Il Treviso di nessuno

Niente panchina per mister Paolo Bianconi. Un malessere dovuto probabilmente ad eccessivo stress ha colto la notte prima della partita l’allenatore della formazione Primavera, ed all’occorrenza anche della prima squadra, cosicchè il suo posto ieri è stato preso dal preparatore dei portieri Tito Tonella.
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Sulla gara ecco Tonella: «La squadra m’è parsa un po’ più compatta, però non facendo allenamenti a livello tattico (la squadra ha trovato un campo al calciotto) non si può pretendere più di tanto: in campo i ragazzi spesso non sapevano dove andare. Ed in queste condizioni pensare di salvarsi è impossibile, tuttavia, dopo aver augurato a Paolo che si ristabilisca presto, spero arrivi un mister che riesca almeno a fare la preparazione su un campo regolare». Tonella, ma vale davvero la pena continuare? «Certo, ne vale la pena per chi ama questi colori, invece vedo che tutti quelli che parlano in campo non si vedono mai e non sanno cosa stanno facendo questi ragazzi e il sottoscritto, che è qui da agosto. La maglia biancoceleste io ce l’ho nel cuore e andrò avanti finchè me lo chiedono: l’altra sera mi ha chiamato Visentin dicendomi di sostituire Bianconi. E conto che in settimana le cose si sistemino».
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Ma continuare a subire delle batoste che senso ha? «Ne ha: piuttosto che vedere il Treviso retrocedere per non essersi presentata, preferisco farlo sul campo. Non giocare ti lascerebbe in futuro un marchio negativo non più cancellabile; comunque questi ragazzi stanno migliorando, anche se poi continuo a dire che è indispensabile una guida tecnica all’altezza, in grado cioè di sistemarli in campo nel modo giusto. Io ho portato la mia esperienza, che però è naturalmente limitata ai portieri: io non mi sento un tecnico nel vero senso della parola».
(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)