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Perna e Ferretti nell'Olimpo dei bomber biancocelesti

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2011 18:57
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12/05/2011 16:15
 
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Perna e Ferretti nell'Olimpo dei bomber biancocelesti




L'avevamo coscientemente realizzato a stagione in corso, prima che il Treviso salutasse definitvamente la compagnia, prima della trionfale passerella del 1° maggio allo stadio Tenni. Massimo Perna e Andrea Ferretti erano entrati nella storia biancoceleste già prima del derby a Sant'Elena. Dopo quella battaglia e la fuga definitiva verso la Serie C sono entrati nel MITO, insieme ad altri protagonisti. Ma è innegabile che nell'immaginario dei tifosi i grandi trionfi vengano spesso associati ai grandi goleador, e i due attaccanti biancocelesti lo sono stati. Una coppia terribile, una coppia che all'inizio non sembrava tale. Non ci mettono molto tempo a sbloccarsi. Ferretti debutta addirittura con una decisiva doppietta nella prima partita della Coppa Italia di Serie D, quando a Trento fa impazzire i tifosi biancocelesti con un gol e un'esultanza incredibili, che già sembrano presagire una stagione da favola. Perna debutta giocando una mezz'ora scarsa alla seconda giornata, in casa al Tenni contro il Montecchio Maggiore. Non segnerà, ma si rifarà alla grande al ritorno quando metterà il proprio sigillo sulla vittoria più incredibile di questa straordinaria stagione. Il primo gol arriva a Belluno dove dopo aver servito l'assist per il 2-0 di Ferretti chiude il match con un colpo di testa. Un gol nell'unica occasione avuta. Si poteva già capire allora che tipo di giocatore poteva essere Massimo Perna. Ma all'inizio in molti faticano a capirne le doti principali, specialmente quando il gol non arriva. Da una parte c'è quel pazzo toscanaccio di Ferretti che per 90 minuti corre in lungo e largo per il campo recuperando palloni, fornendo assist e magari segnando qualche gol a cui seguono esultanze fuori dalle righe. Non sorprende che anche nelle poche giornate in cui il gol non arriva per lui ci siano solo appluasi. Perna è un giocatore completamente diverso. Rischia di passare inosservato, poco apparisciente, e inizialmente, pur non mancando di segnare, sembra poco integrato nell'orchestra di Zanin, che comunque gira alla grande fin dalle prime uscite estive. Nonostante i gol arrivino comunque, i dubbi non mancano, anche perchè lui e Ferretti sembrano mandarsi reciprocamente a quel paese ad ogni passaggio sbagliato. A dicembre un giornalista lo fa notare in TV , e per tutta risposta i due gli dedicano una siginficativa esultanza per smentirlo (in Treviso-Città di Concordia. Ma a smentirlo ci hanno pensato anche i fatti, o meglio, i gol. A partire dal "criticato" Perna, che dopo due mesi di adattamento "getta la maschera". Lo fa a partire dalla supersfida con la presunta corazzata SandonàJesolo, dove alla prima occasione si fa trovare pronto infilando Berto portando in vantaggio i biancocelesti. Proprio il forte portiere jesolano gli negherà in più occasioni la gioia del gol decisivo, ma il bomber di San Giorgio a Cremano si rifarà con gli interessi nella gara di ritorno...intanto ci prende gusto e una settimana dopo cancella gli ultimi dubbi. A Monrupino, in mezzo alle aspre colline del Carso, il "cobra" napoletano aspetta gli ultimi cinque minuti per segnare il gol decisivo. La consacrazione arriverà tre settimane dopo, quando con un gol un pò fortunoso ma opportunista porta in vantaggio il Treviso nella partita più importante dell'anno: il derby con il VeneziaMestre. Dopo un dicembre un pò appannato (salvo quella doppietta nella passerella prenatalizia casalinga con il Città di Concordia), a gennaio Perna torna a segnare gol pesantissimi. Alla prima del 2011 realizza allo scadere il rigore procurato da Ferretti, mentre una settimana dopo segna una delle reti più incredibili in 102 anni di Treviso F.b.c., il già citato gol di Montecchio. Al 97', nell'ultima occasione a disposizione, un Perna più spietato che mai insacca il gol vittoria beffando un generoso Montecchio Maggiore. Qualche settimana dopo si rende protagonista della partita perfetta. A San Donà di Piave non ci sono i tifosi trevigiani, stoppati dai soliti divieti, ma Perna cancella l'ingiustizia con una partita prefetta: tre tiri, tre gol. La spietatezza fatta persona, come dimostra la doppietta di una settimana dopo al Tenni, contro i l