00 21/09/2010 00:18
dal sito ilcalciobellunese.it di Danilo De Giuliani

Belluno: commento e pagelle

Che dire? I singoli del Treviso (ma che singoli!) hanno avuto il predominio sulla squadra. Nel senso che le individualità (Perna, Ferretti e Torromino) hanno permesso al mister ospite, Zanin, di dare scacco matto sulla scacchiera del Polisportivo. Partita non proprio facile da decifrare, anche se siamo di fronte ad un risultato che sembrerebbe non lasciare dubbio alcuno sulla legittimità della vittoria ospite, che non fa una piega, ma che è lievitata ben oltre i demeriti della squadra di Tormen. In effetti, tanto per iniziare, il gol che ha sbloccato la gara è avvenuto con i gialloblù in inferiorità numerica, con Mosca fuori del campo a farsi curare per un brutto intervento sul ginocchio, non sanzionato dall’arbitro. E’ anche da notare che la cifra interpretativa della gara è sicuramente da individuare nella diversa dose di cinismo messo in mostra dagli avanti ospiti, che nella prima frazione di gioco hanno trovato due (diconsi due!) conclusioni e ambedue in gol. I gialloblù, con meno frenesia, avrebbero potuto anche fare meglio sotto porta con Mele e Radrezza, che loro belle occasioni da gol se le sono anche procurate, mancando di concretizzarle nell’ultimo tocco.
Ma iniziamo dall’inizio, quando un poker di assenze importanti sono state ufficializzate dallo speaker del Polisportivo: gli ex Ferronato e De Mattia da una parte, e Lazzaretti e Lazzarini dall’altra. E qui si innesta un discorso di carattere finanziario: la rosa del Belluno è limitata a venti persone, quella del Treviso può attingere a piene mani da un mazzo di… carichi da briscola: pensate che a sostituire Ferronato, pur in un ruolo diverso, è entrato fin dall’inizio Perna, uno che ha calcato campi professionistici sino a ieri.
Quindi, Tormen sceglie Marziani a difendere la porta, mette Mike Miniati e Mosca a presidiare le corsie esterne, Pavan e capitan Brustolon centrali, Mele, Armenise e Rosso in tris di centrocampo, con Elia Brustolon e Radrezza a fare da angoli di base del triangolo d’attacco con vertice Battaglia. E sarebbe anche il Belluno a fare la gara, se non fosse che al 17′ (e c’è chi si ostina a dire che non porta sfiga…) Mosca sente crac al ginocchio per un entrata di Perna, che non viene punita da Lucchesi in alcun modo. Non c’è tempo per il cambio perché Torromino si incunea in area e batte l’incolpevole Marziani con una ciabattata a fil di palo. E qui in pratica finisce la partita, perché, pur non rinunciando il Belluno a giocare, si scopre e si aprono gli spazi per i bianchi che raddoppiano su azione sulla sinistra e cross millimetrico su cui Ferretti si catapulta e millimetricamente anticipa tutti di testa per il bis ospite. Intanto è entrato Sommacal per Mosca, andando a destra e dirottando Miniati a sinistra. Finisce il primo tempo e la sensazione è che solo una ripresa a livelli stratosferici potrebbe riportare il Belluno in linea di galleggiamento. Ma non succede, anche se Tormen prova a rimescolare le carte, mettendo Pontin per Elia Brustolon e poi Merotto per Rosso. A ribadire che il destino cinico e baro abbia scelto di stare dalla parte del Treviso, alla terza occasione, puntualmente il terzo gol con Perna, che va altissimo di testa a sovrastare Miniati e per Marziani è il terzo dispiacere. Sgroppate di Radrezza a parte, succede ben poco e dopo tre minuti di recupero, tutti sotto le docce. E finisce anche il commento, con una considerazione fissata in testa: sarà una sola la squadra che vincerà il risultato e per le pretendenti che non ce la faranno (dal Treviso al Venezia, al Sandonàjesolo e compagna cantando!), sarà un flop da un milione e mezzo. Pensateci gente, pensateci!
Le pagelle.
Marziani: sapete che mi era venuto lo sghiribizzo di affibiargli un “senza voto” visto che tre volte si sono presentati i punteros trevigiani davanti a lui e tre gol sono andati a referto senza che lui potesse metterci becco. Ma poi un piccolo dubbio sul terzo gol (ma proprio piccolo, perché il colpo di testa di Perna ad altezza stratosferica lo ha uccellato con traiettoria maligna senza particolari colpe) e una bella uscita sui piedi di Ferretti hanno fatto pari nel giudizio sufficiente:6
Miniati M.: della serie “Girovagando nel campo”. Lui che è un centrocampista, parte basso sulla destra a sostituire Lazzaretti, per poi ritrovarsi sulla sinistra. Bene, se non fosse per il duello perso fisicamente con Perna in occasione del terzo gol: 6
Mosca: senza voto. Nella settimana del venerdì 17, cosa dire? La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo
(Sommacal dal 17′): non sbaglia nulla e si fa anche vedere in ripartenza: 6.5
Armenise: fisicamente si fa notare, ma qualche volta si incaponisce nel portare palla. Comunque sufficiente: 6,5
Pavan e S. Brustolon: li accomuno in un’unica valutazione. Si trovano di fronte un attacco monstre e lo soffrono non tanto nella gestione complessiva dell’incontro, ma nei particolari in cui il cinismo ospite la fa da padrone. 6-
E Brustolon: non trova il ritmo giusto sia nel primo tempo quando gioca più largo, che all’inizio della ripresa, quando dovrebbe affiancare e supportare Battaglia. Dovrebbe, ma non lofa: 5,5
(7 st Pontin): si muove e dà vivacità all’attacco. 6+
Rosso: per me il migliore dei gialloblù assieme a Radrezza. Tatticamente c’è e si vede. E in effetti non è che a centrocampo i gialloblù soffrano più di tanto. Un 92 da seguire: 7
(31 st Merotto) senza voto per il minutaggio. La fisicità è la sua dote migliore e lo rivedremo in campo ancora: sv
Battaglia: meno efficace del solito, ma quando la palla ce l’ha lui, ci si può aspettare il colpo di biliardo: 6
Mele: ma una punizione, una sola, la vogliamo provocare, per farlo divertire! Lui si da da fare, ma la volta che potrebbe puntare il portiere avversario, il tiro gli viene centrale: 6+:
Raadrezza:impressionanti i suoi affondo che tagliano la difesa avversaria di brutto. Il fatto è che, almeno oggi, non trova l’uno-due decisivo con i compagni. Ma quando parte son cavoli amari per gli avversari. 7