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La Tribuna di Treviso

Scudetto, al Treviso serve l’impresa

24 maggio 2011 — pagina 44 sezione: Sport
Settecentottantasette paganti è stata la risposta più eloquente a chi vuole costringere squadre spremute da una stagione stressante a continuare a giocare, per giunta sotto la canicola. E non per qualcosa di concreto come fanno playoff o playout, ma per un titolo virtuale: lo scudetto della serie D.
Questo torneo sarà pure un assaggio di Lega Pro ma, come ha ammesso il mister del Cuneo, Iacolino e «off record» anche quello del Pordenone, Bosi, è un qualcosa di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. Comunque, visto che siamo in ballo, balliamo.
Il Treviso al primo impatto è rimasto imbattuto per il rotto della cuffia ma quella rete allo scadere non è di Ferretti. «No, è autorete: Bono mi ha anticipato di petto e l’ha messa dentro lui - ammette onestamente il bomber di Ponsacco - ad ogni modo il pari è meritato, nella ripresa abbiamo costruito diverse occasioni, io un paio, non vedevamo l’ora di segnare questa rete che però è arrivata solo alla fine, come altre volte quest’anno. Magari sarebbe stato meglio pareggiare all’inizio del secondo tempo, così avremmo avuto più tempo per cercare di vincere».
Adesso a Mantova, bisognerà tentare di fare l’impresa.
«Sperare di fare una bella partita è legittimo, andremo lì per giocarci la qualificazione: qua si affrontano le migliori di ogni girone, è una specie di mini C2, categoria nella quale abbiamo dimostrato di poterci stare comodamente».
Non è la prima volta che il Treviso butta via il primo tempo per poi dominare il secondo. «Quasi fosse una fase di studio - ammette Peppino Torromino - un po’ è stata anche colpa mia, forse mi sono defilato troppo a sinistra».
Si ha sempre l’impressione che tu possa fare ben altro.
«So che se riesco a prendere fiducia con 2-3 giocate poi riesco a sentirmi molto più libero ed a giocare meglio».
La qualificazione adesso è a rischio. E non vedere il Treviso al Tenni nella fase finale sarebbe un peccato.
«Proprio per questo faremo di tutto per vincere a Mantova: non è un problema, ovunque siamo andati abbiamo sempre imposto il nostro gioco. Vedremo di farlo anche lì».
Intanto è stato ufficializzato l’orario della gara di Mantova: le 16. Il club lombardo avrebbe preferito le 20.30 ma ha ceduto alla richiesta del Treviso, che invece aveva optato per il pomeriggio. Ancora non si sa se il «cobra», Massimo Perna, sarà del match: il responso arriverà domani da una visita specialistica all’occhio colpito la scorsa settimana da una pallonata. Sicuro assente invece Granati: un turno di squalifica per l’espulsione di domenica. Ieri infine la delegazione del Treviso è stata a Firenze ad una riunione di Lega con le altre società per un aggiornamento sulle modalità di iscrizione, i cui termini scadono il 30 giugno. La volontà del Treviso è di sistemare ogni cosa, compresa la fidejussione di 300.000 euro, entro la metà del prossimo mese.
- Silvano Focarelli