00 13/09/2011 14:01
da www.ilgazzettino.it

II DIVISIONE

La squadra di Zanin
supera il Savona
e vola al terzo posto


IL BABY REGISTA

L’ex cagliaritano
detta tempi e ritmo
con grande autorità


Giorico, il faro del Treviso

DANIELE

«Questo club
potrebbe
essere il mio
trampolino»



Giampaolo Zorzo
Martedì 13 Settembre 2011,
Dopo il pareggio ottenuto a Poggibonsi, il Treviso conquista la sua prima vittoria in campionato nella gara casalinga d'esordio.
Il Savona però si è confermato avversario tosto e per nulla sprovveduto e per vincere è servito un eurogol di Torromino che era appena entrato in campo.
Bene anche il centrocampo con Daniele Giorico, giovane regista schierato davanti alla difesa e dai cui piedi partono le azioni offensive. Ruolo che l'anno scorso svolgeva Ferronato e che in estate si voleva affidare all'ex Venitucci prima che passasse all'Avellino.
Giorico, 19 anni, arriva in prestito dal Cagliari assieme all'attaccante Gallon e al terzo portiere Sanna, ed è conscio che questa, per lui, può essere una stagione importante.
«L'anno scorso - dice - ho giocato tutte le partite del campionato Primavera, due volte sono andato in panchina con la prima squadra in campionato mentre in coppa Italia ho esordito da titolare contro il Bologna».
Dal profumo della serie A al campionato di C2. Non potevi ambire a una categoria maggiore?
«C1 o C2 cambia poco anche perché Treviso è una piazza prestigiosa. L'importante è giocare il più possibile in una prima squadra e non più in un settore giovanile».
Contro il Savona avete sofferto nella prima frazione. Cos'è successo?
«Loro sono scesi in campo con grande aggressività poi però li abbiamo fatto girare a vuoto e si sono stancati e a quel punto il nostro maggior tasso tecnico è venuto a galla e credo che la vittoria sia meritata».
Come hai trovato questa categoria?
«Come me l'avevano descritta anche se ci sono squadre, come il Savona, che punta molto sul piano fisico e scavalca il centrocampo con lanci lunghi. Il nostro calcio è diverso e mister Zanin ci dice sempre di giocare palla a terra e cercare il gol attraverso il bel gioco e non con lanci lunghi».
La difesa, sia in coppa che in campionato, subisce troppi gol. Sei d'accordo?
«Almeno uno a partita ma sarebbe riduttivo se parlassimo solamente della difesa: si attacca e si difende in undici».
Come ti trovi a Treviso?
«In questa città si vive bene ed è giusta per un ragazzo della mia età senza dimenticare che Treviso e Cagliari sono collegate da molti anni. Ricordo l'allenatore Bellotto, Beghetto, Circati, Foggia, Acquafresca, Fortin, D'Agostino e Bianco che da Treviso sono passati al Cagliari e hanno sempre fatto bene. Speriamo che la cosa possa continuare...»