00 21/09/2011 11:49
www.bresciaoggi.it/stories/Home/288492_montichiari_non_ce_la_fa...

«Montichiari, non ce la faccio più»

LEGA PRO. Dopo un'estate movimentata con l'iscrizione completata all'ultimo istante la società rossoblù di Seconda Divisione è in difficoltà. Il presidente Soloni esce allo scoperto e lancia l'allarme «Sono solo da sette anni: non posso più andare avanti. E a questo punto sono anche pronto a farmi da parte»
16/09/2011 E-MAILPRINT
A

Maurizio Soloni, 51 anni: è presidente del Montichiari dal 2004
L'allarme, per il momento, resta giallo, ma presto potrebbe diventare rosso: «Sono solo da sette anni e negli ultimi due sto facendo i salti mortali per gestire la società. Quanto posso resistere? Alla fine di questo campionato, in modo sereno, valuterò se continuare o meno». Parole di presidente, parole di Maurizio Soloni, dal 2004 numero uno del Montichiari.
Parole che negli ultimi due o tre mesi sono state ripetute in più di un'occasione, a segnalare uno stato di sofferenza della società rossoblù testimoniato anche dalle recenti traversie per l'iscrizione al campionato, concluse con il deposito last-minute della fidejussione da 300mila euro, e dall'ulteriore ringiovanimento della rosa della prima squadra. Ringiovanimento che fa rima con alleggerimento dei costi: la crisi picchia duro e a far quadrare i conti si fa sempre più fatica.
«Servirebbero dei partner seri - spiega Soloni -, qualcuno che abbia voglia di darmi una mano a portare avanti il progetto. Ma io sono anche disposto a farmi da parte, a lasciare il timone e cedere la società. Purché chi arriva sia ben intenzionato e abbia tutte le carte in regola. Fino ad oggi alla mia porta si sono presentati soltanto millantatori. Per questo ho deciso che gli eventuali compratori dovranno trattare con l'avvocato Ghirardi».
I COMPRATORI al momento latitano. Trattive avviate o in vista non ce ne sono: «Soloni non è eterno - avverte il presidente rossoblù -. Sono stanco. La domenica vorrei andare allo stadio e godermi la partita, non avere la continua preoccupazione dei conti. Vorrei evitare un altro anno come questo e quello passato».
Anche perché le norme sui bilanci si fanno sempre più stringenti in Lega Pro: da quest'anno chi salterà un pagamento o pagherà in ritardo, oltre alle consuete penalizzazioni, perderà il diritto ai contributi sul minutaggio dei giovani. Una spada di Damocle non da poco per un sistema Lega Pro che sta in piedi grazie ai corrispettivi federali: «Affrontare la stagione da solo non mi spaventa - prosegue Soloni -. Ho sempre gestito la società da solo e, se sarà necessario, lo farò anche stavolta».
MA COME SONO i conti del Montichiari? «Al momento sono in regola - assicura Soloni -. Non abbiamo mai avuto deferimenti e penalizzazioni per mancati pagamenti o ritardi. Questo merito va riconosciuto al Montichiari. Però dal 2009, con l'arrivo della crisi, le difficoltà sono aumentate». Aumentate a tal punto da auspicare l'ingresso di forze nuove in società, o addirittura un cambio della guardia. «Il prodotto è valido - ci tiene a sottolineare il numero uno rossoblù -. In questi sette anni ho creato un giocattolino che ha un suo valore. Abbiamo un centro sportivo che non ha eguali in provincia e un settore giovanile con 650 bambini. Un settore giovanile grazie al quale nelle ultime due stagioni, con la nostra prima squadra, abbiamo vinto un campionato di serie D, uno scudetto dilettanti e ci siamo salvati in C2. Ci sono uno staff tecnico di alto livello e uno staff societario preparato. Si può fare calcio nel migliore dei modi. Possibile non ci sia nessuno che voglia investire nel Montichiari?».
Domanda legittima, ma al momento nessuna risposta.
Luca Canini