola Gian Luca Birtig -, capace di volta in volta di pescare dalla panca uomini determinati. Riccardo è l'esempio lampante e non certo l'unico. Ho problemi di abbondanza, ma chi non vorrebbe averli? Adesso tutti mi chiedono - continua il tecnico - se vogliamo davvero puntare alla promozione. La cosa mi diverte e diverte pure i ragazzi. Noi - strizza l'occhio - giochiamo proprio per divertirci e divertire». Fino a questo momento sono riusciti in entrambi i propositi.
    IL MAGO HERRERA - Entra lui, Eric Herrera, e trasforma il timido ramarro in feroce caimano. L'ingresso del panamense è la svolta di una gara che il Pordenone stava perdendo. Una manina ai neroverdi viene data anche dalle scelte di Bruno Tedino, che quando vede i colori della sua ex squadra perde la bussola. Di Battiston e dello stesso Herrera i gol del sorpasso.
    LA CARAMELLA - L'avevano già scartata i fraticelli, dolce come un punto a Treviso. Invece è stata loro strappata di mano all'89’ da Perna (rigore) e ingoiata in chiusura di recupero da un contropiede di Ferretti.
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    00 11/01/2011 10:10
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    A CHIOGGIA Biancorossi battuti
    Tamai, fine corsa

    Lunedì 10 Gennaio 2011,
    CHIOGGIA - (ro.vi.) Nell'arena di Chioggia, il doppio colpo a firma Bernardes e Cattelan manda al tappeto il Tamai. La migliore posizione in classifica è sovvertita dal risultato del confronto, che ha visto la compagine di mister Scarpa gestire maggiormente la gara ed essere più propositiva. Significativo pure l'aspetto della condizione fisica a questo punto della ripresa stagionale. Birtig probabilmente ha caricato maggiormente nell'ultimo periodo, rispetto al collega che ha potuto vedere i suoi muoversi più velocemente. La nebbia in campo ha offuscato soprattutto i pordenonesi.
    Prima che il risultato si schiodi, da una parte e dall'altra più che Fornasier e Zanette la fanno da padroni pali e traverse. L'incrocio dei legni nega il gol a Bernardes su tiro da fuori area. Con palla da fermo, invece, Nonis trova il palo a dire di no alla realizzazione. Il primo centro arriva dopo una discesa sulla sinistra che non trova ostacolo nella difesa ospite e cross sul primo palo. Interviene di testa Bernardes, bravo ad anticipare la difesa e realizzare. Il raddoppio arriva dopo l'intervallo. Su calcio da fermo, si forma una mischia in area con batti e ribatti. Cattelan è il più lesto ad insaccare il raddoppio.
    Il Chioggia riesce a gestire bene la partita e rinfrancarsi in una posizione che cerca di insidiare le squadre nella zona play off. Al Tamai si avvicinano invece sia Rovigo che Jesolo San Donà.
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    Lunedì 10 Gennaio 2011,
    Chioggia S.2
    Tamai0
    GOL: pt 38' Bernardes; st 30' Cattelan.
    CHIOGGIA: Fornasier 6, Boscolo 6.5, Romero 6, Rossi 6.5, Borriero 6, Ballarin 7, Caraceni 6.5, Garbini 6.5 (st 32' Doria 6), Bernardes 7.5, Spresian 6.5 (st 20' Veronese 6), Cattelan 7.5 (st 40' Tartalo s.v.). All. Scarpa.
    TAMAI: Zanette 6.5, Cussich 6, Zuliani 6 (pt 43' Gallinelli 6), Zillio s.v. (pt 30' Giacomini 6), Politi 6, Marachi 5.5, Zambon 6 (st 25' Piperissa sv), Nonis 6.5, Grandin 5.5, Llullaku 5, Spetic 6.5. All. Birtig.
    ARBITRO: Rugini di Siena 6.
    NOTE: ammoniti Borriero, Garbini, Spetic e Spresian.
    Espulso per doppia ammonizione Romero (85’).


