Fora i schei

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Scritto da: magnani75 24/08/2006 11.21
mi piacerebbe pensarla come te, ma non la vedo cosi rosea la situazione...da leggere a conferma anche l'intervista oggi sul gazzettino a Garbuio......parole sante...tutte le sue!!! ha fatto una lettura degli ultimi due anni precisa e perfetta......ed ha avuto il coraggio di dirgliele in faccia ad alcuni giocatori tra cui Fava.....ancora in forza al Tv.....ben fatto!!!!! lo spirito di cui parla nell' intervista dovrebbero averlo tutti in società.....
Fatto sta che tutti i personaggi vicini alla dirigenza la vedono dura quest'anno..che solitamente significa nella realtà due volte più dura!!!

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Ma noi... sempre allo stadio a prescindere da tutto vero vescovo?
Dimostriamo di essere da B almeno noi!

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Scritto da: magnani75 24/08/2006 8.14


esattamente...sembra impossibile che nel Trevigiano con il popò di aziende che abbiamo nessuno sia interessato ad una squadra di calcio...qui serie A o B non interessa proprio a nessuno...o cè menefreghismo totale ma mi sembra strano....insomma sappiamo che il calcio a livello di interessi economici può far gola a tanti....o non saprei darmene una ragione!!!!!!

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Sono tutti bravi ad andare ad aiutare Benetton, come se ne avesse bisogno.

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Scritto da: GigiBeghetto 24/08/2006 9.01


Io credo che l'imprenditore trevigiano sia molto simile al trevigiano modello ovvero "del calcio me ne frega meno di zero".

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Ti correggo, "del Treviso calcio me ne frega meno di zero". Ma è comodo festeggiare lo scudetto della Juve in piazza.

Treviso, i "mercenari" sul banco degli imputati

Dopo le accuse del vicepresidente Lucchese, tuona anche il consigliere Bruno Garbuio: «Fate le valige per il bene della squadra»

Treviso

All'amarezza del vice presidente Lucchese per il pessimo approccio mentale della squadra durante la partita di coppa a Venezia e per il totale disinteresse delle forze economiche nell'appoggiare il Treviso, si è aggiunto anche il consigliere Bruno Garbuio che tra le altre cose è anche il consigliere delegato al settore giovanile.

«Condivido pienamente il pensiero e l'analisi di Lucchese conviene Garbuio - e il disagio si respira anche andando a Lancenigo, sede degli allenamenti, perché ci sono diversi giocatori che hanno la testa altrove, visto che sperano di accasarsi in serie A o rimanere in B, ma in una piazza più ambiziosa. Con queste premesse credo sia giusto che facciano le valige perché senza motivazioni non si va da nessuna parte».

Si rischia di perdere però molti dei giocatori di maggior blasone...

«Il problema è un altro: certi giocatori io non li avrei mai presi perché non sono da Treviso e quindi parlo dei gemelli Filippini, Pinga, Fava e Sereni, tanto per citarne alcuni. Non hanno portato nulla alla squadra, non hanno fatto alzare il tasso tecnico, sono costati molto e non hanno mai dimostrato attaccamento alla maglia e quando i tifosi li contestavano, a bassa voce, dicevo che non potevo certo biasimarli».

Lei cosa avrebbe fatto l'anno scorso dopo la promozione?

«Avrei confermato la squadra della serie B rinforzandola con quattro cinque innesti importanti e non tesserando trenta giocatori con tutti i problemi che questo ha comportamento anche perché il tetto salariale ha assunto cifre incredibili e molti giocatori sono arrivati in prestito e quindi per il Treviso non c'è stato nessun investimento ma solo spese inutili. Cambiare così tanto non ha portato alcun beneficio, anzi ci ha creato un sacco di problemi».

Perché nessun imprenditore locale entra in società?

«Non c'è nessun tipo di ritorno fatta eccezione per il presidente che bene o male ha una certa visibilità. I soci che detengono le azioni sono sottoposti ogni anno ad un "bagno di sangue" e, tanto per essere chiari fino alla fine, se due campionati fa non avessimo avuto Barreto e Bepi Pillon il Treviso non sarebbe mai salito in serie A. Le difficoltà non ci sono solo per trovare nuovi imprenditori ma anche per reperire lo sponsor per la prima squadra e questo credo sia un brutto segnale».

C'è il pericolo di una retrocessione in C1?

