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da www.cittaceleste.it

28/08/11, 16:40CALCIOMERCATO/ Lazio: Manfredini alla Sambonifacese: 'Qui per ritrovare il sorriso. Lotito fa mobbing. Alla Lazio si sono comportati da poveracci'



Era uno dei giocatori più promettenti del Chievo Verona. Alla Lazio ha giocato diverse stagioni, per poi scomparire, ritrovandosi a 36 anni in Seconda Divisione. Il ritiro in Trentino Alto Adige con la sua nuova squadra, la Sambonifacese, per ritrovare il sorriso perduto, a suo dire, a causa di Claudio Lotito, presidente della Lazio. Non lo manda a dire Manfredini, che parla dopo aver fatto colazione nella sua casa di Verona, come diffuso dall'ansa:



«Voglio solo giocare, non m'interessa la categoria e Verona è la città ideale, anche perchè qui ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Non mi sono mancate solo le partite ma anche il clima che si respira nello spogliatoio, le lunghe trasferte. All'inizio i compagni mi guardavano con soggezione, adesso hanno capito che sono il più 'casinarò di tutti. Sono stato per anni il più giovane, ora sono il più vecchio, ma mi alleno con l'entusiasmo di un ragazzino. Non è ancora giunta l'ora di lasciare il calcio».



Manfredini fa il punto sulla sua condizione alla Lazio: «Non ero fuori rosa .semplicemente il presidente aveva deciso che dovevo smettere di giocare e quindi non mi permetteva neanche di allenarmi con la squadra. È un sistema che Lotito adotta con tanti, cerca di farti fuori senza darti un euro. Se non è mobbing questo... Con me però è cascato male: io gli ho fatto causa e ho vinto, è stato costretto a pagarmi gli stipendi più la multa. L'anno dopo stessa storia, ma non mi sono arreso: altra causa, altra vittoria. Io non regalo soldi a nessuno e soprattutto non permetto a nessuno di decidere della mia vita. A 34 anni avevo già fatto la mia carriera, perciò ho scelto di stare fermo pur di non dargliela vinta. Però la stessa cosa è capitata anche a ragazzi di 24-25 anni: a loro Lotito ha pregiudicato il futuro. Con me si sono comportati da poveracci, hanno persino tolto il mio nome dalla rosa. Però la colpa è della Lega: finchè glielo permette Lotito continuerà a fare ciò che vuole».


Mirko Borghesi

Cittaceleste.it