Kras Repen. Anche a Venezia il "cobra" potrebbe regalare la stessa goia ai tifosi, ma ci si mette di mezzo l'arbitro che fin dal primo minuto lo prende di mira. Perna porta in vantaggio i biancocelesti e sembra poter abbattere l'Unione, ma nulla può contro l'arbitro. Ci penseranno Ferretti e compagni a proteggere il fortino in una giornata che visti gli sviluppi della settimane successive è diventata la partita simbolo di un trionfo assolutamente legittimo. Il sigillo sulla vittoria in campionato sarà tutta sua, quando al 90' di Treviso-Union Quinto il capocannoniere biancoceleste si procura il rigore e lo trasforma regalando il +7 sull'Unione Venezia. La matematica non arriva quel giorno, (e nemmeno una settimana dopo a Tamai dove Perna realizza il rigore del momentaneo pareggio), ma simbolicamente è quella la domenica speciale in cui il sogno si materializza davanti agli occhi dei tifosi. Quel sogno diventerà realtà il 1° maggio, tre settimane dopo il derby del Sile, quando il Treviso pareggia 1-1 con l'Union ChioggiaSottomarina grazie all'iniziale vantaggio di Ferretti, che chiude il campionato con la doppietta di domenica scorsa a Concordia. Ma cos'ha combinato in questi mesi il ponsacchino? Dopo aver parlato di Perna, capoacannoniere con 20 gol, tocca ad Andrea, che di gol ne ha fatti solo uno di meno. S'è detto della sua doppietta al debutto del Briamasco di Trento. Tuttavia il suo primo gol in campionato arriva solamente alla terza giornata, a Belluno, quando dopo aver servito a Torromino il gol del vantaggio sigla il raddoppio sfruttando l'assist di Perna. Una settimana dopo il primo urlo al Tenni, quando infila il Montebelluna, e due settimane dopo batte il primo e unico rigore della stagione regalando il successo sull'Este. Poi il gol del pareggio a Pordenone. Ma quantie occasioni gettate alle ortiche! In effetti ne sbaglia tanti, di gol facendo disperare i tifosi tanto quando li fa impazzire dopo uno dei suoi gol. A mancargli è la lucidità, lucidità che in gran parte perde nel suo costante e generoso lavoro di pressing a tutto campo. Per fortuna che quando non riesce più a metterla dentro lui ci pensa Perna. E quando il napoletano si blocca, segna Ferretti, come succede a dicembre. Dopo il vittorioso derby con l'Unione Venezia che ha garantito l'aggancio in classifica, il Treviso entra in una mini crisi. La squadra sembra a corto di fiato, specialmente i suoi protagonisti principali. Lo stesso Ferretti porta in vantaggio il Treviso sia a Oderzo che a Chioggia, ma sbaglia più volte il gol che chiuderebbe la partita. Con il Quinto sbaglia l'impossibile, e il Treviso non segna nemmeno. Con il Tamai neppure, e per poco non arriva la sconfitta. La società è consapevole che servono alternative in attacco, per ridar fiato ai due là davanti e prende De Lorentiis, subito in gol con il Città di Concordia, quando Perna torna a al gol con una doppietta, mentre Ferretti resta a secco ma si esibisce nella già citata esultanza polemica in cui dimostra tutto il proprio "affiatamento" con il compagno di reparto. Poco,importa, perchè con la Sanvitese Ferretti dopo essersi procurato il rigore dell'1-0 segna il raddoppio dedicandolo a un tifoso che poco prima l'aveva ingenerosamente criticato. Passano gli anni ma nulla cambia, a Treviso è così, vedi i mugugni dei tribunari quando il Treviso s'è messo a fare melina dopo il pari del Chioggia...Dal canto suo Ferretti è un tipo sanguigno, dentro e fuori dal campo. Lo dimostra a Montecchio dove porta in vantaggio i biancocelesti ma poi rischia grosso durante un battibecco concluso con un buffetto all'avversario fortunatamente non visto dall'arbitro. Peggio andrà a due giocatori biancorossi, espulsi nel finale per averlo steso malamente in occasione di una palla a due. Ferretti tira dritto, e continua a segnare. Il giorno della commemorazione di Fabio di Maio il Treviso gioca contro il Rovigo, e Ferretti nel secondo tempo segna il gol decisivo aggiungendo un nuovo paragrafo al capitolo "esultanze". Dopo il gol corre verso la curva e si arrampica sulla rete salendo in vetta...quella vetta a cui il Treviso resta saldo anche una una settimana dopo, quando espugna Este. Ferretti segna il primo gol, altra spettacolare esultanza. Il vantaggio arriva dopo pochi minuti, Andrea corre verso i tifosi e passando sopra il basamento della scaletta per i giudici di gara scivola e finisce gambe all'aria. Imperterrito, si rialza e sale sulla scaletta simulando la stessa esultanza di una settimana prima. Va sempre in gol per