00 04/01/2011 15:08
La Tribuna di Treviso

Treviso e la voglia matta: prof a maggio

Capitan Ferronato suona la carica: siamo noi la squadra da battere

di Silvano Focarelli
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Treviso e la voglia matta: prof a maggio
Mercoledì si riparte: inizia il girone discendente, quello che dopo altre 17 partite l' 8 maggio prossimo proclamerà l'eletta nel calcio pro. Il Treviso e il Venezia, tanto per cambiare, sono di nuovo a braccetto, a 3 punti incalza il Rovigo, a 4 il Tamai. Nessuno ha la sfera di cristallo per scrutare il futuro più o meno prossimo, ma il capitano biancoceleste Alessandro Ferronato fa il punto della situazione. «Forse i pronostici non sono stati rispettati in pieno, alcune squadre molto accreditate la scorsa estate sono in ritardo. Il Venezia è agguerritissimo e ha anche lavorato sul mercato, al Rovigo sono tornati tutti, non do per morto nemmeno il SandonàJesolo: sarà stata pure discontinua ma è forte e potrebbe iniziare una serie positiva. Noi non ci nascondiamo di sicuro, già abbiamo un nome ed un blasone da difendere, poi c'è il particolare che siamo anche primi: normale che gli altri quando ci affrontano ce la mettano veramente tutta». Pur sconfitti una sola volta nel girone di andata siete appaiati a chi ne ha perse cinque: ora si capisce quanto pesano quei quattro pareggi di fila. «E' vero. Magari sarebbero state meglio due vittorie e due sconfitte... Noi abbiamo sempre fatto della regolarità la nostra arma migliore, pareggiare significa anche non perdere, purtroppo di quelle quattro partite pareggiate due ci hanno lasciato un po' di rammarico, gli altri due pareggi forse erano giusti... Si dice che alla fine gli episodi si compensino ed io ci credo, per cui accettiamo ciò che è stato, pensando che c'è tutto un girone di ritorno da vivere e combattere». Tra poco ospiterete la Sanvitese, classica squadra sottovalutata ma che senza il punto di penalizzazione sarebbe ad un punto dal SandonàJesolo... «Me la ricordo, a San Vito al Tagliamento, nella loro tana all'esordio in campionato: noi eravamo un'incognita, loro avevano alle spalle non so quanti anni di serie D. Buonissima squadra, aggressiva, corre molto, insomma, davvero una bella "rogna". Magari fallisci un paio di palle gol, non trovi subito la rete e la gara si complica».
Tuttavia bisogna dire che solitamente le vostre esibizioni casalinghe sono piuttosto convincenti. «Sì, sono dell'avviso che in casa nostra siamo abbastanza concreti, io però guardo una partita alla volta e ci vado cauto, anche con le pericolanti, come il Montecchio che affronteremo dopo e che, però, ha vinto a Padova in casa del San Paolo». Secondo te per essere promossi basteranno altri 34 punti? «Ho la sensazione di no, forse ce ne vorranno 36 o meglio ancora 38: bisogna vedere che cosa succederà con le altre squadre, se magari molla qualcuna di loro. Perché un conto è giocare adesso contro una squadra che ha delle motivazioni, un altro contro la stessa che non ne ha o ne ha poche. Comunque, lo ripeto, non mi va di fare programmi a lunga scadenza, oltretutto ora mi sembra davvero prematuro». Dunque, per il girone C della serie D, si tornerà in campo già dopodomani. Al Tenni arriverà la Sanvitese. La prima di ritorno nella Marca si completerà con le «Furie rosse» di mr Tossani che chiederanno strada al fanalino di coda Belluno. Il Montebelluna giocherà a Torviscosa, in casa anche il Quinto contro il ChioggiaSottomarina.
3 gennaio 2011