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    00 12/01/2011 11:51
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    Due punti in tre, addio sogni
    Birtig (Tamai): «Chioggia più motivato». Bosi (Pordenone): «I miei non simulano»

    Martedì 11 Gennaio 2011,
    Sbattono il muso anche le furie (0-2 a Chioggia), nel giorno in cui nessuna delle regionali fa punteggio pieno. E domenica doppio derby, con le quattro friulgiuliane a incrociarsi tra loro. Scappa intanto il Treviso dell’ex sanvitese Diego Zanin: ha ragione al 95’ del Montecchio (2-1) e rimane solo in vetta a quota 40. Battuto il Venezia (37) a Este (2-3). Il Tamai resta terzo (33), ma distanziato di 7 lunghezze dalla vetta. Pordenone (1-1 con il Kras) e Sanvitese (2-2 con l’Opitergina) si "mangiano" il jolly in casa. I neroverdi (29) vedono così aumentare a 11 le distanze dal top. Appena un punto più sotto c’è la Sanvitese. Entrambe sono riassorbite dal centroclassifica. Condizione tutto sommato accettabile per Tortolo e soci, non certo per il team di Bosi.
    ROSSI DA CASINÒ – Si ferma a 7 la serie positiva del Tamai. Fatale la trasferta a Chioggia. I lagunari avevanio già sconfitto le furie nell’andata (2-1). Fra i più deludenti proprio il bomber principe, il rientrante Azdren Llullaku. Una prestazione talmente sotto tono da far esclamare a Birtig a fine gara: «Llullaku? Dovevo toglierlo». Il tecnico ha poi spiegato la sconfitta: «Le motivazioni sono importanti, loro ne avevano più di noi». Non mancheranno sicuramente domenica, quando a Tamai ci sarà il derby con la Sanvitese.
    NEROVERDI NERVOSI – Il Pordenone non riesce più a chiudere le gare in 11. Con il Kras si è fatto cacciare Sessolo, reo di aver colpito per vendetta un avversario a gioco fermo. Scontata l’espulsione, che ha lasciato i neroverdi in inferiorità numerica e favorito il pareggio del Kras. «Ai miei - ha detto Bosi, squalificato, in tribuna – non ho mai insegnato a simulare». In effetti Tiziani ha esagerato le conseguenze del gesto, ma è altrettanto vero che i ramarri devono sapersi controllare meglio. Domenica trasferta a Torviscosa.
    BIANCOROSSI STANCHI – Gianni Tortolo accetta con serenità il pareggio con l’Opitergina. «Troppe assenze e condizione non ottimale – spiega -. In campo avevo tre ’92, due ’93, un ’90 e un ’91. Un punto è accettabile».
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    00 18/01/2011 11:16
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    Il Tamai cala un tris strepitoso
    Doppietta di Llullaku e primo gol di Piperissa. La Sanvitese finisce il derby in nove

    Roberto Vicenzotto
    Lunedì 17 Gennaio 2011,
    Tamai e Sanvitese cominciano alla pari per l'età media (22 anni) e sul numero attribuito ai capitani (Nonis e De Cecco, otto). La sfida finisce prima che passi un'ora di gioco, già con due gol di vantaggio delle Furie e due uomini in meno dei biancorossi ospiti. Alla fine arriva pure il primo gol di Piperissa in campionato ad arrotondare il derby di ritorno, pareggiando e restituendo le «scoppole» prese all'andata. La doppietta di Llullaku (pronta risposta alla scorsa domenica negativa a Chioggia) sovraccarica oltre modo il bis di cartoncini rossi estratti dal leccese Capilungo. De Cecco a metà primo tempo e Diaw ad inizio ripresa si sono visti il resto della partita dagli spogliatoi, dopo che lo stesso arbitro aveva lasciato correre fendenti pericolosi. Più che blasfemia, che il regolamento condanna, è parsa non accettata la lesa maestà nelle parole profferite. Dopo la manica larga nel non assegnare almeno un «giallo» per parte sui contrasti.
    Partenza veloce, con imprecisioni all'ultimo passaggio, che fanno sfumare capovolgimenti e tiri in porta. Predilette le conclusioni sul primo palo, ma all'esterno del sacco. La prima annotazione concreta diventa l'espulsione di De Cecco, dopo brutto fallo subito a metà campo. 2' e il risultato parziale cambia. Di testa Llullaku sfrutta il rimpallo da salvataggio di Visalli sulla linea e ribadisce in rete. Dopo che la punizione di Nonis aveva visto Piccolo uscire, ma non catturare, con Spetic prontamente in agguato a colpire. La reazione sanvitese è un tiro di Lestani a lato. Il Tamai macina gioco sfruttando la superiorità numerica. Giglio (33') obbliga Piccolo al salvataggio in corner. Nonis su punizione dalla tre quarti (43') quasi sorprende il portiere, che si salva con affanno in due tempi. Ulteriore rammarico per gli ospiti è la traversa che, al 45', nega il gol su punizione a Lestani.
    La ripresa si apre con l'allontanamento di Diaw, dopo essersi pigliato un giallo su fallo in prossimità della panchina di casa. Altri 2'e raddoppio. Piperissa crossa deliziosamente per la testa di Llullaku, che nessuno sorveglia in marcatura, mentre Piccolo resta piantato sulla linea di porta. Palla a rimbalzare nel sacco e 2-0. A questo punto le Furie amministrano, con melina oltre la metà campo. Al 24' Llullaku restituisce la cortesia a Piperissa, il quale trova la sua prima marcatura in campionato. Scende a sinistra quasi divertendosi il numero dieci, mette palla in centro e la testa dell'attaccante calabrese ex Pordenone arrotonda.
    Il pubblico defluisce con largo anticipo, la partita di campanile è archiviata in un tempo e mezzo.
    © riproduzione riservata

