00 08/09/2010 14:01
da www.ilgazzettino.it

SERIE D Nel pari di domenica il Chioggia avrebbe schierato uno squalificato

Il Quinto reclama la vittoria a tavolino

Mercoledì 8 Settembre 2010,
La partita Chioggia-Union Quinto di domenica si tinge di giallo e potrebbe dare i primi tre punti ai trevigiani.
Il campo aveva infatti sancito il risultato di 1 a 1 e già il punto andava stretto ai veneziani che si erano sentiti beffati dal pareggio giunto nel finale con il rigore trasformato da Colombani. Ebbene ora il giudice sportivo potrebbe togliere al Chioggia anche quel punticino e dare la vittoria a tavolino all'Union Quinto che ieri ha fatto ricorso ufficiale alla Figc perché la squadra allenata da Marco Scarpa avrebbe schierato un giocatore squalificato. Si tratterebbe del difensore Matteo Ballarin che doveva scontare una giornata di squalifica, residuo dallo scorso campionato. Ballarin nella scorsa stagione militava nel Mestre in Promozione ed era stato ammonito sia nella gara di andata che in quella di ritorno negli spareggi playout contro il Cordignano.
COMUNICATO - La squalifica del calciatore risulta anche dal comunicato del Comitato Regionale Veneto n° 14 del 1. giugno che recita: «Matteo Ballarin (Mestre), squalifica di una gara per recidività in ammonizione». Da regolamento la giornata di stop dovrebbe essere scontata in campionato e non in Coppa Italia ma questo sarà il giudice sportivo ad accertarlo consultando lo statuto federale. Nel frattempo è scontato che non verrà omologato il risultato del campo, in attesa di valutare il ricorso presentato dall'Union Quinto.
Il tutto è partito da una mail inviata da un tifoso al sito della società (unionquinto.it) che segnalava la presunta irregolarità del giocatore veneziano.
PRESIDENTE - Il presidente dell'Union, Andrea De Lazzari ha commentato così la decisione di fare ricorso: «Dal punto di vista sportivo ci dispiace per il Chioggia che aveva sicuramente meritato il punto sul campo e avrà fatto l'errore in assoluta buona fede ma da presidente devo tutelare gli interessi della mia società».