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Treviso, 25 agosto 2007


Io vivevo giorni di vacanza. Gli arditi rimasti alimentavano la chimera: il tifoso crede sempre al meglio. Ci speravo pure io. Treviso batte Avellino: 1-0. Pià, rigore, tre punti. Sono all'estero, pago 50 centesimi: connessione internet, www.forzatreviso.it, leggo risultato, opinioni "Non soffrivo così da tempo", "Barreto incontenibile. E dire che non è al cento per cento", "Peccato per il litigio". Litigio?

Il primo crack sui pantoloni me lo fecero loro. Pià, Barreto, Pillon. Incomprensioni. Dicono che bisogna capire certe annate. Iniziano con gli alterchi e finiscono coi pianti: retrocessione.


I marroni. Un calcio sulle palle a Barreto, un altro sul membro di Russotto. Prendere la mira: fallo anteriore, non da dietro.


Il rigore. Le gerarchie chiare da subito. La chiarezza evita incomprensioni, problemi futuri. Chi cazzo c'era sulla lista dei rigoristi non l'ho ancora capito. Prese la palla Pià. Segnò. La cosa più importante, per me, era quello. Il successo.

Sincerità: andai a mangiare contento.


Il tifoso, sempre ottimista, ha il prosciutto sugli occhi. La passione non lascia spazio all'equilibrio. Credevo nella versione aggiornata - con finale positivo - dell'annata 1998/99. Quella del 6 settembre: rigore De Poli. Chievo, per piacere, prendi i tuoi sogni e torna a casa. Tre successi di fila, la seconda trasferta a Lecce.

Fu la prima della stagione in corso. Sconfitta: 1-0. Sembrava l'anno della Serie A. Ci siamo cagati sotto.

Avellino, ritorno al passato con lo sguardo al futuro.

Sestu: Lupoli.

La sfida, scenario nascosto. Possiamo rimediare alla clamorosa svista di agosto. Lupoli può rendere meno amaro l'addio di Alessio, straordinario esterno poliedrico.

Dicono che i ricorsi storici, se verificati, non lasciano spazio. Un altro pareggio, dopo il pari di Modena e il successo di Trieste, sarebbe il flash-back di quanto visto a novembre-dicembre (Br,Al, Gro)

Ho paura di tornare a Treviso e d'incappare nello scivolone, come con il Bari.

Forza Treviso, ora come non mai: tre punti. Marroni o non marroni, rigori o non rigori. Senza Pià, senza Barreto. Segni chi vuole. Tutti, ma non Sestu. E vincete, cazzo.

Bono a sapersi