00 07/11/2007 19:39
A trentaquattro anni ...
A trentaquattro anni Gigi Beghetto continua a stupire per serietà, professionalità, attaccamento alla maglia e il buon rapporto con il gol. Virtualmente Beghetto è il cannoniere della squadra visto che ha segnato tre gol, tutti su azione, giocando molti spezzoni mentre Barreto di gol ne ha messi a segno quattro ma tre di questi dagli undici metri.

«Non è importante chi segna ma andare in gol dice Beghetto - e quindi ben vengano i marcatori biancocelesti».

Alla ripresa degli allenamenti il direttore generale Giovanni Gardini ha parlato alla squadra per quasi un'ora e mezza. Cosa vi ha detto?

«I contenuti della chiacchierata devono rimanere all'interno dello spogliatoio in ogni caso è stato un faccia a faccia interessante dove tutti quanti hanno detto quello che pensavano cercando anche di analizzare i problemi».

Sarà servito?

«Lo vedremo sabato, speriamo comunque di sì».

La vittoria con il Frosinone vi aveva illuso?

«Personalmente sì. Speravo potesse far scoccare una scintilla che invece non c'è stata».

Cosa serve in questo momento?

«Parlare meno possibile e pedalare a testa bassa».

Molti ti vorrebbero in campo dal primo minuto magari al fianco di Russotto ma le tue condizioni fisiche non lo permettono.

«Ho un problema muscolare che deve essere gestito in una certa maniera in ogni caso sono a disposizione del mister ma credo che l'importante non sia decidere chi va in campo ma vincere. In questo momento il gruppo deve ricompattarsi e giocare con la stessa intensità messa contro il Frosinone».

L'impressione è che lo spogliatoio non sia unito.

«Quando giochi tredici partite e ne perdi dieci è chiaro che c'è qualche problema e che la tensione sia alle stelle ma credo che con un paio di risultati utili consecutivi le cose cambierebbero».

A tenere in piedi la squadra ci pensa spesso la vecchia guardia, sei entrato a gara in corso più volte come Russotto, ma avete sempre risposto presente. Cosa dici?

«Sono situazioni ed episodi, in alcune occasioni è andata bene, in altre invece non abbiamo portato un sostanzioso contributo alla squadra».

Quale può essere la cura giusta?

«Dobbiamo tutti quanti dare qualcosa in più e pensare all'economia della squadra più che alle giocate personali».

Adesso vi aspetta un trittico di partite ad alto rischio: Mantova, Albinoleffe e Brescia. Come quale spirito le affrontate?

«Sono tre squadre importanti e attrezzate, clienti brutti ma se giocheremo con la stessa cattiveria e determinazione espressa contro il Frosinone, qualche punto lo potremo conquistare».

Giampaolo Zorzo


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[Modificato da Mat-tv 07/11/2007 19:40]