Serie D 2023/2024: Treviso - Dolomiti Bellunesi (Coppa Italia Serie D)

STADIO OMOBONO TENNI DOMENICA 27/8 ORE 20.00

Oggi ho letto da più parti che la partita sarà alle ore 20.00, entrambe le società sono d'accordo.

Ringraziamo per questa scelta
Stare più di 2h sotto il sole a 35-36° sarebbe stato duro sia per i calciatori per noi sugli spalti

Per domenica hanno messo comunque pioggia e abbassamento delle temperature...

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Farabegoli: «Il Treviso può fare il salto di categoria»

Il difensore crede nel valore dei biancocelesti. Nella partitella di domenica al Tenni a segno anche Perticone

A.Z.

21 Agosto 2023

Aggiornato alle 15:02 2 minuti di lettura

sei giorni dalla campanella d’inizio stagione, il Treviso si prepara ancora al Tenni. La squadra di Florindo ha svolto nella mattinata di domenica un allenamento a porte aperte allo stadio, teatro della sfida di domenica 27 contro la Dolomiti Bellunesi, gara valida per i preliminari della Coppa Italia di Serie D.

SFIDA IN FAMIGLIA

Nessun test match, dunque, i biancocelesti cominciano lunedì la settimana tipo in vista del primo impegno ufficiale stagionale dopo il ritiro di Paluzza di fine luglio e le amichevoli agostane. Dopo i carichi della preparazione atletica, Salviato e compagni continuano a cercare la migliore condizione, dopo il riscaldamento è bastata una partitella in famiglia per mettere altri minuti nelle gambe. I gol sono arrivati, è andato a segno anche Perticone, le coppie offensive erano Gnago-Posocco e De Respinis-Sottovia.

FARABEGOLI PUNTA IN ALTO

È il difensore Tommaso Farabegoli a misurare la temperatura del gruppo. Il neo-centrale romagnolo si è già integrato con i compagni: «Siamo partiti presto con la preparazione, ci stiamo allenando da più di un mese. Siamo carichi, motivati e c’è entusiasmo nel gruppo e intorno alla piazza. Sottovia è un fratello maggiore ormai, il gruppo è coeso e ci sono diversi trascinatori, sono fattori che fanno la differenza». Il classe ‘99 si descrive così: «Mi piace definirmi un giocatore tecnico e tattico, ma quando serve anche irruente. Ora ho dei compagni bravi ed esperti come Simone Salviato e Perticone, complessivamente formiamo un bel reparto». Abituato alle categorie superiori, Farabegoli ha già testato la quarta serie: «L’anno scorso ho fatto i miei primi 5 mesi di Serie D a Campodarsego, è un campionato che non ha nulla da invidiare rispetto alla Lega Pro. Ci aspetta un campionato difficile con squadre forti come la nostra, abbiamo tutte le carte in regola per giocare sempre a viso aperto».

Dal ritiro con la Sampdoria in Serie A alla D con il Campodarsego, la scorsa stagione è stata una montagna russa per il difensore: «Ho fatto un mese di ritiro a Ponte di Legno, è stata un’esperienza bellissima che ho condiviso al fianco di grandi giocatori come Candreva, Gabbiadini e Quagliarella. Il calcio è veloce, però, ho firmato con il Sangiuliano e sono rimasto 6 mesi fuori rosa, poi il Campodarsego e mister Masitto mi hanno rilanciato. Ora sono contento, Treviso è la migliore piazza per la D. La squadra in cui mi sono trovato meglio finora? La Vis Pesaro, a loro devo tanto di quello che sono ora». Con i blucerchiati nell’estate scorsa Farabegoli si è allenato agli ordini di Marco Giampaolo: «È un maestro della fase di non possesso, a me fa impazzire in senso positivo. Da difensore amo un allenatore come lui che ferma costantemente l’allenamento per correggere il posizionamento della linea».

FLORINDO E I CARICHI

A tracciare lo stato di forma del Treviso è mister Michele Florindo al termine della seduta: «Abbiamo caricato tanto fisicamente negli ultimi 3 giorni, la partita in famiglia è servita per sciogliere quanto abbiamo fatto ultimamente per trovare brillantezza, arriveremo domenica nelle condizioni migliori. D’ora in poi prepareremo la settimana standard per farci trovare pronti al via».