primo Ferretti, lo fa anche con il Pordenone, lo fa anche a Padova contro il San Paolo. Ma al Plebiscito la vittoria non arriva per colpa di alcune dubbie decisioni arbitrali. A dir la verità Ferretti se ne mangia uno grande come una casa nella ripresa, ma una settimana, contro il Kras, aveva realizzato la sua prima tripletta. Tuittavia dopo il gol di Padova Ferretti si blocca e non segna più fino alla festa casalinga del 1° maggio, ma contribuisce alla grande fuga con grinta, assist e rigori procurati. Problemi per il Treviso non ce ne sono perchè, come detto poco fa, quando si inceppa una bocca di fuoco dell'attacco biancoceleste subentra l'altra. Così nella fase decisiva del campionato è Perna il grande protagonista, mentre anche Torromino e De Lorentiis si prendono la loro giornata di gloria nel derby interno con l'Opitergina. Il resto è storia (e trionfo) recente.
Il Treviso è tornato tra i professionisti dopo anni di oblio, grazie anche ai gol di Perna e Ferretti. Inevitabili i paragoni di stampa e tifosi con il Treviso del passato. Ma il confronto più logico è quello con il primo Treviso di Pillon, che nella stagione 1994/1995 trionfava nell'attuale Serie D (allora si chiamava Interregionale) dopo quattro anni di dilettantismo e un primo fallimento, a stagione in corso, sicuramente meno traumatico di quello che ha macchiato l'anno del centenario. Già dopo i primi risultati positivi del Treviso di Zanin i paragoni si sono sprecati. Caberlotto-Corvezzo, Pillon-Zanin, etc. Un articolo di Silvano Focarelli su La Tribuna di Treviso di qualche giorno fa ha messo a confronto il Treviso 1994/1995 con quello versione 2010/2011. I numeri danno ragione alla squadra dei miracoli di metà anni '90: 78 punti (54, visto che allora valeva la regola dei due punti a vittoria) con 24 vittorie, 6 pari e 4 sconfitte per il Treviso di Pillon; 73 punti, frutto di 21 vittorie, 10 pareggi e 3 sconfitte per il Treviso di Zanin, che pur avendo segnato di meno (59, tre in meno di Bonavina e compagni) e subito di più (26 reti subite contro 20), ha perso una partita in meno. A tal proposito, con Zanin il Tenni è diventato un vero fortino con una sola sconfitta contro le tre (su quattro totali) collezionate dal baffo di Preganziol. Per quanto riguarda le vittorie, in casa entrambi i Treviso ne hanno vinte 13, mentre in trasferta la squadra di Zanin ne ha vinte 8, ben cinque in meno rispetto alla squadra di Pillon. In realtà fare un confronto attendibile e dire chi tra le due squadre sia la più forte è impossibile, tanto sono cambiati il calcio e la Serie D rispetto a sedici anni fa. A cambiare signficativamente, con conseguenze rilevanti, i vari regolamenti, a cominciare da quello degli under. Il Treviso di Pillon aveva qualche giovane, uno su tutti Andrea Boscolo, destinato a vivere l'intera epopea del duo Caberlotto-Pillon, ma la squadra era composta perlopiù da giocatori senior e dalla lunga esperienza tra i profressionisti, visto che il regolamento sugli under introdotto proprio in quell'anno era meno poco influente e facilmente aggirabile dalla varie società.
FATTORE P-F Ma le anologie tra il Treviso di Zanin e quello della prima di tre promozione consecutive si stanno facendo e si faranno ancora a lungo. Un'altra riguarda i protagonisti di questo articolo, Perna e Ferretti. Inevitabili i confronti con i due bomber del Treviso di Pillon, Pradella e Fiorio, quest'ultimo capocannoniere di quel Treviso (e di quelli successivi) con 20 gol, proprio come Perna. In coppia con Flavio quel vecchio marpione di Loris Pradella, che di gol ne fa solo 11, ma tutti pesantissimi, a cominciare da quello con cui abbatte l'Unione...Triestina nella partita decisiva. Eh sì, a sedici anni di distanza a caedere è sempre un'Unione. Allora era la Triestina, oggi il VeneziaMestre, anche se con gli alabardati la contesa è stata ancora più dura, visto che lo scontro diretto decisivo per le sorti del campionato arrivò solo alla penultima giornata! Quest'anno il testa a testa è stato lungo, il finale diverso, forse più facile del previsto, ma altrettanto glorioso. In tutto questo, però, c'è una una costante, il "fattore P-F". Allora fu Pradella-Fiorio, oggi Perna-Ferretti. Perna è entrato nelle prime posizioni della speciale classifica dei capocannonieri biancocelesti più prolifici in un singolo campionato (coppe escluse). Inoltre Perna e Ferretti con 39 gol si sono aggiudicati il terzo posto nella speciale classifica delle coppie più prolifiche nei 102 anni di storia del Treviso F.b.c.

