00 22/02/2017 14:14
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Crac Triestina e false fatture, Fantinel dal giudice sportivo

Chiuso il procedimento penale, l’ex presidente e il Cda a processo in febbraio. Nei guai anche lo storico dirigente dell’Udinese, Franco Dal Cin, e un giocatore. La Procura romana contesta a tutti di avere contribuito alla cattiva gestione e al dissesto economico-patrimoniale della società di calcio poi dichiarata fallita di Luana de Francisco

UDINE. Compensi “fuori sacco” ai giocatori, fatture per operazioni inesistenti, bilanci fuori controllo. Sono soltanto alcuni dei comportamenti che la Procura della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha contestato, a vario titolo, a Stefano Fantinel, a sua sorella Maria Elena e ai consiglieri di amministrazione in carica dal 2009 al 2011, nell’ambito dell’inchiesta avviata anche a Roma sulla scorta del processo per bancarotta seguito al fallimento della “Triestina calcio spa”.

Una trasposizione delle contestazioni già rilevate in sede penale, insomma, di cui gli allora vertici della società alabardata dovranno ora rispondere anche davanti al tribunale sportivo.


Ora, completati gli ulteriori accertamenti condotti sull’enorme mole di documenti a sua volta acquisiti dalla magistratura sportiva, a comparire davanti alla sezione disciplinare del tribunale federale nazionale saranno, oltre a Stefano e Maria Elena Fantinel, anche gli allora consiglieri d’amministrazione Luca Visentin, Antonio Manzato, Marco Fantinel, Federico Santi (anche in qualità di ex vice presidente), Furio Avanzini e Franco Dal Cin, storico dirigente dell’Udinese, nonchè Gianfranco Fantinel, in qualità di presidente del Cda e legale rappresentante della Mfi, socio di maggioranza della Triestina (di cui Maria Elena era consigliere d’amministrazione), Elisa Aletti, amministratore unico della “Aletti spa”, socio unico della Ravenna calcio, e presidente della stessa società, ed Emanuele Pesaresi, all’epoca calciatore tesserato con la Triestina.

A tutti si imputa di «avere contribuito, ciascuno in relazione al ruolo ricoperto, alla cattiva gestione e al dissesto economico-patrimoniale della società, già in stato di grave crisi al momento della loro cessazione dalla carica». L’ex presidente, in particolare, avrebbe pattuito e poi corrisposto con assegni e bonifici, nel giugno 2008, ai calciatori della rosa “speciali gratificazioni” in aggiunta al contratto economico depositato in Lega.

Il fascicolo penale aveva contestato una distrazione di 90 mila euro, quali pagamenti in “nero” distribuiti tra Allegretti, Granoche e Petras.

Nel “calderone”, anche le fatture emesse a favore della srl presieduta dalla sorella e le «non meglio definite “prestazioni pubblicitarie” per complessivi 600 mila euro a favore dell’Asd “Triestina
Camp”, inattiva dal 2006, cui si contesta di avere «simulato pagamenti a soggetti terzi che in realtà non avevano percepito nulla».

Il denaro sarebbe stato prelevato dai conti dell’Asd e consegnato in contanti a Fantinel per quasi 500 mila euro.

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Quindi non solo personaggio dubbio, ma pure recidivo e fresco di mandato di comparizione.... Posso dirlo? Per lui la gogna sarebbe ancora + appropriata visto che si professa Trevigiano DOC....
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