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Il mister del Cuneo Iacolino negli ultimi 6 anni ha ottenuto cinque promozioni, e nell'unico anno in cui non c'è riuscito ha perso lo spareggio.

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Iacolino nuovo condottiero del Cuneo
giovedì, 23 settembre 2010 22:12


(nicola balice) L'uomo del giorno è in realtà l'uomo di sempre. Lo special one del calcio piemontese, Salvatore Iacolino, approda a Cuneo per riportare in alto la società del tandem Rosso-Morano. Intercettato telefonicamente a pranzo, il tecnico ammette che ormai il futuro biancorosso passa anche e soprattutto dalle sue sapienti mani: “Sì confermo l'avvicinamento, anzi direi che possiamo dire che ormai ci siamo. Manca l'ufficialità (poi giunta in giornata, ndr) ma l'accordo c'è, e con orgoglio posso dire di essere il nuovo allenatore del Cuneo”. Volendo puntare alla Lega Pro, il dopo-Bianco non poteva ripartire da un uomo più vincente di Iacolino, allenatore che sembrava poter fare al caso di parecchie altre realtà in difficoltà: “Qualcosa si muoveva anche altrove, ma ho optato per Cuneo e ne sono felicissimo. Non si tratta di una frase di circostanza, qui mi sembra di aver già trovato i presupposti ideali per poter lavorare bene e in prospettiva con grande ambizione”. Iacolino predica già prudenza, e parlando di prospettiva ammette come la dirigenza non abbia preteso altro che di porre le basi per una promozione nell'arco di un biennio: “Partire in corsa non è mai facile, l'obiettivo nell'immediato è quello di fare bene e di cominciare a costruire qualcosa di importante in vista anche della prossima stagione. Non che ci si nasconda, sia chiaro, e se ci si rendesse conto di poter puntare alla promozione già in questa stagione non ci tireremo indietro. Dichiarare di poter vincere subito, però, è un altro discorso. Tutti mi chiedono di vincere, ma non ci si può sempre riuscire. Cominciamo a far bene, poi vedremo”. Anche perchè, per ammissione dello stesso Iacolino, questo Cuneo non è di sicuro una squadra di secondo piano: “Credo si tratti già di una squadra molto buona, l'ho vista a Rivoli (gara pareggiata 2-2 e che è di fatto costata la panchina a Danilo Bianco, ndr) e ritengo che la si possa inserire in quel lotto di squadre di vertice che include anche le varie Chieri, Santhià, Seregno e, soprattutto, Sarzanese. Tra l'altro conosco già molti giocatori, altro motivo che mi ha spinto a venire volentieri al Cuneo”. Iacolino insomma pensa che la casa non si da ricostruire da capo, ma semplicemente da ristrutturare qua e là. Come dimostra anche la conferma di tutto lo staff tecnico presente attualmente: “Per quel che ho visto devo riconoscere che chi mi ha preceduto ha lavorato bene, forse è stato solo un po' troppo sfortunato. Sicuramente c'è qualche problema da risolvere, qualche situazione da correggere. A tale proposito è importante sapere che la società si è già detta disponibile a poter tornare eventualmente sul mercato, andando a completare la rosa con un paio di elementi necesseri per compiere definitivamente il salto di qualità. L'ingaggio di Enrico Fantini in questo senso rappresenta già un segnale importante”. Mercato a cui Iacolino guarderà con un occhio come sempre di riguardo, abituato com'è a fungere da manager all'inglese nell'allestimento della propria squadra. In questo senso inserirsi in corsa rappresenta più che un ostacolo una novità alla quale non era abituato: “Sono subentrato una sola volta in corsa, nel 2002 ad Ivrea, ma si trattava di una situazione di fine campionato in attesa di ripartire nel modo migliore l'anno successivo. Questa volta invece abbiamo ancora tutto il campionato davanti, e per la prima volta mi ritroverò ad allenare una squadra che non mi sono costruito io. Si tratta di uno stimolo in più sicuramente, ed ora l'unica cosa che conta sarà riuscire a conoscersi nel minor tempo possibile”.
Salvatore Iacolino è insomma tornato, più determinato che mai. E questa è la miglior notizia che la piazza di Cuneo potesse ricevere per fugare ogni dubbio relativamente alle ambizioni della società biancorossa.