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Treviso, Visentin: “L’obiettivo? I playout. E non sono qui per speculare…”

sabato 18 marzo 2017 - Ore 11:00


Nella storia recente del Treviso sono passati personaggi animati da sana e disinteressata passione, ma anche tanti avventurieri, spesso di fuorivia, spinti solo dalla speculazione e dal miraggio di guadagnarci qualcosa. Ma nessuno aveva mai accettato di prendersi, a marzo, un Treviso ultimo in classifica, senza stadio e ricco solo di debiti. Non si può negare che Luca Visentin, imprenditore trevigian-triestino del ramo telecomunicazioni, abbia un gran fegato, che gli servirà anche per assorbire le critiche preventive di qualche tifoso che nemmeno attende di vederlo all’opera. «Guardi, oggi io dico solo pensiamo a salvare la squadra. Non sono qui per speculare né altro». Un bella patata bollente: dica, ma chi gliel’ha fatto fare? «Abbiamo interessi lavorativi a Treviso, Mestre e in provincia di Belluno, il calcio può essere un importante veicolo promozionale. Poi, chiaro, c’è anche la passione (è stato vice presidente della Triestina, ndr). A mio rischio e pericolo ho rimesso in piedi il Treviso». Per risolvere una faccenda relativamente semplice s’è perso un sacco di tempo. «Francamente faccio ancora fatica a comprendere tutto quel tira e molla, però questa è ormai acqua passata, anche se poi è vero che si è sprecato tempo. Ora pensiamo al Borgoricco». Prima cosa: la salvezza. La squadra attende rinforzi. «E arriveranno, si tratta di giocatori di un certo spessore, per altri la trattativa è in corso». Al momento sono stati tesserati due difensori, Shadi Ghosheh, giordano di passaporto italiano, classe 1987, ex Bassano e Venezia, e Francesco De Maio, classe 1997, dal Toronto. Ma cosa potrete combinare in sei partite? «La salvezza diretta sarebbe una specie di miracolo: bisognerebbe vincerle tutte e gli avversari perderle. Diciamo allora che l’obiettivo saranno i playout: siamo a metà marzo, ripartiamo da un Treviso smembrato, mercato non ce n’è, solo svincolati, per cui le nostre scelte devono basarsi giocoforza su ciò che si può trovare oggi».

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(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)