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Fornasier: «Il Treviso non ha ancora dato l’addio ai playoff»
TREVISO. Nel calcio ne accadono talmente tante che ormai ci siamo assuefatti a tutto. Ecco perché non bisogna sorprendersi più di tanto di aver visto, l’altro giorno al Tenni, una squadra dominare il...
10 febbraio 2015
TREVISO. Nel calcio ne accadono talmente tante che ormai ci siamo assuefatti a tutto. Ecco perché non bisogna sorprendersi più di tanto di aver visto, l’altro giorno al Tenni, una squadra dominare il primo tempo ma andare al riposo sullo 0-2. Ovvio che non si può dare sempre la colpa alla sfortuna o all’arbitro o agli infortuni (oggi Ton avrà un’ecografia, si pensa fuori per un mesetto), anche se ogni componente ha fatto la sua parte: il Treviso deve solo riflettere sul perché ha sciupato in quel modo, sul motivo per cui quando sembra spiccare il volo arriva il tonfo, immancabile. Al terzino Nicola Fornasier, uno dei migliori, piace ricordare la parte migliore della sua squadra. «Dobbiamo essere orgogliosi, tutti, di aver giocato quel primo tempo vissuto ad altissima intensità, li abbiamo messi sotto costantemente. Ma quando giochi così ed a metà gara sei 2-0 per un mezzo tiro degli avversari diventa dura anche dal punto di vista psicologico. Se poi ci si mette anche la malasorte e l’imprecisione sotto porta… È stato un insieme di fattori che non ci ha permesso di vincere: direi che bisogna ripartire da ciò che di buono abbiamo mostrato, naturalmente cercando di correggere gli errori, che quando si perde ci devono essere stati per forza».
Eppure venivate dal punteggio tennistico del Baracca.
«In quella partita s’era visto senz’altro un Treviso più cinico, però sul piano dell’intensità io credo che abbiamo dato abbastanza continuità a quel successo. Purtroppo della sconfitta con il Vittorio restano solo tanti rimpianti».
Dopo l’intervallo ci si aspettava che tornasse in campo una squadra arrabbiata e decisa, non incerta e confusa.
«Certo, nel secondo tempo si poteva fare di più, ci sarebbe stato bisogno di meno foga e di maggiore tranquillità ed organizzazione per sfruttare l’uomo in più, magari sfruttando le fasce. Ma due gol da recuperare erano tanti».
Fornasier, è stato il vostro addio ai playoff?
«Mai dire mai. Finchè la matematica non ci condanna il Treviso ha l’obbligo di crederci, sono certo che ci crederemo fino in fondo e faremo di tutto per entrarci».
Quest’anno mai tre vittorie di fila: manca la continuità.
«È indubbiamente uno dei nostri difetti: ora abbiamo altre 10 partite per sfatare questo tabù e certo, ci riusciremo».
Dopo San Polo c’è la sosta: potrà esservi utile?
«Credo proprio di sì: la sfrutteremo per lavorare ancor più ma nel frattempo bisogna non perdere altro terreno: domenica affronteremo il LiaPiave con il solo obiettivo di tornare a casa con i tre punti. Sono convinto che con questo nostro spirito ci riusciremo».(s.f.)
10 febbraio 2015