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da www.ilgazzettino.it



SERIE D Il tecnico del Sandonà analizza il ko con la capolista Treviso
Tedino: «Abbiamo pagato le ingenuità»
Martedì 1 Marzo 2011,
«Qualche ingenuità ci è costata la partita ma non è giusto colpevolizzare nessuno». Secondo il mister Bruno Tedino il suo SandonaJesolo può lasciare lo Zanutto a testa alta dopo la sconfitta contro la capolista Treviso (2-3). «Ci sono stati degli errori individuali- continua Tedino - e si deve sempre essere perfezionisti per questo i complimenti sono per tre quarti della prestazione, considerato che abbiamo avuto a disposizione occasioni per fare il 2-1 e dopo per il 3-2».
A differenza del SandonaJesolo il Treviso più cinico ha sfruttato al massimo tutte le occasioni. «Mi spiace - continua il trainer- perché so quanto abbiamo lavorato per 15 giorni, dopo la partita non esaltante contro il Torviscosa».
Tedino spiega di aver apprezzato l'impegno del giovane portiere Matteo Sforzin (classe '93), che ha sostituto Berto impegnato al torneo di Viareggio. «Sono molto contento di Sforzin - conferma l'allenatore - ha giocato bene come tutta la squadra, dimostrando grande personalità, partite come queste sarà difficile vederne ancora. Abbiamo fatto un grande gara e soprattutto abbiamo dimostrato di essere una squadra che sa giocare a calcio. Anche per questo non si tratta di punti persi,è stato in altre gare che abbiamo perso punti. Resta un'ottima prestazione, anche se non si sono fatti punti, non abbiamo subìto il palleggio del Treviso».
Tra i protagonisti della gara Paolo Macchia che al rientro dopo un mese di infortunio ha segnato la rete del temporaneo 2-2. «Il rammarico - ha detto il giocatore - è di aver fatto una buona prestazione e non aver preso neanche un punto. Anche quando eravamo sotto l'impressione era di giocare meglio degli avversari, sia nell'esercitare il pressing che nel possesso palla. Per segnare ho sfruttato la sponda di Nicoletti, ho visto lo spazio e ho messo dentro la palla. Non segno spesso, il primo gol era stato contro il Rovigo, solo che in quell'occasione vincemmo».