    Lunedì 17 Gennaio 2011,
    Tamai-Sanvitese3-0
    GOL: pt 24' Llullaku; st 6' Llullaku, 24' Piperissa.
    TAMAI: Zanette 6, Cussigh 6 (st 21'Sandrin sv), Zuliani 6.5, Giglio 6.5, Politti 6.5, Giacomini 6, Maracchi 6, Nonis 6.5 (st 24' Zambon sv), Piperissa 7 (st 27' Godino sv), Llullaku 7, Spetic 6.5. All. Birtig.
    SANVITESE: Piccolo 5, Bassetto 5, Perissinotto 5.5, Mboup 6, Visalli 6.5, Lestani 5.5, Michieli 5.5 (st 30' Geremia sv), De Cecco 5.5, Diaw 5.5, Cacurio 5.5, Monti 6. All. Tortolo.
    ARBITRO: Capilungo di Lecce 5.5.
    NOTE: ammoniti Giacomini, Lestani, Michieli, Diaw. Espulsi De Cecco (pt 22') e Diaw (st 4') per proteste. Terreno in discrete condizioni, spettatori 650 circa. Recuperi pt 1', st 3'.

    I PIÙ E I MENO
    Su De Cecco e Diaw
    pesano le parole "storte"

    Lunedì 17 Gennaio 2011,
    CHI PIÙ

    VISALLI: l'ex di turno dalla parte ospite è uno dei pochi a salvarsi nella Sanvitese. Energico e lucido sino alla fine. Esemplare.
    LLULLAKU: può passare una domenica negativa, come a Chioggia sette giorni fa, ma non la seconda. Un gol comodo e facile, un altro più impegnativo e la restituzione del servizio al collega di reparto. Puntuale.
    PIPERISSA: si dice che gli attaccanti devono sbloccarsi. A lui è capitato a metà gennaio, dopo lunga attesa. Ritrovato.
    CHI MENO

    PICCOLO: insolitamente insicuro e immobile, il portiere sanvitese non ha certo aiutato a limitare i danni. Se le palle in area piccola dovrebbero essere del numero uno, lui ne ha almeno un paio sulla coscienza.
    DE CECCO - DIAW: si può recriminare sulla «sollecitudine» con cui l'arbitro ha estratto i cartellini rossi. Non sono però imberbi da non sapere che pesa più la parola storta, rispetto al contrasto (che spesso gli arbitri non sanno giudicare).
    Ro.Vi.


