da La Tribuna di Treviso
«E’ un Treviso coraggioso»
08 febbraio 2011 — pagina 35 sezione: Sport
Il bomber ci tiene a precisarlo: «Io quest’anno ho segnato 8 reti, 2 con il Treviso e 6 con il Cuneo: vorrei fosse ricordato nelle classifiche». Giusto. Anche perché l’ultima di Simone De Lorentiis è stata pesantissima, ha regalato i tre punti da uno dei terreni più difficili, quello di Este, aumentando la frustrazione di un Venezia che fino all’85’ aveva riagguantato il primato.
«Turno importante, era un avversario ostico - sottolinea la punta - Gara maschia, giocata bene da entrambe: noi siamo partiti forte trovando la rete, poi loro dopo il pari hanno creato anche qualche occasione. Era un po’ che non affrontavamo una squadra che giocasse così aperta e spavalda, di solito contro di noi tutti si chiudono, invece l’Este ha voluto giocarsela. Quindi abbiamo trovato più spazi per ripartire e nella ripresa siamo venuti fuori».
Confermato che rendete meglio con le «prime» che con le «ultime»: «Forse proprio perché le squadre di alta classifica non stanno in dieci dietro la palla, si chiudono e ripartono in contropiede».
In trasferta poi trovate più spazi. «Ma anche il Tenni è un campo largo, ci troviamo bene. Da parte nostra cerchiamo sempre di giocare, di fare la partita, in casa e fuori. Certo, se trovi gente che non fa altro che difendersi diventa dura».
Il Venezia vola, ora s’è messo a giocare a tennis... «Ha battuto l’ultima, il Torviscosa, ma 6-0 o 2-1 sempre tre punti sono. Il Treviso può guardare solo a se stesso, dipende da noi: siamo in testa, abbiamo mantenuto il vantaggio, il torneo è ancora lungo e stanno arrivando match importanti. Vedremo come saremo messi quando ci sarà da giocare contro il Venezia».
Spesso le vostre partite, nel bene e nel male, si risolvono negli ultimi minuti. «Sì e a parte Chioggia e Montebelluna, la maggior parte è finita in nostro favore: significa che la squadra tiene duro fino alla fine cercando di ottenere il massimo. Io credo che i gol nei finali di gara non vengono mai per caso, è una mentalità di squadra, quella di provarci sempre. Aggiungo una cosa: il mister a Este ha dimostrato, nell’ultimo quarto d’ora, in una situazione ancora aperta, di volerla vincere: ha levato un difensore per un attaccante ed è arrivato il gol. E’ stato un segnale anche all’Este: il Treviso stava soffrendo ma ha cercato ugualmente di vincere. Ed è stato premiato».
A te sta bene il ruolo di jolly? «Sono venuto qui per dare una mano a vincere il campionato. L’importante per me è essere considerato da Zanin».
Domenica arriva il Pordenone. «Altro incontro duro: ci arriviamo sapendo di star bene, alle spalle abbiamo un paio di risultati importanti a cui vogliamo dare continuità. Speriamo di riuscirci, con l’aiuto dei nostri tifosi».
Silvano Focarelli