«Andiamo piano con queste previsioni ma non posso dire che la cosa è da escludere a priori. La serie B è un campionato difficile mentre la nostra rosa è ancora un cantiere aperto e fare follie per giocatori importanti non conviene a nessuno perché Treviso non è Napoli, Genoa, Bologna, Juventus tanto per citare qualche piazza che invece può contare su un pubblico numeroso e un maggior interesse sociale ed economico».

Qual è il suo sogno?

«Vedere la prima squadra formata da giovani del nostro vivaio o comunque da atleti nati nella nostra provincia: correrebbero fino alla nausea per difendere la maglia biancoceleste, non certo come i giocatori dell'ultimo campionato».

Giampaolo Zorzo

Certo che nel giro di venti giorni le cose sono cambiate in modo abissale... dall'ottimismo e voglia di tornare in A adesso sono quà a parlare di serie C... che merda

Ma visto che garbuio parla tanto perchè non tira fuori qualche soldo??visto che anche lui ha comunque una quota di propietà??
sta a 1 km da casa mia vado a tiragli le molotov in giardino dio boia!

[Modificato da pips-monte 24/08/2006 14.04]

questa intervista dice molte cose interessanti...anzitutto è giustissimo criticare la gestione dello scorso anno, dove non bisognava comprare 30 giocatori ma solo 4-5 e buoni. poi credo che abbia ragione ad affermare che l'anno scorso non ci sia stata la giusta grinta...
però sono d'accordo pure con pips..potrebbe anche lui tirare fuori i soldi

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Scritto da: zonastadio 24/08/2006 14.09
però sono d'accordo pure con pips..potrebbe anche lui tirare fuori i soldi

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Pips tira fuori i soldi!

perfettamente d'accordo con garbujo, ma per me ha letto il nostro forum, se ci pensate ha detto cose che noi andiamo ripentendo dall'anno scorso:
- che si poteva tenere la squadra dell'anno scorso, con qualche buon innesto (come l'ascoli)
- che si doveva evitare di comprare giocatori che venivano qui solo per i soldi (vedi i vari filippini, fava, sereni) che alla rpima occassione se ne sono andati, speriamo lo faccia presto anche quel cesso di fava, brutto mona dicevano tanto che durante le amichevoli si era ripreso, in coppa italia l'unica volta che è saltato è andato fuori tempo....

la situazione per me non è grave, è gravissima, se i dirigenti partono già rassegnati (come lo sono io, ma io sono un semplice fan) allora vuol dire che quest'anno sarà c1 sicura (speriamo che almeno il padova e il venezia non salgano). Spero di sbagliarmi.

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Scritto da: GigiBeghetto 24/08/2006 16.19


Pips tira fuori i soldi!

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fora i schei pips...vendi la maglia di Magnani e compraci un giocatore...fallo per la società!!!

Certo che c'è andato giù pesante.. e ha fatto anche bene per me,almeno 2-3 cose fondamentali sono state finalmente dette alla luce del sole.

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Scritto da: magnani75 24/08/2006 18.45


fora i schei pips...vendi la maglia di Magnani e compraci un giocatore...fallo per la società!!!

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Ma che vendesse la fascetta per i capelli di Totti che ha comprato all'asta su e-bay! Burino!

ora che ho letto tutto questo,mi soo cacato sotto.complimenti a questa società di merda.
che schifo.che schifo,che schifo, come si fa a gestire la squadra in una maniera così scadente!speriamo che la situazione migliori,perchè a me non va di pensarci proprio di retro...(non fatemelo dire!),spero proprio che la società punti sui giovani,
russotto,acquafresca med altri...
dai forza treviso e non la prendete a male:
ma sti trevigiani sono proprio una delusione(mi riferisco a coloro che se ne fregano del calcio.)

dal gazzettino:

Da ieri Ettore Setten, oltre ad essere il presidente, è anche l'unico proprietario della società di via Foscolo. Questa è la conseguenza dell'assemblea del Consiglio di amministrazione tenutasi un mese fa quando si era deciso che, per far fronte ai debiti pregressi e chiudere in pareggio il bilancio al 30 giugno 2006, nonchè per far fronte agli impegni futuri, quelli per arrivare alla conclusione di questa stagione agonistica, si sarebbero dovuti sborsare qualcosa come cinque milioni e mezzo di euro con un aumento di capitale ripartito in proporzione fra i vari azionisti.

