00 13/02/2018 14:41
PortoMansué-Treviso, l’ex Gnago: “Nessun gesto ai tifosi!”. Il ds Amadio: “Non è successo nulla di così grave…”
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Domenica, a Mansué, il Porto incontrava il Treviso: seconda contro terza, seicento persone ad accalcare l’unica tribuna, tifosi dell’una e dell’altra maglia vicini, mescolati, a parte un nucleo più acceso di quelli del capoluogo. Finisce che vince la squadra della provincia… «Gnago è corso a festeggiare la vittoria coi compagni. Non ha fatto gesti, non ha provocato – racconta Ermanno Amadio, direttore sportivo dei padroni di casa -. Gli hanno urlato contro, qualche secondo di “buuhh” ma non è successo nulla di così grave. Razzismo? Quattro anni fa, con la maglia dell’Istrana, Yves ha segnato il gol dell’ex ed ha esultato sotto la curva. Era un ragazzo, non gliel’hanno perdonata. Me lo ha detto lui». Il diesse ricorda: il suo attaccante «in settimana era teso, e si vedeva anche in campo. A fine partita una ventina di tifosi del Treviso lo ha aspettato fuori dallo stadio. L’abbiamo fatto uscire da un secondo ingresso ed è finità lì. Dopo quaranta minuti se n’erano andati tutti. La cronaca dei fatti è stata forzata». Ancora Yves Gnago: «A fine partita ho festeggiato per la vittoria. Penso che sia giusto, no? Nessun gesto ai tifosi, no». Ma i «buuhh» li hai sentiti? Ti sei sentito insultato per via della pelle? «Quando la palla esce, se il gioco si ferma, senti della roba un po’ strana. A volte ci pensi, ma va così da due anni…».