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Così il Borgo a Buggiano ha sorpassato la Pistoiese

Nessuna fusione, ora la Valdinievole ha ambizione. E anche Pieraccioni è rimasto stregato

BORGO A BUGGIANO, 7 settembre – Borgo a Buggiano in Lega Pro sembra il copione di una fiction. Invece è una splendida realtà. La principale realtà calcistica della provincia di Pistoia, visto che la Pistoiese riparte dalla serie D. Un sorpasso storico. Storico come il suo più importante concittadino, quel Benito Lorenzi, passato alla storia del calcio come il mitico “Veleno”, campionissimo degli anni Cinquanta con la maglia dell’Inter. Ecco il Borgo a Buggiano, paese di poco più di 8.500 abitanti il cui nome deriverebbe dal bove inviato dagli dèi per festeggiare, raffigurato nello stemma del comune, che vuole affrontare il suo primo campionato di Seconda Divisione con lo spirito sfrontato dell’ex attaccante della Nazionale.

LA SCALATA – E pensare che fino al 1998 il Borgo a Buggiano militava in Promozione toscana. Poi nel 2009 inizia una bruciante scalata con il passaggio dall’Eccellenza alla serie D grazie al ripescaggio. Cresce intanto la struttura societaria con sponsor d’eccezione Geospirit e Peuterey, marchi famosi dell’azienda lucchese G&P. Uno dei soci, insieme a Graziano Giannelli, è Mauro Paganelli, 58 anni, da 15 anni anche il battagliero e lungimirante presidente del Borgo a Baggiano. L’anno scorso il miracolo, anzi l’impresa. Il Borgo domina il girone. Un paese intero accompagna la marcia trionfale. Il “piccolo Borgo” in cinque anni dalla Prima categoria alla Seconda Divisione.

PROGETTO – «Tanta passione e una società come una grande famiglia», dice Paganelli che ha rifiutato la fusione con la Pistoiese e sogna che il Borgo diventi la squadra di tutta la Valdinievole. All’appuntamento con il calcio che conta il Borgo arriva con un nuovo look. A parte il confermatissimo diesse Maurizio Tanfani e lo stadio “Benedetti” ampliato per il grande evento. Una squadra giovanissima dalla testa ai piedi. Via Pagliuca, il tecnico della promozione, ecco Gianluca Colonnello, 38 anni, allenatore degli Allievi del Siena (ex giocatore di Perugia e Lecce) e con lui un manipolo di fedelissimi. Via anche Pulina e Del Bono, i bomber della D. Perché i contributi federali per la valorizzazione dei giovani sono un obiettivo quanto la salvezza sul campo. Una gestione oculata e tanto lavoro. Come Buggiano, il paese che il toscanaccio Leonardo Pieraccioni ha citato nel film “Ti amo in tutte le lingue del mondo”.