Allora.
Sono deluso. Però il risultato è bugiardo. Il Treviso, dieci contro dieci, ha letteralmente dominato il Pisa. Primo tempo pesante, gioco lento, sulla stessa lunghezza d'onda del recente passato; nella seconda frazione, molto meglio, la squadra è cresciuta, così come l'intesa - ottima - tra Beghetto e Barreto. Il rosso di Barreto c'era. Questa volta nessuno può dire che sia stata un'ingenuità: fallo tecnico, fondamentale. Il Brescia era lanciato in contropiede, superiorità numerica, Vitor non poteva fare altro. Piuttosto viene da chiedersi perché debba andare un attaccante e non un centrocampista a rincorrere il contropiedista avversario. Misteri.
L'errore di Calderoni è da condannare. Una pecca clamorosa, soprattutto per un portiere della sua esperienza, della sua bravura. Però, io lo perdono, ha qualità, sono certo che le sue parate ci faranno guadagnare tanti punti.
Da cosa bisogna ripartire? Dal gioco mostrato nel secondo tempo, dall'intesa Barreto-Beghetto (peccato che dovremo aspettare due settimane).
Dispiace che Bepi punti sempre sullo stitico Guigou: Russotto può fare la differenza, il Baffo deve e può inserirlo con maggior continuità. Ma oggi - almeno a partita in corso - era impossibile. Pillon ha scelto il 4-3-2, con Guigou-Venitucci-Quadrini in mezzo. Quadrini interno di centrocampo è già un avvicinamento al limite di rischio "rovina equilibrio".
Venitucci? Ottima prestazione, regista rapidissimo nel breve e dotato di classe, dei tempi. E' il metronomo della seconda linea. Peccato, oggi aveva praticamente segnato, bravo Morello ad opporsi.