    GLI SPOGLIATOI Sanvitese: imprecazioni punite con troppo rigore
    «Espulsioni eccessive»
    Lunedì 17 Gennaio 2011,
    TAMAI - Contenuta ed estremamente educata, ma decisa la contestazione da parte della Sanvitese sull’operato del signor Marco Capilungo che ha sbattuto due cartellini rossi sul naso di Andrea De Cecco e Davide Djily Diaw. «Per una imprecazione è stato espulso il nostro capitano – esordisce Daniele Visalli, ex furia -. Non è la prima volta che ci succede. Non è possibile che solo la Sanvitese sia così... maleducata. Nella ripresa, se non ho capito male – continua Visalli – c’è stata una situazione analoga dall’altra parte, ma evidentemente la terna non ha sentito. Due pesi – calca la mano – due misure. Il Tamai – ammette poi – avrebbe comunque meritato di vincere. Così è stato per loro più facile». Dello stesso avviso anche Paolo Gini. «A De Cecco è scappata la bestemmia – ha detto il presidente sanvitese – dopo aver subito un fallaccio. Poi la seconda espulsione ha chiuso il derby. Peccato perché abbiamo preso anche una traversa alla fine del primo tempo che avrebbe potuto riaprire la sfida».
    Diversa ovviamente l’atmosfera fra i padroni di casa, che più che la doppietta di Llullaku festeggiano il primo gol stagionale di Claudio Piperissa. «Ho aspettato a lungo – ha detto il Pipe -, ma ho scelto la partita giusta per segnare. Un gol nel derby – sorride – dà più soddisfazione. Chi vincerà il campionato? Difficile – allarga le braccia – mettere il naso davanti a squadroni come Treviso e Venezia».
    Da.Pe.
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    Tortolo: adottati due pesi e due misure
    17 gennaio 2011 — pagina 08 sezione: Nazionale

    BRUGNERA. Gianluca Birtig esce dagli spogliatoi con fierezza: sa di aver ottenuto una vittoria importante, giocando un buon calcio, ma anche tenendo un self control mancato agli avversari. «Chi dice che siamo stati agevolati sbaglia – dice il trainer del Tamai -: noi siamo stati tranquilli, gli altri no. E poi gli episodi nel calcio ci sono, ne fanno parte». Non fa polemica, il tecnico, perché ha rispetto per la Sanvitese e per il suo allenatore. Tuttavia ci tiene a sottolineare la grande prova dei suoi, seppur maturata in superiorità numerica. «Il nostro primo tempo è stato da accademia del calcio – afferma l’allenatore -, abbiamo colpito quando serviva, e nella ripresa siamo stati bravi a gestire». Birtig è stato premiato dalla sua scelta: Piperissa era in ballottaggio con Zambon, lui ha scelto l’ex Pordenone, e quest’ultimo ha segnato due reti e smazzato l’assist a Llullaku.
    «Sapevo cosa poteva dare il “Pipe” – dice – ovvero cattiveria e mentalità. La sua doppietta è il premio a ciò che ha dato sinora al gruppo». E proprio Piperissa, con la sua solita aria scanzonata, esulta: «Vittoria e due gol: meglio di così non può andare – afferma il centravanti calabrese -. Sulla gara, le espulsioni ci hanno agevolato, questo è indubbio. Se volessi segnare di più? E’ normale, ma sino a quando c’è Lulu in queste condizioni va bene. L’importante è che vinca il Tamai. La C2? Teniamo i piedi per terra. Sono altre squadre obbligate a vincere, non la nostra».
    Umore opposto in casa Sanvitese. Gianni Tortolo: «Sono stati adottati due pesi e due misure – dice il tecnico di Palmanova –: l’arbitraggio non è stato all’altezza. Peccato, però: negli ultimi 10’ del primo tempo abbiamo dimostrato di giocarcela anche con un uomo in meno. La traversa di Lestani lo dimostra. In ogni caso, martedì (domani, ndr) ripartiamo da zero, cancelliamo totalmente questa giornata nera». Marco Piccolo se la prende invece con la sua squadra: «E’ tutta colpa nostra – spiega il portiere – siamo stati ingenui e troppo nervosi. La partita era ancora lunga e non aveva senso reagire così». (a.ber.)


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    ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2011/01/25/NZ_22_S...

    Torviscosa spreca un’altra grande occasione
    25 gennaio 2011 — pagina 22 sezione: Sport