CLASSIFICA DEI CAPOCANNONIERI BIANCOCELESTI

1° Maran II 26 in Serie C 1938/1939
2° Zian 22 in Serie C 1949/1950
3° Zian 21 in Serie C 1948/1949
4° Fiorio 20 in Interregionale 1994/1995
4° Perna 20 in Serie D 2010/2011
5° Fiorio 19 in Serie C2 1995/1996
6° Bozzolo 18 in I Divisione 1932/1933
6° De Bernardi 18 in Serie D 1974/1975
6° Favaro 18 in Eccellenza 2009/2010
7° Bisigato 17 in I Divisione 1930/1931
7° Burattini 17 in serie C 1946/1947
8° Bortoletto II 16 in Serie C 1942/1943
8° Rondon 16 in Serie C1 1982/1983
8° Beghetto 16 in Serie B 1999/2000
9° Visentin II 15 in Serie C 1937/1938
9° Persi 15 in Serie B 1951/1952
9° Fiorio 15 in Serie C1 1996/1997
9° Ganci 15 in Serie B 2003/2004

Come si vede lo stesso Ferretti con i suoi 19 gol si posizionerebbe al quinto posto in coabitazione con lo stesso Fiorio.

CLASSIFICA COPPIE D'ATTACCO PIU' PROLIFICHE

1° Zian 22 + Persi 20 in Serie C 1949/1950
2° Zian 21 + Burattini 19 in Serie C 1948/1949
3° Perna 20 + Ferretti 19 in Serie D 2010/2011
4° Fiorio 20 + Pradella 11 in Interregionale 1994/1995
4° Beghetto 16 + Toni 15 in Serie B 1999/2000
5° Fiorio 19 + Pradella 8 in Serie C2 1995/1996
5° Bozzolo 18 + Marcuzzo 9 in I Divisione 1932/1933
5° De Bernardi 18 + Osellame 9 in Serie D 1974/1975

