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Il Treviso non si scusa. Aleardi: «Mi vien da ridere»
SERIE D. Non si placano le polemiche dopo la palla non restituita e il gol giunto all'ultimo istante. Corvezzo, presidente della capolista, dice di non aver visto irregolarità
Il patron del Montecchio ce l'ha anche con la tifoseria ospite.

11/01/2011

Il presidente Romano Aleardi Corvezzo-Aleardi, duello a distanza. Il primo, che ha vinto, facendo molto discutere, sul campo, assolve il Treviso: «Non ho visto antisportività». Il presidente castellano, da parte sua, è indignato e attacca: «Sono stati scorretti. Provocatori nati». Il Montecchio può perdere e giocare male, allora è giusto mettere a fuoco i problemi ed essere critici. Quando però gioca bene, rispetta l'avversario (e lo fa tremare per 90') e alla fine viene preso in giro – questo è successo domenica a 5' dalla fine del tempo regolamentare sul risultato di 1-1 contro la capolista – allora è il caso di fare un passo indietro e semmai chiedere scusa. Quello che non ha fatto Renzo Corvezzo, il patron dei biancocelesti, che non ha visto scorrettezze da parte dei suoi giocatori.
Riepiloghiamo quanto è successo sul campo: Lazzari (41' del s.t.) rimane a terra dolorante dopo un contrasto di gioco, i suoi compagni mettono la palla in fallo laterale per permettere allo staff medico di entrare in campo; alla ripresa del gioco, l'arbitro, Colarossi di Roma 2, scodella la palla che Ferretti, attaccante del Treviso, avrebbe dovuto – come il buon senso vorrebbe in queste circostanze – restituire al Montecchio. Non lo fa, ma punta l'area di rigore e viene steso in un baleno dopo un paio di metri palla al piede. Il direttore di gara, molto vicino all'azione, estrae due cartellini rossi: uno per capitan Girlanda e l'altro per Ballardin, che era entrato da pochi minuti per il suo esordio (a dir poco sfortunato) con la maglia del Montecchio. Tac, la frittata è fatta, in una manciata di secondi. L'arbitro punisce i due castellani per aver presumibilmente sgambettato, prima uno e poi l'altro, Ferretti. A fine partita, Venturini riferirà che l'arbitro ha detto queste parole a Ballardin: «Ho visto che non l'hai preso, ma ho punito il gesto di allungare la gamba per atterrarlo». I castellani avevano già perso, alcuni minuti prima, De Pretto per doppia ammonizione. Restano in otto contro undici. Colarossi, poi, materializza la disfatta del Montecchio accordando 6' di recupero (che diventeranno 7' e 15", e proprio all'ultimo secondo Perna insaccherà tra polemiche e gesti di rabbia).
Corvezzo: «non ho visto irregolarità». Sereno il presidente del Treviso il giorno dopo la discussa vittoria: «Con il giocatore del Montecchio per terra, l'arbitro ha fischiato prima che la palla venisse messa in fallo laterale dai giocatori di casa: questo ho visto dalla tribuna. Io non ho visto scorrettezze. Doveva essere l'arbitro, in caso, a prendere una decisione diversa. Tanto che poi ha fatto riprendere il gioco proprio nel punto in cui si trovava la palla quando ha fischiato. Non avevamo motivo di non restituire la palla ai nostri avversari». Corvezzo applaude il Montecchio: «Gran bella squadra, ha giocato un secondo tempo eccezionale, non merita questa classifica. Anche tutti i giocatori del Treviso l'hanno riconosciuto. Noi bruttini ma vincenti e alla fine conta questo. I ragazzi hanno dimostrato di avere grande carattere».

Aleardi: «primi in classifica, ma non meritano». Il giorno dopo la sconfitta, Aleardi è ancora infuriato. Non solo per l'episodio che di fatto ha cambiato le sorti della partita, ma anche perché la tifoseria ospite ha rotto 4 seggiolini del "Cosaro" e ha lasciato vetri ovunque nello spazio che aveva occupato in tribuna. «Ho visto una tifoseria immatura, che non merita di essere al seguito di una squadra prima in classifica. Tornando al campo, mi fanno ridere le parole di Corvezzo. La stessa cosa ci era successa col Chioggia e abbiamo pagato sempre noi. Sono stati scorretti punto e basta. E Ferretti è un brigante». Aleardi difende i suoi ma raccomanda più testa: «Loro sono dei provocatori nati. Noi però non dovevamo perdere la testa, soprattutto dopo l'espulsione di De Pretto. Sono dispiaciuto ma la squadra c'è. Speriamo solo che il giudice sportivo non ci dia una mazzata».

Marta Benedetti
www.ilgiornaledivicenza.it

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[Modificato da Vota Juninho 13/01/2011 16:17]

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