00 11/10/2010 22:22
da www.ilgazzettino.it

Tamai costruisce e distrugge

Pareggio nel derby con due errori di Lodolo. Battiston sfiora il gol del successo in extremis

Dario Perosa
Lunedì 11 Ottobre 2010,
Un punto ciascuno per furie e ramarri nel primo derby stagionale. Pareggio stretto per il Tamai, protagonista di una prima frazione da manuale del calcio. Il centrocampo è dominio dei rossi e la difesa neroverde (3 ultratrentenni) soffre le veloci incursioni di Llullaku e gli “spizzichi” di Spetic. Potrebbe essere una caporetto. Invece, complici la giornata negativa di Lodolo e il rigore sbagliato da Llullaku, i neroverdi in avvio di ripresa ribaltano addirittura lo svantaggio iniziale. Sul finire è lo stesso Llullaku a rimettere tutto a posto. Pronti, via ed è subito Tamai. I giovani di Birtig pressano, spingono forte e regalano a Piperissa (franato in area) l’occasione di reclamare inutilmente il rigore (1’). Non danno tregua i rossi. Il Pordenone rincula. Al 12’ Lullaku si beve il diretto avversario e dal limite dell’area piccola colpisce con forza. Bortolin mette una mano e devia sulla traversa. Un minuto dopo le furie vanno in vantaggio. Perfetto il cross dalla bandierina di Nonis per la testa di Spetic che tocca quanto basta per deviare in rete. Inizio sfavillante delle furie annullato al 28’ da un flop da “mai dire gol” su corner di Casella. Alza la palla di testa a campanile Politti, Lodolo esce goffamente e la respinge sul gomito alzato di Campaner. La sfera impazzisce, colpisce il palo e rotola beffarda in rete rendendo vani rincorsa e tuffo dello stesso portiere (28’). E’ sempre il Tamai che gioca e al 28’ Llullaku, inarrestabile, salta Nastri che lo stende in area (36’). E’ rigore, ma gli dei del calcio tifano neroverde e annebbiano il cervello dello straniero che calcia debole permettendo a Bortolin di parare in due tempi. Non si rassegna il Tamai. Al 44’ palla d’oro di Llullaku per il “Pipe” che solo calcia su Bortolin in uscita e poi chiede la sostituzione. Entra Zambon. Gli dei esagerano proprio quando in avvio di ripresa (47’) guidano una palla calciata male da Sessolo dalla fascia a incocciare sul palo più lontano e da lì in fondo al sacco. Lodolo resta a guardare. Incredibile: il Pordenone non si è praticamente visto e sta vincendo 2-1. Accusano il colpo i rossi. Quando tornano a spingere il ramarro va di nuovo in difficoltà. Il pareggio nasce da un cross del neoentrato Godino. Si coordina bene Lulluku e infila a un palmo dal legno alla destra di Bortolin (73’) facendosi perdonare. Dieci minuti dopo si fa perdonare anche l’altro floppista, Lodolo, che toglie dal 7 alto alla sua sinistra un colpo di testa di Battiston su angolo di Herrera (83’). Finisce con il Pordenone che colleziona 3 angoli consecutivi, sufficienti per consentire a Bosi di giudicare equo il pareggio nel derby.

I PIÙ E I MENO

Llullaku è l’uomo del giorno
Difesa neroverde da rivedere


Lunedì 11 Ottobre 2010,
I PIÙ

AZDREN LLULLAKU – Peccato per il rigore mancato. Resta però l’uomo derby. Fa impazzire la difesa neroverde, offre un paio d’asist deliziosi e firma anche il pareggio esorcizzando i postumi dell’errore dal dischetto.
DE PIN – Con il suo ingresso prende corpo il centrocampo neroverde e la squadra di Bosi cresce spezzando il dominio iniziale dei rossi.

I MENO

DIFESA NEROVERDE – Ancora lenta e statica. Bosi alza ulteriormente l’età media inserendo Tardivo a lato di Campaner e Battiston. Solo quest’ultimo si salva, grazie anche al colpo di testa che avrebbe potuto valere il derby.
FABIO LODOLO – Non basta il miracolo in chiusura per far scordare i due flop. Anche questa però è esperienza che un ’91 deve fare per diventare un grande.

GLI SPOGLIATOI Birtig assolve il suo giovane portiere

Bosi: «Risultato giusto»

Lunedì 11 Ottobre 2010,
TAMAI DI BRUGNERA - (da.pe.) Gianluca Birtig nasconde a malapena la sua soddisfazione. Il risultato non lo accontenta, ma il gioco delle sue furie sì. «Credo – dice – che abbiamo fatto tutto noi, nel bene e nel male. I ragazzi sono stati protagonisti di una prima frazione che si sarebbe dovuta chiudere sul 3-0 per noi. Invece ci siamo addirittura trovari a rincorrere il risultato. Bravo Llullaku a cercare e trovare il gol del pareggio dopo la botta psicologicamente negativa del rigore sbagliato». Nelle due reti del Pordenone Lodolo non è stato perfetto. «E’ vero – ammette Birtig - ma è un portiere giovane, del ’91, che deve fare tanta esperienza. È anche vero però che, come gli succede quasi sempre quando sbaglia, poi ha salvato il risultato andando a neutralizzare un colpo di testa di Battiston diretto nell’angolo alto alla sua sinistra». Due vittorie e un pareggio rilanciano il Tamai. «Sì – risponde Birtig -. Ho sempre creduto in questo gruppo. Per questo non ho voluto rinforzi».
Giovanni Bosi tira un sospiro di sollievo e poi azzarda: «Risultato giusto, direi». E motiva il suo giudizio: «Nel primo tempo abbiamo sofferto parecchio, ma la ripresa è stata nostra e avremmo anche potuto portare a casa o tre punti. Ai “critici” dico che non esistono partite facili e squadre in grado di dominare ogni avversario».
Se in giornate così si esce senza danni significa che può essere l’anno giusto? «Se sia o meno l’anno giusto lo sapremo solo a maggio 2011».