00 11/04/2011 16:47
da www.ilgazzettino.it

Un ottimo Union Quinto imbriglia le trame della capolista
ma Perna risolve la pratica dal dischetto in zona Cesarini

Di rigore il Treviso
è quasi in Lega Pro


Giampaolo Zorzo

Lunedì 11 Aprile 2011,
Un ottimo Quinto mette in difficoltà la capolista Treviso che ha conquistato tre punti solamente grazie alla concessione di un calcio di rigore alquanto discutibile. Ora la promozione in Seconda Divisione è sempre più vicina. E pensare che a dieci minuti dalla conclusione sugli spalti si respirava un certo pessimismo: il Treviso non riusciva a pungere mentre il Venezia stava vincendo per 2-1 e così i punti di vantaggio passavano da cinque a tre. Poi, e questo è il bello del calcio, il Tamai pareggia in laguna e il Treviso segna su rigore al 92'. Lo stadio Tenni esplode, con le oltre duemila presenze che rappresentano il nuovo record stagionale.
Il Treviso parte male e regala il centrocampo agli avversari che prendono in mano il bandolo della matassa. I padroni di casa pagano a caro prezzo l'assenza di Ferronato, infortunato, e quindi è priva del giocatore in grado di fare tempi e geometria nella zona nevralgica del campo. Spinosa infatti non ha le caratteristiche del capitano e il Treviso soffre.
All'11' violenta conclusione di Sartoretto ma Sartorello si supera e alza quel poco che basta per evitare che la palla s’infili all'incrocio. Al 25' bel lancio per Torromino che evita l'intervento di Tomei ma si allunga troppo la palla permettendo alla difesa di schierarsi sulla linea di porta e la conclusione del fantasista di casa viene respinta dai difensori del Quinto. Al 35' Torromino appoggia male a Bandiera che si fa sorprendere da Tonizzo che dopo aver rubato palla lascia partire una violenta conclusione che si stampa sulla traversa. Al 37' Perna dal limite dell'area calcia ma la conclusione è centrale. Per Tomei non ci sono problemi.
Nella ripresa il Treviso sembra più motivato. Al 3' Ferretti al momento di calciare viene anticipato in piena area e il suo tiro è sporco. Due minuti dopo l'ex Bandiera costringe Tomei a una difficile respinta con i pugni. Al quarto d'ora Brunetti resiste ad una carica entra in area e calcia ma Tomei non si fa sorprendere e mette in angolo. Poi, al 47' il fattaccio: proprio quando il pubblico si stava avviando verso l'uscita. L'arbitro, su segnalazione dell’assistente, concede un calcio di rigore per un presunto fallo di Spadotto che era appena entrato in campo al posto di Vidotto. Perna vede il 17enne Spadotto arrivargli addosso con troppa foga. Tocca così la palla quel tanto da costringere il giocatore del Quinto a un intervento scomposto. Nel movimento successivo il baby travolge Perna che va a terra. Dagli undici metri batte Perna che trafigge Tomei calciando centrale. Un rigore quindi costruito dall'esperienza di Perna e dall'ingenuità di Spadotto che avrebbe dovuto accompagnare il cannoniere biancoceleste verso l'esterno.
© riproduzione riservata



IL RITORNO DI PRADELLA

«Episodio dubbio, ma ai punti
meritava la compagine di Zanin»


--------------------------------------------------------------------------------

Lunedì 11 Aprile 2011,
TREVISO - (gp.zor.) In tribuna si è visto anche Loris Pradella che ha approfittato della partita per salutare tanti amici ed ex compagni di squadra. «Ai punti il Treviso ha meritato la vittoria - dice l'ariete di Polcenigo - anche se devo dire che il Quinto mi ha fatto ottima impressione».
- La gara è stata decisa da un episodio dubbio?
«Questi sono interventi che possono essere puniti con il rigore ma se non l'avesse concesso non ci sarebbe stato nulla da eccepire».





Si fanno i complimenti e raccontano la partita nello stesso modo
gli allenatori di Treviso e Quinto ma sul penalty l’armonia crolla

«Un penalty solare»
«Anzi inesistente»


Nello Duprè

Lunedì 11 Aprile 2011,
L’allenatore Diego Zanin ci mette un pò a presentarsi in sala stampa. Dagli spogliatoi si sentono le urla di gioia dei giocatori che festeggiano i 7 punti di vantaggio sull'Unione Venezia. Si vede apparire il presidente Renzo Corvezzo bagnato dalla testa ai piedi. Zanin è invece bello asciutto, segno che i suoi ragazzi lo hanno esentato dai gavettoni. «Abbiamo affrontato un Union Quinto - esordisce - che ha fatto una grande gara soprattutto nel primo tempo. La nostra condotto di gioco è stata però ottima. Dopo aver speso moltissimo, nella ripresa loro sono calati e abbiamo cercato di vincere inserendo la terza punta. Siamo stati un pò lenti a far girare la palla ma siamo comunque arrivati diverse volte davani alla porta venendo premiati dal rigore finale».
- Rigore contestatissimo dal Quinto, lei come l'ha visto?
«Da quello che ho visto io, Perna ha allungato il pallone ed è stato poi colpito da Spadotto, quindi il contatto c'è stato».
- Il campionato è ormai in cassaforte?
«Sette punti di vantaggio sono importanti. Manca la certezza matematica ma è una bella ipoteca sulla vittoria del campionato. Fare 69 punti è un'impresa non da poco».
Nell'altro spogliatoio invece l'umore è pessimo visto il pareggio sfumato al '93 per un rigore dubbio. Mister Lele Pasa inizia l'analisi proprio partendo dall'episodio incriminato: «Spadotto è intervenuto sul pallone come mi ha anche giurato lui in spogliatoio. Essendo un '93 non ha avuto l'esperienza per temporeggiare invece di intervenire in scivolata. Questo episodio lo farà comunque crescere tantissimo, la prossima volta saprà come comportarsi. Detto questo era l'assistente che doveva dare una mano all'arbitro segnalando che non c'era il fallo da rigore».
- È soddisfatto della prestazione della sua squadra?
«Si, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. È stata una partita equilibrata, se nella prima mezz'ora segnavamo due gol non c'era niente da dire. Nel secondo tempo invece siamo stati un pò più difensivi. In ogni caso faccio i complimenti a Zanin e al Treviso per quanto fatto in questo campionato. Con tutte le squadre che hanno problemi in Lega Pro potrebbero anche fare il doppio salto. Noi dovremo essere bravi a ricaricare le pile e prepararci al meglio per il prossimo derby contro l'Opitergina».



