04/07/2013 23:53 |
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www.gazzettino.it/sport/calcio/lega_pro_treviso_escluso_spunta_la_cordata_delex_dg_bepi_lucchese/notizie/3002...
Lega Pro, Treviso escluso: spunta
la cordata dell'ex dg Bepi Lucchese
di Giampaolo Zorzo
TREVISO- È uno dei personaggi da sempre più amati del calcio Treviso: Bepi Lucchese, ex calciatore delle giovanili biancocelesti, consigliere per oltre 25 anni, vice presidente, direttore generale e da sempre considerato pietra miliare della società di via Foscolo. Uno amato dalla tifoseria per il suo equilibrio e per l'attaccamento.
Naturale quindi che, uno come lui, che nelle vene ha sangue biancoceleste, non poteva rimanere con le mani in tasca di fronte all'ennesimo scempio della sua società.
Non ha voluto lavorare con Renzo Corvezzo perché, anche se lui non lo ammetterà neanche sotto tortura, non gli è mai piaciuto come non gli è piaciuto come si è comportato con i suoi amici storici Munarolo e De Santis e con molti fornitori che, non rispettando le scadenze economiche, ha messo in grande difficoltà. «Di queste cose non parlo - taglia corto l'ex dirigente della Faram e ora di Archiuti - pensiamo piuttosto al futuro e non al passato».
Ha visto che brutta fine ha fatto il Treviso?
«Certo che l'ho visto. ma la cosa non mi ha sorpreso».
In che senso?
«Quando si improvvisa e non ci sono soldi, non si ha l'umiltà di chiedere aiuto a nessuno, non crei un settore giovanile e non coinvolgi il territorio, il destino è segnato».
Cosa intende fare adesso?
«Cercare di riunire un gruppo di amici che hanno a cuore le sorti del Treviso anche perché, in tempi diversi hanno lavorato per questa società».
Su cosa punterà il gruppo?
«Cercherà di coinvolgere Treviso e provincia, portare in società ex giocatori biancocelesti, creare un importante settore giovanile che sia di riferimento per tutta la Marca e soprattutto non fare voli pindarici ma compiere i passi secondo la gamba e soprattutto capire se si può formattare la sostenibilità».
Oltre a lei ci sono altri nomi?
«Si sta muovendo qualcosa, ma per il momento niente nomi solo dei contatti. Tra un paio di giorni mi incontrerò con quattro imprenditori locali di un certo peso economico e vediamo di catturare la loro attenzione».
Potrebbe essere il gruppo che voleva la fusione tra il Treviso e il Quinto?
«Non posso fare nomi, ma sulla serietà di queste persone metto la mia faccia».
I tifosi sognano una società con lei, Pinarello, Munarolo, De Santis, Casagrande, Seno, Vestidello (Vetrarti), Archiuti, Povegliano (agenzia Mazzini), Carron, tutti trevigiani e tutte persone serie. Potrebbe andare in porto?
«Sognare costa poco, ma ne vedremo delle belle».
Se c'è qualche interessato a chi si deve rivolgere?
«Al sottoscritto: il numero è 335-6522752. Accettiamo tutte le persone e con qualsiasi cifra l'importante è che siano serie e vogliano bene al calcio Treviso e alla sua storia».
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