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Domenica, 27 Marzo 2005


Treviso
NOSTRA REDAZIONE
Il Treviso ha una marcia in più



Treviso
NOSTRA REDAZIONE

Il Treviso ha una marcia in più e la sfrutta, il Vicenza ha problemi in tutti i settori e capitola troppo presto. Così anche il derby di ritorno va appannaggio dei ragazzi di Pillon che rimangono ancorati al terzo posto.

Grazie a un primo tempo da favola, come a Bergamo con l'AlbinoLeffe, e a una ripresa assai più controllata, contrassegnata anche da un leggero calo, il Treviso intasca l'intera posta e risponde alle vittorie di Empoli e Torino, riducendo lo strappo anche dalla capolista Genoa. Con lo scivolone del Piacenza (prossimo avversario dei biancocelesti) ad Ascoli sono ormai rimaste in sette a giocarsi la promozione in A con i trevigiani che potendo sfruttare il "fattore entusiasmo" (non hanno infatti nulla da perdere) e l'eccelsa condizione fisica sono in grado di puntare a qualsiasi traguardo. Ecco perché i due punti lasciati otto giorni fa all'AlbinoLeffe (dal 2-0 al 2-2 nei minuti finali) potrebbero pesare notevolmente ma una delle prerogative diquesta squadra - che alla nona d'andata, prima del derby del Menti proprio con il Vicenza , chiudeva la classifica - è proprio quella di non voltarsi mai indietro e al contempo guardare sempre avanti.

Così, fatta "tabula rasa" del precedente incontro, il Treviso ha affrontato il Vicenza a ritmo indemoniato e con grandissima intensità, prendendo d'infilata i berici che - per ammissione dello stesso allenatore Viscidi - erano scesi al Tenni con l'intenzione di partitre forte e sorprendere i cugini. Anticipando i tempi il Treviso ha sfiorato il gol (31" Centi e 2' Parravicini), sbloccando poi il match al 16' (collo pieno di Gallo appena dentro l'area) e raddoppiando al 27' (prepotente incornata di Cottafava con Fissore a guardare). Senza mai chiuderlo, la squadra ha poi cercato il terzo gol a più riprese cercando quindi di gestire (è ancora incapace di farlo ed ha pure sprecato un poker di eccellenti contropiedi) la ripresa. Stesso errore di Bergamo ma stavolta il Vicenza non è riuscita a fare il paio con l'AlbinoLeffe.

Eppure la squadra di Viscidi, pur patendo il passo diverso del tandem D'Agostino-Galeoto e in mezzo la classe di Gallo e la tempestività di Parravicini - ha creato l'occasione per sbloccare il match (5' Schowch) trovando però i piedi di Ballotta. A quel punto il Treviso è salito in cattedra e dall'alto di una maggior condizione e di una superiorità tecnica ha messo alle corde i berici. Drascek e Biondini non sono quasi mai riusciti a contrastare gli avversari in mezzo, Padoin e Cherubini (quindi Bonanni) hanno perso i duelli esterni mentre la difesa ha cercato in qualche maniera di resistere al tambureggiante assalto locale.

Viscidi, al termine, era preoccupato (il Vicenza adesso è appena due punti sopra la zona calda) ma già con il rientro di Crovari e Margiotta potrà risolvere più di un problema. Tuttavia dovrà anche avere molto di più da alcuni elementi che hanno permesso sì alla di rimanere comunque in partita sullo 0-2 (girata di Bolic parata, a lato di Schwoch) ma non sono riusciti a firmare il salto di qualità, quello che ci voleva per arginare e addomesticare questo Treviso . Un esempio su tutti: i continui rientri di Reginaldo e Barreto, bravi a pressare, raddoppiare e ricatturare palla.

Con quest'umiltà e la forza del gruppo - consolidate nel Treviso , messe un po' in discussione dalla dopoia sconfitta esterna nel Vicenza - entrambe riusciranno a perseguire i rispettivi obiettivi.

Piergiorgio Zavarise


Da: Gazzettino.it