Dopo il gol scoppia la festa
e ci sono gavettoni per tutti


Lunedì 11 Aprile 2011,
TREVISO - (G.P. Zor.) I giocatori tardano ad arrivare in sala stampa. Prima ci sono i gavettoni e ad inaugurarli è il presidente Renzo Corvezzo e poi è il turno di Beppe Camerin, responsabile marketing che escono dallo spogliatoio come due pulcini. La promozione tra i professionisti è sempre più vicina e quindi spazio ai cori e ai festeggiamenti.
«È stata una vittoria arrivata con il cuore - dice capitan Bandiera - ma alla fine credo sia meritata. Spero comunque che la mia ex squadra possa centrare i play off e noi arrivare alla promozione che meritiamo visto che siamo stati in testa per quasi tutto il campionato».
- Avete comunque sofferto?
«Il Quinto è un'ottima squadra e oggi lo ha confermato ma la nostra voglia di promozione ha avuto la meglio».
- Ai giornalisti si concede anche Massimo Perna, autore del gol vittoria.
«Il rigore è sacrosanto - dice - perché sono stato toccato e questo mi ha impedito di calciare. Anzi, se devo essere sincero c'era un altro rigore che non ci è stato concesso».
- Si può definire un rigore di esperienza?
«Diciamo di sì».
- Bene comunque il quinto. È d'accordo?
«Sapevamo si trovare una buona squadra, organizzata e pericolosa».


Capitan Paolini: «Castigati
da un peccato di gioventù»


Lunedì 11 Aprile 2011,
TREVISO - (al. dup.) Capitan Nicola Paolini fatica a mandare giù una sconfitta così seppur contro la prima della classe: «Non meritavamo di perdere. Il rigore non c'era ma Spadotto ha commesso un peccato di gioventù, doveva accompagnare il giocatore e non entrare in scivolata per non dare motivo all'arbitro di fischiare il rigore come invece è accaduto. La direzione di gara mi è sembrata un pò casalinga, anche nella gestione delle ammonizione. Sartoretto è stato ammonito dopo pochi minuti per un fallo di mano a centrocampo che non ha interrotto nessuna azione importante e giocare con giallo per un difensore condiziona la partita. Ora dobbiamo reagire e continuare a lottare per i playoff ai quali teniamo moltissimo. L'obiettivo è arrivare all'ultima giornata a non più di 2 punti di distacco dal Tamai per giocarci il quinto posto».
Per il portiere Matteo Vianello è stata una domenica particolare visto che le palle gol le ha viste con il binocolo: «Ero un pò isolato in attacco ma era normale contro una squadra forte come il Treviso. Abbiamo fatto un buon primo tempo mentre nella ripresa siamo stati un pò più chiusi anche perché avevamo speso tanto. Un episodio dubbio ha purtroppo deciso questo derby, anche contro il San Paolo avevamo perso nei minuti di recupero. Potevamo avere due punti in più ma vedremo di ripartire subito».



Beghetto:
«Prima
l’emozione
poi la beffa»


Lunedì 11 Aprile 2011,
TREVISO - (al. dup.) Per il ds dell'Union Quinto Gigi Beghetto non deve essere stato facile nascondere le emozioni tornando da avversario in uno stadio che lo ha osannato per anni. Tante strette di mano e pacche sulle spalle in tribuna da vecchi amici e tifosi e alla fine l'amaro in bocca per essere uscito a mani vuote.
- Gigi, cosa si prova a perdere una partita così?
«Sono dispiaciuto soprattutto per i miei ragazzi. La partita era ormai finita e il pareggio sarebbe stato giusto ma nel calcio succede di perdere partite in questo modo».
- Rigore concesso con manica larga?
«L'impressione dalla tribuna è che non fosse rigore ma tanto la sostanza non cambia. Forse Spadotto poteva evitare di entrare in scivolata ma se ha preso il pallone come sembra non si può nemmeno incolparlo. Peccato di gioventù».
- Soprattutto nel primo tempo siete riusciti a tenere testa alla capolista, è un motivo d'orgoglio?
«Si, abbiamo fatto molto bene nella prima mezz'ora mentre nella ripresa è uscito il Treviso. È stata una partita di grosso equilibrio decisa da un episodio nei minuti di recupero. Il Treviso merita in ogni caso la promozione per il gran campionato che ha fatto».