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Calcio serie D, Pasa è il nuovo mister del Quinto: «Felice di essere qui»
Presentato il successore di Tomei. La società gli chiede una salvezza senza affanni
calcio, serie dquinto di treviso


di Mattia Toffoletto

QUINTO. «Ho già sentito Gotti, mi ha dato l'in bocca al lupo e mi ha detto di non fare danni a Quinto». Scherza Daniele Pasa nel giorno dell'insediamento al club rossoblù. Primo allenamento ieri per il nuovo tecnico del Quinto, subentrato all'esonerato Tomei che ha pagato care le ultime tre sconfitte. La sensazione, al Bhr, è quella di uno «spicchio» di Old Treviso Fbc che si ricompone.

Pasa in panchina, De Poli vice, con Beghetto diesse. Si è divisa così la coppia Gotti-Pasa, che avevamo visto in B a Treviso e Trieste: l'uno si è accasato di recente a Cagliari come vice di Donadoni, l'altro riprenderà le misure con la D, sfidando domenica a Belluno il Belluno, sua ex squadra.

«C'era stata la possibilità di allenare con Luca in un club straniero, ma la trattativa è saltata - svela Pasa -. Gotti è finito poi a Cagliari ed era dispiaciuto per me. Gli ho risposto: "Scherzi, è lavoro, vai in serie A. Saprò rimettermi in gioco"». Ed è arrivata la chiamata di "pres" De Lazzari: «Qui non spiegheremo l'esonero di Tomei, ma presenteremo Pasa, dopodiché tornerò in silenzio stampa - esordisce il presidente rossoblù -. Dobbiamo guardare al futuro e Pasa rappresenta presente e futuro. L'obiettivo è salvarci e ci sarà sempre la massima stima per la persona e per la professionalità di Tomei. Abbiamo preso una decisione sofferta, ma dovuta al Cda: difficoltà di classifica ed esigenza di dare una scossa allo spogliatoio. Ma non voglio che si metta la croce su Tomei, perché altrettanta responsabilità va addossata ai giocatori». Soddisfazione e grinta nelle parole di Lele Pasa, 45 anni, ex centrocampista di Udinese e Treviso: «Qui bisogna vincere per salvarsi - osserva -. Sono carico e voglioso, anche perché vengo da un po' di mesi a casa. Ma ho studiato e visto diverse partite di B e C. Oltre a una decina di questo girone, che conosco bene, avendo allenato a Belluno e al Monte. I 2 anni da professionista mi sono serviti tanto. E qui ho il vantaggio di trovarmi con persone per bene, gente di calcio e con le idee chiare. Puntiamo alla salvezza e credo nella bontà della squadra: un gruppo sano e col giusto mix fra vecchi e giovani. Modulo? Non voglio stravolgere, ma infondere certezze. Basteranno 1-2 concetti a settimana». Pasa rivede molti giocatori: «Con Stancanelli ero a Pordenone, a Matteo Tomei devo aver fatto gol, Scappin l'ho allenato al Monte. E tanti altri li conosco».

Subito battesimo da ex a Belluno: «Lì restai 2 anni, un ambiente caldo, che si esalta nelle difficoltà. Eviteremo i fortini, facendo la nostra partita». Nessun rinforzo in vista, mentre è stato annunciato l'ingresso di Silvano Favarato nel Cda, al posto del dimissionario Durigon. 19 gennaio 2011