    Quattro, inutili, pareggi. Le regionali escono dalla quarta di ritorno di serie D con un punto a testa, che non serve a nessuno. Non serve al Pordenone, che sciupa con l’Opitergina un’occasione per tornare nei play-off; non serve alla Sanvitese, che rimanda ancora l’appuntamento col primo successo del 2011; non serve al Torviscosa in ottica salvezza e, col senno di poi, nemmeno al Tamai, che avrebbe potuto consolidare il terzo posto.
    Mezzo stop. Vedendo i risultati di domenica, il Tamai, forse, recrimina: se avesse vinto a Rovigo, avrebbe rinforzato la propria posizione sul podio, mettendo il primo sigillo ai play-off. Invece con i rodigini è arrivato un pari, frutto di un errore di Zanette e di poca cattiveria. Tuttavia Birtig era soddisfatto, a fine gara: un match del genere, l’anno scorso, le “furie rosse” l’avrebbero perso. Sotto quest’aspetto, il trainer non ha tutti i torti. Ora i mobilieri possono ripartire subito, affrontando in casa il Belluno, fanalino di coda: un successo è la miglior medicina per mettersi alle spalle la trasferta di Rovigo.
    Alberto Bertolotto
    ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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    00 01/02/2011 15:20
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    Tamai, Belluno corsaro e vincente
    Il fanalino di coda si "rianima" e mette in riga i padroni di casa che perdono il quarto posto



    Roberto Vicenzotto
    TAMAI DI BRUGNERA
    Lunedì 31 Gennaio 2011,
    S'accende in casa delle Furie il fanalino di coda. Belluno fa la sua onesta partita, sfrutta quel che riesce a creare, si chiude diligentemente, è pure assistito dalla buona sorte e porta via tre punti da Tamai. Due traverse e un palo negano la possibilità di rimediare alla squadra di Birtig, più di ogni altra iniziativa positiva infranta sulla diga veneta. Così i tamaioti perdono l'imbattibilità casalinga, che durava da settembre e pure il quarto posto in classifica. Il Belluno interrompe la striscia negativa di tre sconfitte consecutive e rasserena le nubi sopra la panca di Raschi.
    Scorrono 2' e già Cima trova la traversa a negare il gol, dopo lo scambio in area e la chiusura in diagonale da sinistra. In mezzo al campo manca Nonis (neo papà di Daniel) e si vede nel gioco, oltre che per gestione del comando. Latitanti le triangolazioni, spesso la zona nevralgica è scavalcata. Il Belluno giocando di spada riesce a farsi vivo e pungere. Palla a spiovere in area, 21'e l'avanzato Mosca la rialza a pochi metri dallo specchio. Llullaku non è in gran splendore (come gli altri soci che stanno davanti) e, al 25', servito da Maracchi calibra senza ardore cercando l'incrocio: Trivellato cattura. Ancora Tamai. Cussigh per Maracchi e rasoterra fuori. Llullaku - Piperissa - Maracchi, sfera masticata e niente da fare. Cima coglie la sua seconda traversa al 33', direttamente da calcio d'angolo. Stesso punto da cui tracciò la parabola vincente contro Rovigo. Da tanto Tamai sbuca Belluno. Punizione di Mele dalla trequarti sinistra, palla in area. La difesa lascia rimbalzare, Zanette permette tutto, sbaglia movimento e tempi, non cattura in area piccola: sul secondo palo di testa, tocca Mosca e mette dentro il gol che segnerà il pomeriggio grigio. Altro rischio per i rossi prima dell'intervallo, Cussigh rimedia sullo sgusciato Mele in area piccola.
    Il Belluno amministra, si chiude bene e cerca le ripartenze. Lo schieramento di Birtig non riesce più a giocare, né aggirare, né fendere. C'è un'opportunità in apertura, con un colpo di Cussigh al 3' da una ventina di metri, su cui il portiere si tuffa e sventa per il quarto angolo. Applausi dal pubblico. Sorte grama per Tamai, se non è traversa è palo. È infatti il montante a dire no a Maracchi (25') prima che Spetic - già in posizione irregolare - colpisca di testa ancora il montante alla sinistra di Trivellato, osservatore comunque immobile. Al 5'di recupero il Belluno lancia Pontin in area. Lui cerca lo «scavetto» di poco allargato a destra. Racimola però solo un altro corner, sui cui s'ode il triplice fischio.
    Roberto Vicenzotto

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    Lunedì 31 Gennaio 2011,
    Tamai-Belluno 0-1
    GOL: pt 38'Mosca.
    TAMAI: Zanette 5.5, Cussigh 6, Zuliani 6 (st 42'Zambon sv), Giglio 6, Politti 6.5, Gallinelli 6, Maracchi 6.5, Cima 6.5 (st 23'Godino 5.5), Piperissa 5, Llullaku 5.5, Spetic 5.5. All. Birtig.
    BELLUNO: Trivellato 6, Miniati 6.5, Mosca 6.5, Armenise 6.5, Brustolon 6, Lahti 6.5, Rosso 6 (st 28'Pontin 6), Bono 6.5, Battaglia 6 (st 32'Merotto sv), Mele 6.5, Radrezza 6 (st 17'Russo 6). All. Raschi.
    ARBITRO: Gentile di Lodi 6.5.
    NOTE: ammoniti Cussigh, Gallinelli, Miniati, Armenise, Rosso e Russo. Spettatori 450 circa.