È già cominciata l’operazione di studio da parte dello staff e della squadra dei primi avversari stagionali: «La Dolomiti è una squadra con dei valori agonistici e tecnici di categoria, ha dei giocatori importanti in tutti i ruoli e sarà una delle protagoniste del campionato. Noi, però, non siamo da meno e metteremo in campo il nostro potenziale». Il 4-3-1-2- provato anche ieri da entrambe le formazioni in campo per la partitella- continua ad essere il mantra dei biancocelesti targati Florindo, che senza Nunes a disposizione per il debutto non potrà fare affidamento sul regista designato per la stagione. Per la Dolomiti è ballottaggio tra De Poli (favorito dopo le amichevoli) e Beccaro: «Devo ancora decidere chi giocherà da play, abbiamo fatto delle prove in amichevole, ma potremo cambiare perché stiamo ancora lavorando. Non ho scelto nessuno degli 11 perché tutti stanno lavorando bene». Dopo le esperienze con Piovese, Este, Adriese e Calvina, Florindo non è più di primo pelo, ma il Treviso e il Tenni hanno un sapore diverso: «Preparerò la settimana nel migliore dei modi come ho sempre fatto, sarà bello giocare in questo stadio domenica, sperando che ci sia tanta gente. Di certo la cornice e l’ambiente mi stimolano a lavorare ancora meglio

Tutti possono fare il salto di categoria, basta saperlo fare.

Prevedo (spero) 500 spettatori domani sera.
Come prevendita siamo sui 130 circa.

Lasciando perdere il risultato che vale quel che vale (alla fine sta coppa non l'avremmo mai vinta), partita che è stata utile per capire, contro un avversario bene o male del nostro livello, cosa va e cosa non va a poco dall'inizio del campionato.
Bene De Poli e Meola in mezzo al campo. Male Beccaro.
Male tutta la difesa, chi più che meno (i due terzini soprattutto), hanno fatto poche azioni loro, ma nelle poche avute non ero mai tranquillo. Da rivedere, come da rivedere il portiere.
In attacco benino Sottovia, così così Gnago (che aveva voglia di strafare e poca di giocare con i compagni), male Simonetta. Bene Posocco quando è entrato.
Tante cose da rivedere.

Bah, onestamente speravo un po' meglio.
Detto che si tratta della prima partita ufficiale contro una squadra che, se non parte per vincere il campionato, quantomeno parte per fare bene, e non l'abbiamo nemmeno persa nei minuti regolamentari, a me il Treviso è parso spesso con idee confuse, con buoni margini di miglioramento ma assolutamente acerbo.
Per me comunque paghiamo principalmente il fatto di non avere, ad oggi, un regista, perché Gabriel Nunes dovrebbe essere infortunato e speriamo di riaverlo presto.
Io comunque avrei preso un regista dal sicuro rendimento.
Bene dietro Perticone-Farabegoli, ma si sapeva, mentre non mi convince molto il portiere.
Beccaro bel giocatore.

783 spettatori, ottimo dato per una partita di coppa.

Bene che siamo solidi dietro, è tanta roba. Gnago vedendo il fisico ci vorrà un po' ad entrare a pieno regime (di solito, con quei fisici è così).

Prima partita vista, pensavo meglio. Purtroppo non sono deluso dal risultato e, tutto sommato, dalla prestazione in generale e l'amalgama, già buona visto il periodo, gli infortuni e la condizione fisica dovuta ai recenti carichi. La partita ha confermato qualche dubbio: il primo riguarda l'azzardo di puntare su un 2005 fisso in porta e senza esperienza in prima squadra, in una piazza come Treviso dove la pressione si fa sentire. Negli anni dei dilettanti ne abbiamo brucati parecchi, l'unico a cavarsela lo scorso anno è stato Lombardi, a parte alcune partite a vuoto (vedi Portomansuè in casa). L'altro problema riguarda il trequartista, si è proprio visto che mancava un collante tra centrocampo e attacco, uno in grado di girare intorno alle punte con velocità e tecnica, come il loro Cozzari.

Nella prima parte del primo tempo bene, anzi meritavamo il vantaggio, poi loro si sono compattati e hanno dimostrato un affiatamento e idee migliori delle nostre. Lo si vedeva nelle ripartenza ben coordinate e negli affondi sulle fasce, dove noi siamo mancati anche perché mi sembra che ci manchino ceri intepreti. Non a caso qualche migliroamento c'è stato con l'ingresso di Posocco. Gnago molto generoso ma clamorosamente fuori condizione, finito già nel primo tempo. Anche Perticone e Beccaro non mi hanno convinto, spero anche per loro sia solo un problema di forma. La difesa quando loro puntavano l'area ha ballato parecchio, l'azione del gol del vantaggio aveva avuto qualche anticipazione già nel primo tempo. Nel secondo tempo eravamo partiti male, mentre loro si erano confermati in crescita. La reazione iniziale al gol era stata piuttosto sterile e confusionaria, con palle buttate in area nella terra di nessuna. Il pari è stato un po' fortuito seppur meritato, Posocco ha segnato da posizione impossibile sfruttando l'unico errore del loro portiere, protagonista in positivo. Se guardiamo le occasioni create noi abbiamo tirato di più nello specchio della porta ma, imprecisione a parte, il portiere, un 2004, ha fatto ottimi interventi.