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«Derby Treviso-Sandonà il pari non serve a niente»
Calcio Eccellenza. Zanardo lancia un appello: «Serve il pubblico delle grandi occasioni. Può essere davvero il dodicesimo uomo». Giovannini: «Più grinta»

10 marzo 2016


TREVISO. Il termine sarà pure abusato ma ci sta bene: fuori i secondi. Domenica c’è Treviso-Sandonà, entrambe a due punti dalla Vigontina. Chi perde rischia di essere tagliato fuori; se poi dovesse finire pari, tutti e due potrebbero scivolare a -4. Ma questo derby Sile-Piave si presenta stimolante anche per altri motivi: i veneziani presentano tre ex come Matteo Ton, Andrea Zamuner e Luca Di Prisco (squalificato), hanno appena perso in casa con il San Giorgio Sedico e allo Zanutto nell’andata furono beffati, dopo una aspra battaglia, da una rete di Prosdocimi. In verità anche il Treviso ha un ex, Daniele Casella. «Però quando giocavo io si chiamava Sandonà-Jesolo, altri tempi. Tre punti pesanti in palio, certo, è uno scontro diretto, anche se poi a che serve batterli se perdi contro le altre? Io spero che al Tenni domenica ci sia una degna cornice di pubblico che ci dia una spinta in più. Anzi, faccio proprio un appello, se in curva facciamo un bel pienone giocheremo in 12 contro 11...».
Nemmeno il Treviso da parte sua viene da una prestazione brillante, lo scialbo 0-0 con l’Union QdP non è esattamente la migliore premessa per affrontare quella che è tuttora considerata la favorita per la D. Il centrattacco Paolo Zanardo però il pari di domenica se lo tiene stretto. «Per me il bicchiere è mezzo pieno: abbiamo preso un punto da un campo difficile e siamo a due dalla prima. Io, è vero, ho mancato quell’occasione sottoporta: quando il portiere esce non è facile segnare, ma in effetti si è trattato di un errore».
Cosa c’è da temere di più di questo Sandonà? «La scorsa estate con la Triestina li avevo affrontati in amichevole: hanno un attacco temibile, soprattutto con Pedrozo (capocannoniere del girone con 12 reti ndr), ad ogni modo saremo in casa nostra ed anch’io spero che ci siamo parecchi tifosi: giocare in un stadio gremito come il Tenni dev‘essere bello. Sono abbastanza ottimista».
Gianluca Giovannini, difensore centrale, riconosce che per battere il Sandonà bisognerà vedere un Treviso migliore.
«A Moriago non abbiamo fatto una prestazione eccelsa, gli avversari stavano tutti dietro la palla, il punto va bene ma se vogliamo ambire al primo posto dobbiamo fare certamente molto meglio, magari a livello di grinta. Siamo ancora in lizza, guardiamo avanti».
Come andrà affrontata una brutta bestia come il Sandonà?
«Con tanta umiltà dal primo minuto, ma anche giocare a viso aperto. Alla tifoseria chiediamo di starci vicino, ce la stiamo mettendo tutta: non siamo il Real Madrid o il Barcellona, il Treviso gioca in Eccellenza, tuttavia spero che alla fine i risultati arriveranno».
Silvano Focarelli