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CALCIO TREVISO»IL PARI CON IL RIMINI

01 novembre 2011 — pagina 35 sezione: Nazionale
Non è stata una domenica triste e contrita quella vissuta sugli spalti dai tifosi della LegaPro2. 37 i gol segnati, un solo risultato striminzito (ma utilissimo), ovvero quell’1-0 con cui Casale ha vinto a Borgo a Buggiano. Per il resto, molte goleade. E alcune anche a senso unico o quasi: quella del Poggibonsi a Mantova (0-3), quella del San Marino con il Lecco (4-1), quella dell’Alessandria in casa contro il Bellaria. Salute. In fondo, non è andata poi così male. E’ vero che il Casale è tornato a ridosso, ma se si guarda al terzo posto è stato guadagnato un punto su Cuneo e Santarcangelo, mentre il vantaggio sul Rimini resta lo stesso. Il Treviso, anche se tutti ancora parlano scaramanticamente di salvezza, in realtà ha capito che ormai bisogna ragionare in termini di primi due posti, quelli che significano promozione diretta in Prima Divisione. La squadra per puntare in alto c‘è, a livello tecnico e di mentalità; perché anche nelle giornate di scarsa vena, a differenza di altre avversarie, il Treviso riesce sempre a ricavare qualcosa di positivo: unica eccezione il Mantova, ma lì è stata colpa di un irripetibile concentrato di sfiga. Insomma, se giocando maluccio si rischia di battere la quarta significa che le risorse biancocelesti sono più che sufficienti per puntare in alto. Rosario Di Girolamo, il protagonista principale di domenica, la pensa esattamente così. «Sono sempre più convinto che se continueremo con queste prestazioni, di pareggi e sconfitte ne faremo pochi. E’ vero, il Rimini ci ha fatto soffrire in difesa, sapevamo che loro erano attrezzati, la stazza di Gerbino Polo ci ha tenuti sotto pressione, però penso che, al di là di tutto, il Treviso sia riuscito a gestire bene la situazione». Avete superato un mese ricco di impegni, anche piuttosto gravosi. «Sapevamo che ad ottobre ci sarebbero state diverse gare a distanza ravvicinata anche contro squadre attrezzate per la promozione: a parte quest’ultimo pari casalingo, a mio avviso ne siamo usciti piuttosto bene». Ti aspettavi, tu che sei nuovo, di stare subito così in alto? «Di essere primo forse no, però sapevo di essere venuto in una grande società e in una piazza storica. Giorno dopo giorno ho capito che i risultati non erano affatto casuali». Non è che da talvolta da voi si pretenda un po’ troppo? «No, sappiamo di avere certe potenzialità, per questo se si pareggia con un buon Rimini siamo un po’ giù di morale». A Peppino Torromino invece la delusione non è ancora passata. «Avevamo in bocca i tre punti come a Poggibonsi e invece sono riusciti a pareggiare grazie ad una nostra distrazione. Ad ogni modo ci consoliamo vedendo che siamo ancora primi e da oggi penseremo al Bellaria (squalificato per un turno Fantini, ndr)». Non è un caso che in trasferta vi trovate meglio... «Dipende però anche da come si mette la partita: domenica eravamo partiti bene, ma il Treviso non si può permettere di avere certe disattenzioni così. Vero che quando giochi contro squadre aperte come il Rimini può accadere di tutto, anche di perdere come s‘è visto: è il calcio. Sono però convinto che, nonostante tutto, meritassimo i tre punti." Silvano Focarelli