Subito i riflettori si erano concentrati su Roberto Garbuio che, con il suo 34,9\% di azioni, per aderire all'aumento di capitale avrebbe dovuto sborsare qualcosa come un milione e seicentocinquantamila euro. Adesso è certo: Garbuio non lo farà. E a questo punto si profila un nuovo scenario: sarà Setten a sottoscrivere interamente i cinque milioni e mezzo di euro diventando padrone assoluto della società in attesa di trovare successivamente qualche imprenditore disposto ad entrare in società per dargli una mano, soprattutto economica.

Con Garbuio, intanto, esce di scena anche la famiglia Carron che, non sottoiscrivendo l'aumento di capitale, ora potrà dedicarsi esclusivamente al calcio Padova dove una delle sorelle di Diego ricopre anche l'incarico di vice presidente. Rimane da capire invece cosa farà Locatelli, socio con il 10\% delle quote, quindi in posizione marginale: ma anche in questo caso sembra che si possa ipotizzare una uscita dalla società.C'è poi il nodo del ruolo di Bruno Garbuio, nipote di Roberto, che oltre ad essere nel consiglio di amministrazione in questo momento ha la delega per la gestione del settore giovanile. «Non so cosa succederà risponde lui - . Nei prossimi giorni mi incontrerò con Setten e vedremo cosa fare. C'è comunque la possibilità che io rimanga a ricoprire l'incarico di delegato nella gestione del settore giovanile che sta dando grandi risultati».

La prossima assemblea è in programma il 5 di dicembre e in quell'occasione saranno confermate le dimissioni di Bruno Garbuio dal consiglio di amministrazione, la nomina di Enrico Reina ad amministratore delegato al posto di Gaetano Spampinato che comunque rimarrà all'interno della società con altre mansioni.

Giampaolo Zorzo

Setten sempre più solo.. speriamo solo non molli!

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Scritto da: Istrana 28/11/2006 19.42
Setten sempre più solo.. speriamo solo non molli!

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era quello che voleva andarsene... e alla fine è rimasto veramente l'unico a rimanere... certo che si leggono certe cifre... non so se Ettore sarà disponibile a spendere così tanti soldi, speriamo bene

Beh ma secondo me non molla.. Non può mollare ora. O che trova un'acquirente (difficile) o va' avanti. Non ha molte alternative.

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Scritto da: enricoutv83 28/11/2006 21.52
Beh ma secondo me non molla.. Non può mollare ora. O che trova un'acquirente (difficile) o va' avanti. Non ha molte alternative.

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magari ci potrebbe acquistare un miliardario russo con grandi ambizioni

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Scritto da: zonastadio 28/11/2006 21.57

magari ci potrebbe acquistare un miliardario russo con grandi ambizioni

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Eheh magari..

«Alla scadenza mancano ancora un paio di giorni dice Roberto Garbuio - ma non ho bisogno di pensarci ulteriormente anzi non ci ho mai pensato perché la decisione l'ho presa lo stesso giorno in cui mi è stato proposto l'aumento del capitale sociale».

- E quale sarebbe questa decisione?

«Non intendo sottoscriverla neppure se Setten mi regalasse il 49\% di quote».

- Cosa succederà fino a giugno?

«Il 5 dicembre ci sarà l'assemblea del cda e in quell'occasione saranno accettate le dimissioni di mio nipote Bruno che mi rappresentava all'interno del consiglio, ma per me l'avventura è finita da tempo».

- In che senso?

«Se non l'avete notato da due partite non vengo allo stadio e con il calcio Treviso».

- Sembra una storia infinita quella tra lei e Setten?

«Non voglio dire nulla perché non intendo aggiungere altro a quanto ci siamo detti finora ma vorrei concludere dicendo che mi sento deluso per il comportamento che mi ha riservato Setten anche perchè, è giusto ricordarlo, fino a prova contraria avevo, anzi ce l'ho ancora per un paio di giorni, il 34,9 di azioni e quindi pensavo di avere maggior coinvolgimento».

- Cosa le rimane di questa avventura?

«Dei bellissimi ricordi come la promozione in serie A. Aver contribuito a questo storico traguardo mi ha dato grande carica».

- Suo nipote Bruno potrebbe comunque rimanere in società per gestire il settore giovanile.

«Mio nipote è maggiorenne e vacinato e quindi è in grado di prendere decisioni in maniera autonoma. Bruno ha comunque svolto un buon lavoro nel settore giovanile e credo che sia giusto rimanga in questa struttura per dare continuità al suo progetto».

- Cosa farà adesso?

«Mi riposo e mi regalerò qualche sabato libero».

- Rientrerà nel calcio con qualche altra società?

«In questo momento mi sento di rispondere di no. In futuro vedremo».

G.P.Zor.