Va detto che non sempre la coppia d'attacco è composta dai due giocatori più prolifici, vedi la coppia Fiorio-Pradella, con il secondo che nel 1994/1995 e nel 1995/1996 ha segnato meno di due centrocampisti come Bonavina e Pasa (14 e 11 gol).
[Modificato da ZakkTV 13/05/2011 18:08]
12/05/2011 17:42
 
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Inspiegabilmente non segnalato dall'articolo, ci andò benone anche con P(iovaccari)-F(oti);-)
12/05/2011 19:27
 
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Re:
Fede1991, 12/05/2011 17.42:

Inspiegabilmente non segnalato dall'articolo, ci andò benone anche con P(iovaccari)-F(oti);-)




Ahahaha, non mi è nemmeno passato per la mente che avevamo avuto una coppia P-F molto recentemente.
[Modificato da ZakkTV 12/05/2011 19:27]
20/10/2011 11:24
 
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Treviso calcio. «Cobra» e «Ferro» premiata ditta del gol

Perna e Ferretti insieme hanno già realizzato 10 reti in 8 gare. E ora sono a caccia del record della coppia Gigi Beghetto-Luca Toni


di Silvano Focarelli

Bomber biancocelesti. Di ieri e di oggi. Una storia i cui capitoli hanno nomi più o meno familiari, a seconda naturalmente dell’età di chi li ricorda. Sono le coppie (talvolta dei trii) d‘attacco più prolifiche, che hanno fatto o stanno facendo sognare i tifosi, insomma i gemelli del gol, che scatenano l’entusiasmo nel modo più spettacolare, a suon di reti. Dall’anno scorso il Treviso poggia le sue fortune offensive sul duo Andrea Ferretti-Massimo Perna, in D 19+20, quest’anno, in 8 gare, 6+4 (con il secondo che ha saltato 3 partite), media addirittura superiore.

Ma in passato quali sono stati i giocatori che scatenavano i sogni del pubblico del Tenni? E si può fare una classifica di merito? Senza andare alla notte dei tempi c’è da dire che una volta, sembra strano, si segnava un po’ di meno, cioè la somma delle realizzazioni dei primi due marcatori non raggiungeva le vette odierne. Ad esempio, nel torneo di C 1969-70, Faustino Goffi e Roberto Cei, due lombardi, il primo un vero panzer, il secondo la sua spalla veloce, finirono con 12+8 (senza rigori). Nel 1974-75, nel bel Treviso di Massimo Giacomini promosso dalla D in C, la coppia dei Carlo, il povero De Bernardi, che sgusciava come un’anguilla, e il montebellunese Osellame detto «Ucce», ala destra di sfondamento, finì con 18 (3 rigori) +9. Due anni più tardi, in C, mister Bruno Fornasaro potè avvalersi di una coppia da 21 reti senza penalty, un po’ leggerina ma efficace: il baffuto Maurizio Zandegù (11) e il sardo Vittorio Petta (10). Altro paio di stagioni dopo, C1: il piccolo Vittorio Cozzella, il beniamino di Alfonso Mansi, e Mauro Beccaria regalarono un 14+9 immune da rigori. Nell’82-83, Treviso in C1, il vicentino Antonio «Toto» Rondon ne fece 16 (1 rigore) ma non aveva un partner all’altezza, tant’è vero che il secondo bomber fu il difensore Mauro Nuti: 5, tutti dal dischetto.

E’ negli anni ‘90 che spuntano i cannonieri più prolifici. 1994-95, Interregionale, il Treviso di Bepi Pillon inizia la sua fantastica cavalcata verso la B: Flavio «Pippo» Fiorio ne mette 20 (5), l’avvocato-regista Diego Bonavina 14, tutti su azione. E il mitico Loris Pradella altri 11. L’anno dopo, in C2, Fiorio (19, con 7 penalty)+ Pasa (11) + Pradella (8) = 38. Nel 1999-2000 in B cambiano i protagonisti, arriva quella che probabilmente è stata la coppia più forte di sempre, cioè Gigi Beghetto e Luca Toni: 16 (3) + 15 (2). Peccato averli visti assieme solo una stagione. Infine nel 2001-02 in C1 ci sono un ancora acerbo Marco Borriello e Giacomo Lorenzini: 10+10. Per finire il 2002-03, C1: Vincenzo Chianese e Fabio Gallo (mezzala) 12 (3) +9 (7). E Pasqualino Foggia a 8. Ora tocca a «Ferro» e a «Cobra» far sognare i tifosi…

