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da l'Arena di Verona

Avanti Sambo, c'è la storia che ti porta fortuna

CORAGGIO E FIDUCIA. Dimenticata l'eliminazione in Coppa Italia si riparte dal torneo che conta di più sul campo di una nobile decaduta. Che ha ambizioni importanti

I rossoblù rischiano a Rimini, ma alla prima la tradizione è favorevole Rebus attaccanti per Carnovelli: solo Brighenti è sicuro di partire dal 1'

04/09/2011

È l'ora del debutto. In Romagna, al caldo, dove la gente si accalca ancora in spiaggia. La Sambo di Carnovelli è approdata nel tardo pomeriggio di ieri nel ritiro di San Marino a pochi chilometri da Rimini dove oggi, con inizio alla 15, i rossoblù affronteranno la matricola tutto pepe del girone.
Una società per forze di cose, visto il blasone e il recente passato, di passaggio nell'ultima categoria del calcio professionistico. Archiviate le vicissitudine dell'estate scorsa, raggiunta la promozione dalla serie D dopo la lunga trafila dei play-off, i biancorossi sono carichi e motivati per cercare un ulteriore salto in avanti.
Insomma, un esordio davvero da cardiopalma per la Sambo, reduce dalla sconfitta di Lecco e l'uscita dalla Coppa Italia nonostante i sei punti conquistati in un girone di ferro con rivali del calibro di Cremonese, SudTirol e Mantova.
Acqua passata, ora c'è solo da pensare al Rimini con la recondita speranza di tenere fede alla tradizione che vuole la Sambo sempre imbattuta alla prima di campionato. «Noi ci proviamo ma non sarà facile», si lascia andare mister Carnovelli raggiunto telefonicamente sulla strada che porta in Romagna. «Il Rimini l'ho visto giocare due volte in coppa Italia e mi ha fatto un'ottima impressione. È una compagine veloce, reattiva soprattutto con gli esterni Baldazzi e Spighi. In avanti ha poi un giovanissimo interessante, il rumeno Monac, fisico da granatiere e una buona agilità».
Attaccante che, secondo la stampa locale, è destinato a partire dalla panchina per lasciare spazio a Buonocunto.
Vero o falso? Semplice pretattica oppure un ripensamento dell'ultima ora del tecnico Luca D'Angelo?
Un piccolo mistero fino alla consegna delle distinte delle due squadre per una sfida che vede la Sambo con più di un dubbio da risolvere. «A casa soni rimasti Andrea Milani, risentimento muscolare, e purtroppo anche Francesco Baltieri che si è infortunato alla caviglia nell'ultimo allenamento. Purtroppo questa è un'assenza importante in considerazione anche dell'ottima prova che ha fornito a Lecco. È un ragazzo molto giovane (classe '93), fisicamente gracile ma con un cambio di passo davvero importante. Peccato perché ci avrebbe fatto davvero molto comodo poter contare su Francesco», continua l'allenatore veronese che per nove undicesimi ha già la formazione in testa. «In porta ci sarà Bonato mentre la linea difensiva sarà come sempre a quattro con da destra a sinistra Moretto, Dal Degan, Orfei e Viskovic. A centrocampo patiranno invece al centro Tecchio e Creati con Caldana sulla fascia destra. In avanti l'unico sicuro è Brighenti».
Due le casella da completare: quella dell'esterno di centrocampo e la spalla d'affiancare a «Ciccio» Brighenti, splendido protagonista di Lecco.
Tentennamenti dovute alla capacità di recupero fisico di Alex Montagnani e Niccolò Zanetti, giocatori sulla carta titolari della Sambo alla pari di Christian Manfredini, al momento non al top della condizione. «Christian parte sicuramente dalla panchina, poi vediamo come si mette la partita. Diverso il discorso per Zanetti e Montagnani: potrebbero anche essere nell'undici d'avvio ma voglio pensarci bene. Nel caso non ce la facciano si apre un ventaglio d'ipotesi che vanno dall'impiego di Ruggeri a centrocampo e di Marianeschi in avanti. Senza dimenticare però Faccini. Vediamo la notte di solito porta consiglio», saluta Carnovelli, che non pare affatto agitato per la sua prima panchina da professionista. «Sereni, stiamo parlando soltanto di una partita di calcio. Vien da sé che c'è attesa ma questo non mi farà perdere il sonno».
Stefano Joppi