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Lazzari, alzati e cammina: «Riparto dal Treviso»


Un anno per il menisco, due per il crociato, ora il Vieira bianco cerca riscatto: «Progetto stimolante»



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Antonio Lazzari, uno dei nuovi acquisti del Treviso, ha dei conti in sospeso con la fortuna. Nel 2007 è rimasto fermo un anno per complicazioni virali dopo un banale intervento al menisco; nel 2012 si è rotto il crociato e da allora è fermo. E sì che la sua carriera fra i Dilettanti è di tutto rispetto: veneziano del Lido, 30 anni fatti martedì scorso, è un mediano longilineo (1.97 per 89 kg, modello Vieira), uomo d’ordine davanti alla difesa che ha bazzicato quasi sempre in D: due stagioni a Chioggia (42 presenze), una alla Vigontina (24, un gol), quattro al Giorgione (79, 4) prima di tornare a Chioggia (33, 2) e poi a Castelfranco (20, 3).
Dopo l’operazione Lazzari ha anche cercato fortuna all’estero.
«A ottobre sono partito per l’Australia, Sydney: un amico mi aveva invitato a tentare laggiù. Provai per il Leichhardt, la nostra serie D. Sfortunatamente il loro torneo va da marzo ad ottobre, sono stato lì per un mese e mezzo lavorando in un ristorante, però mi sono fatto tutta la costa in macchina: una meraviglia… Sono tornato a giugno».
E adesso sei al Treviso per prenderti le tue sacrosante rivincite sulla sfortuna.
«Conosco Tonicello dai tempi di una mia fugace apparizione al Dolo, ha scommesso su di me e voglio farcela. Questa poi era un’offerta che non potevo rifiutare. Chiaro, è dura ricominciare, non gioco da un anno e mezzo e mi sto allenando al Lido con un preparatore atletico, so che avrò delle difficoltà, soprattutto all’inizio, ma mi stimola molto il progetto della società. Ho già notato che l’atmosfera al Treviso è particolare, i tifosi sono fantastici e l’accoglienza mi ha lasciato stupefatto: qui c’è tutto per fare bene. Di me posso dire che non mollo mai: non ho i piedi di Pirlo ma la grinta di Gattuso, sono uno che trascina la squadra e sfrutto la mia altezza».
In Eccellenza hai giocato solo un anno: cosa ti aspetti?
«Ho visto all’opera alcune squadre, credo non sarà un campionato facile, tutt’altro. Bisognerà andare avanti partita dopo partita, senza fare tanti pronostici».
Qualche biancoceleste di oggi lo conoscevi già.
«Campagnolo è stato con me al Giorgione, come Mason: siamo il trio degli ex castellani. E conosco anche Ton. Il nucleo della squadra di quest’anno è stato conservato ed anche i nuovi sono in gamba. Insomma, ho fiducia e credo che faremo una bella stagione».
Silvano Focarelli
14 luglio 2014