Bomber biancocelesti. Di ieri e di oggi. Una storia i cui capitoli hanno nomi più o meno familiari, a seconda naturalmente dell’età di chi li ricorda. Sono le coppie (talvolta dei trii) d‘attacco più prolifiche, che hanno fatto o stanno facendo sognare i tifosi, insomma i gemelli del gol, che scatenano l’entusiasmo nel modo più spettacolare, a suon di reti. Dall’anno scorso il Treviso poggia le sue fortune offensive sul duo Andrea Ferretti-Massimo Perna, in D 19+20, quest’anno, in 8 gare, 6+4 (con il secondo che ha saltato 3 partite), media addirittura superiore.

Ma in passato quali sono stati i giocatori che scatenavano i sogni del pubblico del Tenni? E si può fare una classifica di merito? Senza andare alla notte dei tempi c’è da dire che una volta, sembra strano, si segnava un po’ di meno, cioè la somma delle realizzazioni dei primi due marcatori non raggiungeva le vette odierne. Ad esempio, nel torneo di C 1969-70, Faustino Goffi e Roberto Cei, due lombardi, il primo un vero panzer, il secondo la sua spalla veloce, finirono con 12+8 (senza rigori). Nel 1974-75, nel bel Treviso di Massimo Giacomini promosso dalla D in C, la coppia dei Carlo, il povero De Bernardi, che sgusciava come un’anguilla, e il montebellunese Osellame detto «Ucce», ala destra di sfondamento, finì con 18 (3 rigori) +9. Due anni più tardi, in C, mister Bruno Fornasaro potè avvalersi di una coppia da 21 reti senza penalty, un po’ leggerina ma efficace: il baffuto Maurizio Zandegù (11) e il sardo Vittorio Petta (10). Altro paio di stagioni dopo, C1: il piccolo Vittorio Cozzella, il beniamino di Alfonso Mansi, e Mauro Beccaria regalarono un 14+9 immune da rigori. Nell’82-83, Treviso in C1, il vicentino Antonio «Toto» Rondon ne fece 16 (1 rigore) ma non aveva un partner all’altezza, tant’è vero che il secondo bomber fu il difensore Mauro Nuti: 5, tutti dal dischetto.

E’ negli anni ‘90 che spuntano i cannonieri più prolifici. 1994-95, Interregionale, il Treviso di Bepi Pillon inizia la sua fantastica cavalcata verso la B: Flavio «Pippo» Fiorio ne mette 20 (5), l’avvocato-regista Diego Bonavina 14, tutti su azione. E il mitico Loris Pradella altri 11. L’anno dopo, in C2, Fiorio (19, con 7 penalty)+ Pasa (11) + Pradella (8) = 38. Nel 1999-2000 in B cambiano i protagonisti, arriva quella che probabilmente è stata la coppia più forte di sempre, cioè Gigi Beghetto e Luca Toni: 16 (3) + 15 (2). Peccato averli visti assieme solo una stagione. Infine nel 2001-02 in C1 ci sono un ancora acerbo Marco Borriello e Giacomo Lorenzini: 10+10. Per finire il 2002-03, C1: Vincenzo Chianese e Fabio Gallo (mezzala) 12 (3) +9 (7). E Pasqualino Foggia a 8. Ora tocca a «Ferro» e a «Cobra» far sognare i tifosi…

20 ottobre 2011
[Modificato da ZakkTV 20/10/2011 11:25]
13/11/2011 23:24
 
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Oggi non ne hanno azzeccata una.


