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Treviso e il sogno chiamato Eccellenza
31 maggio 2014 — pagina 51 sezione: Nazionale
Per partite dell’importanza di Treviso-Bardolino (chi vince è promosso), sull’altare del risultato è lecito celebrare qualsiasi sacrificio. E non fare tanto gli schizzinosi su chi potrebbe essere il protagonista: almeno un gol va segnato, sul nome dell’eventuale autore si può benissimo soprassedere, ognuno sarà ben accetto. Ma è logico che la maggior parte delle aspettative sono riposte sui due attaccanti scelti da mister Tentoni, Yves Gnago e Luca Dal Compare. «Ne abbiamo parlato martedì, chi prende le decisioni è lui» dice il centrattacco ivoriano, «io nelle ultime partite sono partito dalla panchina, non ho mai detto nulla ed anzi mi ha fatto bene: dall’esterno vedi meglio le cose e quando entri hai dentro una certa rabbia. Se deciderà di farmi partite titolare mi farà piacere, chiaro, sarà una motivazione in più: è bello sapere che mi dà fiducia». Eri in panchina evidentemente perché il rendimento non era quello che il mister si aspettava dal tuo talento. «Ma non è mai stato un problema per me. Ripeto che è Tentoni che prende le decisioni: da parte mia mi alleno e lavoro. Contro la Godigese ho dato quello che potevo dare, compreso il passaggio per Zamuner. Le scelte del mister derivano dagli allenamenti, vanno rispettate ed io cerco di fare solo ciò che lui vuole da me». Studi giurisprudenza a Verona, lo conosci il Bardolino? «Non potevo certo andare a vedere le loro gare, anzi non so molto di loro; dicono siano pericolosi in trasferta, ma questo Treviso non deve avere paura di nessuno. Siamo a 90 minuti dall’Eccellenza: niente supplementari, vedrete». Luca Dal Compare è "fermo" a 13 reti, l’ultima delle quali segnata a Cassola il 30 marzo: da allora nient’altro, a parte le tante botte prese. «Ho voglia di segnare non solo perché non lo faccio da un po’, ma per dare una mano alla squadra» assicura il mestrino, «siamo un gruppo di ragazzi che sta tirando fuori personalità e voglia. Poi è naturale che farne uno domenica, in quella che è una vera e propria finale, per me sarebbe un piccolo sogno: loro al centro della difesa hanno Zamboni, uno che ha giocato anche con la Juventus, ho letto che sono molto contenti di giocare al Tenni e si sono preparati bene. Vedremo». Cambia il partner: dopo Bidogia ritroverai Gnago. «Yves è un elemento fondamentale, anche se non è facile giocarci accanto perché non sai mai quali saranno i suoi movimenti: è un giocatore libero di svariare, d’altronde lo sono pure io. Però, che ci sia lui, io, Bidogia o Mensah, le motivazioni saranno tante e uguali per tutti». E c’è da allungare l’imbattibilità della porta: 1060 minuti. «Ho anche scoperto che con 15 reti il Treviso ha la difesa meno battuta tra i pro e dilettanti. Ma se anche dovessimo vincere 5-4, scommetto che festeggeremmo lo stesso alla grande…». Silvano Focarelli |
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