    GLI SPOGLIATOI
    Birtig non è preoccupato per lo stop
    «Abbiamo fatto la nostra partita»

    Lunedì 31 Gennaio 2011,
    BRUGNERA - «Le partite si vincono e si perdono anche per un calcio piazzato». Serenamente Gianluca Birtig tira le somme, senza scomporsi molto per la sconfitta appena patita in casa contro l'ex ultima in classifica. «Noi ci abbiamo provato come sempre mentre loro si sono difesi bene e hanno sfruttato quello che potevano. Non ci davano spazi, rimanendo spesso con un solo uomo davanti e gli altri chiusi dietro. Non ho nulla da recriminare. Dispiace, questo è certo, ma non devo dire nulla di male ai ragazzi. Bravi loro anche nelle ripartenze». Un risultato come un altro? «Non avessimo fatto la nostra buona prestazione mi preoccuperei. Invece no. Ci può stare, perché il valore del Belluno non è da ultimo posto in classifica». C'era già la testa al derby contro il Pordenone? «Non stavamo pensando al derby, giochiamo partita per partita e andiamo avanti di settimana in settimana. Domenica comunque cercheremo di rifarci della figuraccia dello scorso anno e ripartire subito dopo questo stop». Nonis assenza troppo pesante? «Renzo ci è mancato soprattutto sui calci da fermo. Giglio comunque ha fatto una buona prestazione».
    Ro. Vi.

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    00 01/02/2011 20:27
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    SERIE D
    Una giornata nerissima
    Tre sconfitte e nessun gol


    Martedì 1 Febbraio 2011,
    PORDENONE - "A da passà ’a nuttata", istruiva Eduardo De Filippo, nella sua "Napoli milionaria". In provincia questa settimana c'è nulla da nababbi calcistici: zero punti. Compaia pure l'appiglio sfortuna. Tana per il mea culpa diventi invece la valutazione di come sono maturate le sconfitte e di cosa, al limite massimo, avrebbero potuto trascinare. Un punto in dote per ciascuno e nulla più. Non certo vittorie, a cullare voglia di podio (Tamai), risalita (Pordenone), o accelerata (Sanvitese).
    BEATI GLI ULTIMI - I tre ko consecutivi del Belluno sono interrotti dal successo a Tamai. Nessuno scompenso in casa delle Furie, a sentire le dichiarazioni post partita, con la consapevolezza di essere stati in grado di costruire occasioni, di aver colpito due traverse e un palo contro l’ex ultima in classifica. «Non stavamo già pensando al derby di Pordenone», assicura Gianluca Birtig dopo il secondo scivolone casalingo. Facilmente stavano rimuginando sulle ipotesi di cambio panchina, che indicavano Stefano De Agostini come papabile, i bellunesi alla terza vittoria in trasferta.
    STECCHITI DI RIGORE - Una penalizzazione ingiusta a fine gara (segna Lucchini) incoraggia sempre recriminazioni. Legittimo. Il punticino lasciato a San Paolo non folgora la via di Damasco che porterebbe ai playoff. Per recuperare terreno servirebbe vincere di più e sbagliare meno gol. Sorride Fonti. Rimanendo a 4 punti dal Tamai, il derby in casa potrà eventualmente solo accorciare (anche di molto) le distanze, ma non annullarle.
    TRE QUINTO - Una delle poche domeniche in cui la Sanvitese non riesce a far gol. In trasferta è il terzo peggior attacco. Ne busca tre dall'Union Quinto, che la sorpassa in classifica: ora la compagine di Tortolo farebbe bene a guardare ciò che succede alle sue spalle. Tredici punti in 11 trasferte sono il consuntivo dopo che fuori casa le sconfitte (4) eguagliano i pareggi.
    Roberto Vicenzotto

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