14/11/2011 00:12
 
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non solo oggi..direi che il problema di questo Treviso, e mi dispiace dirlo, comincia a essere proprio l'attacco che non risolve le partite. Nelle ultime 4 partite solo Perna ha segnato, il resto è tutto frutto del centrocampo o della difesa, in termini di gol

AVANTI BLU!


14/11/2011 06:14
 
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enricoutv83, 13/11/2011 23.24:

Oggi non ne hanno azzeccata una.




Un periodo magro ma non possiamo certo criticarli! [SM=g2172116]
14/11/2011 18:30
 
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Per entrambi penso sia stata una delle peggiori prestazioni da quando sono a Treviso. Calo di condizione? Può essere. Ecco perchè ci serviva almeno una terza punta con caratteristiche uniche, magari il tanto vituperato Gerbino Polo che da quando è arrivato il Rimini non ne sbaglia una. Una prima punta (Perna) tra l'altro di poco peso, un ibrido come Gallon (più seconda che prima, viste anche le caratteristiche fisiche) e due trequartisti: Torromino, Madiotto e il desaparecido Cherillo, che non sarebbe male ma ha pagato proprio il sovraffolamento in quel ruolo.
15/11/2011 01:49
 
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ZakkTV, 14/11/2011 18.30:

Per entrambi penso sia stata una delle peggiori prestazioni da quando sono a Treviso. Calo di condizione? Può essere. Ecco perchè ci serviva almeno una terza punta con caratteristiche uniche, magari il tanto vituperato Gerbino Polo che da quando è arrivato il Rimini non ne sbaglia una. Una prima punta (Perna) tra l'altro di poco peso, un ibrido come Gallon (più seconda che prima, viste anche le caratteristiche fisiche) e due trequartisti: Torromino, Madiotto e il desaparecido Cherillo, che non sarebbe male ma ha pagato proprio il sovraffolamento in quel ruolo.

E feretti?


15/11/2011 16:09
 
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enricoutv83, 15/11/2011 01.49:

E feretti?




La seconda punta, ma appunto, non ci sono sostituti veri per lui e per Perna.
15/11/2011 16:13
 
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che poi..se la palla di Perna fosse entrata e Ferretti avesse segnato il rigore clamoroso che c'era su di lui, non staremmo nemmeno parlando di questa mini-crisi. Questo per dire come la fortuna sia sempre un fattore fondamentale..

AVANTI BLU!


28/11/2011 01:00
 
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Vi invito a votare nel sondaggio nella home.
Grazie


28/11/2011 16:08
 
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Perna e Ferretti quanto mi piacciono, e un piacere vederli giocare, per me un onore essere amico di queste splendide persone!
30/11/2011 18:57
 
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Premiata Perna-Ferretti la ditta che gonfia le porte

29 novembre 2011 — pagina 35 sezione: Nazionale
Li avevamo lasciati in serie D con una ventina di gol a testa. Li ritroviamo oggi, con la stessa media realizzativa (o quasi). Sono i gemelli del gol: il «Cobra» & il «Ferro», ognuno con la sua storia. Più variopinto, vista la maggiore età, il curriculum di Massimo Perna, fra i prof da oltre un decennio (prima del 2000, giovanissimo, si trova a Napoli). È il 2000/01 quando colleziona 6 presenze col Fasano (C/2). Nel torneo successivo indossa la casacca della Fiorenzuola (C/2) e sigla la prima rete tra i professionisti. Il triennio successivo vede la consacrazione: a Giugliano (ancora C/2), segna 37 gol in 94 partite, trainando la squadra ai playoff. Sulla scia positiva, nel 2005/06 (a Terni) firma alcune presenze nei cadetti, trovando però poco spazio, come nella seconda metà della stagione (Revenna, C/1). Tra il 2006 ed il 2007 gioca in C/1 con Ternana, Cavese e Paganese (una dozzina di presenze, condite da un gol, con ciascuna squadra). Dopo il trasferimento invernale, nel 2008 realizza 3 centri con la Sangiuseppese. È il preludio ad un brillante biennio all’Aversa Normanna: 20 reti in 49 match. Quindi il passaggio a Treviso, dove si specializza rigorista ed incontra il compagno Andrea Ferretti.Forte di 14 reti col Montemurlo (Eccellenza 2006/07), l’attaccante ponsacchino compie il doppio salto salendo sul treno per la C/2, ma nella Canavese non trova spazio. È il dicembre 2007 quando ritorna in serie D (un’apparizione risaliva al 2002/03, a Cascina): mezza stagione a Sestri Levante (7 gol), quindi una intera a Biella (17), macchiata da un grave infortunio (frattura del cranio). Nel 2009/10 (2 espulsioni) vive comunque una nuova esperienza in C/2 (2 centri, i primi tra i professionisti, con la Carrarese); a dicembre torna però in D, accasandosi al Carpi (11 gol). Poi approderà nella Marca. Alberto Zamprogno Quota 16 reti, 8 a testa, giusto per rafforzare l’immagine dei "gemelli" biancocelesti del gol. Uguali in classifica cannonieri (l’anno scorso 20+19) ma diversi e complementari in campo: il "Ferro" ama svariare continuamente avanti e indietro, anche a costo di spomparsi, il "Cobra" staziona di più negli ultimi 20 metri, attendendo il momento giusto per mollare il morso letale. Andrea Ferretti e Massimo Perna domenica sono tornati a segnare assieme dopo un mese e mezzo, il primo erano sei giornate che non timbrava, l’altro è stato un po’ più continuo; resta il fatto che un’altra coppia così in Lega Pro non c’è, il Treviso farà bene a tenersela stretta e resistere alle sirene che tra un mese sicuramente inizieranno a cantare. A San Bonifacio due reti di fattura differente: Ferretti l’ha realizzata con un tocco di giustezza, Perna calibrando un pallonetto a porta vuota. «Per me era un periodo un po’ nero-ammette il toscano- avevo sbagliato diverse occasioni, con il Santarcangelo non ero nemmeno riuscito a tirare in porta; vi confesso che l’astinenza mi stava rompendo non poco. Essere tornato a segnare dunque è stato sempre un grande momento di felicità, soprattutto perché ci ha regalato altri tre importanti punti in trasferta. Ora non fermiamoci qua». Cosa contribuisce a bloccare un bomber come te? «Tante cose. Forse la nostra partenza lanciata ha fatto sì che gli avversari stringessero le difese, o forse la squadra non ha brillato particolarmente come gioco. E allora in queste situazioni ne risentono anche gli attaccanti». E’ molto bello vedervi segnare in coppia. «Già, è mancato solo Torromino, quella palla gli è uscita di poco. Quando noi punte non segnamo, veniamo criticati, ora sembriamo i salvatori della patria: non è così, dietro a noi c‘è una squadra che crea le nostre occasioni». Massimo Perna così spiega la sua prodezza: «Ne avevo sbagliato uno poco prima, mi sono accorto di quella palla venuta verso di me e del portiere che si era scontrato con Maracchi: ho visto la porta vuota e l’ho messa dentro». Tu e Ferretti siete il valore aggiunto del Treviso. «Al di là di questo, devo sottolineare che i nostri gol sono il frutto del lavoro di tutti i compagni. Ci tengo a dire che certe critiche nei nostri confronti le ho ritenute eccessive, ogni squadra vorrebbe avere una coppia da 16 reti». Eravamo stupiti dal fatto che non segnavate più in coppia... «Beh, dai, capita. Bisogna capire che non è facile fare sempre gol, ma è dall’anno scorso che stiamo a braccetto in cima alla classifica dei bomber. Dispiace che domenica scorsa al Tenni i tifosi abbiano fischiato, non dimenticate che il Treviso è primo. La salvezza? Mister e società fanno bene a essere prudenti. Ma siamo pure una buona squadra no?». Come spieghi questa differenza tra gare in casa e fuori? «In trasferta ci affrontano a viso aperto, a Treviso invece si chiudono, anche se per la verità con il Santarcangelo eravamo riusciti ad andare in vantaggio. D‘altra parte tutti avremmo fatto la firma per vincere in casa e pareggiare fuori: se succede il contrario che differenza fa?». Che se la godono i tifosi da trasferta, i più tosti. Silvano Focarelli


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