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Treviso vince ai punti ma il gol non arriva
Con il SaonaraVillatora troppi assenti e un inutile brodino
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28 settembre 2015
VILLATORA. Andamento lento. In altri tempi un pari in trasferta sarebbe stato ben accetto, stavolta ci si chiede cosa se ne faccia il Treviso. Un punticino lo lascia nei bassifondi. Questo passa il convento: senza Furlanetto (potrebbe tornare domenica), Bellotto, Sagui e Antoniol (febbrone esploso ieri mattina), con Mastellotto in panca a far numero ed un paio di giocatori con le gambe deboli voli pindarici non se ne fanno.
Ai punti l’avrebbero spuntata i biancocelesti, ma questo è calcio, non boxe, e nel calcio per vincere bisogna buttarla dentro. Operazione che, a parte Cattelan, non sta riuscendo a nessuno. Insomma, in attesa dei piatti forti bisogna accontentarsi del brodino; intanto però il resto della compagnia è sempre più lontano e se non si cambia registro certe ambizioni sarà opportuno ridimensionarle.
Il match. Come altre volte, il Treviso ha l’approccio giusto, si mette a dettare i ritmi ed al 7’ crea la prima palla gol: se ne va in slalom Moretti sulla destra, poi cross al centro dove si avventa Dal Compare, tiro ribattuto con affanno da Volpin in angolo. Il secondo pericolo è creato al 18’ ancora da Dal Compare il quale, ben lanciato da Cattelan, prova il pallonetto sull’uscita di Baldan ma la sfera ha una parabola alta.
Continua a giocare un bel calcio il Treviso, triangolazioni palla a terra con Cattelan sempre a fare il perno centrale favorendo gli inserimenti dei compagni, peccato che il problema resti sempre quello e fondamentale: far oltrepassare alla palla la linea di porta. Padovani intimoriti, fanno fatica a ripartire, aggrediti da un avversario sempre propositivo che li costringe a difendersi anche con 8-9 dietro il pallone: il primo segnale del Villatora arriva comunque al 27’ con un tiretto di Monetti. Verso la mezzora la veemente spinta biancoceleste tende ad affievolirsi, le pregevoli combinazioni precedenti, con i difensori pressati dai centrocampisti padovani lasciano il posto ai soliti improduttivi lanci dalle retrovie, ne approfittano allora i padroni di casa per prendere coraggio ed alzare il baricentro, provando finalmente ad imbastire qualcosa davanti con la velocità di Monetti.
Al 40’ Hatim si inventa uno shoot dai 30 metri e sfera che si spegne non lontano dall’incrocio dei pali. Inizio di ripresa un po’ più disordinato rispetto a prima, in campo si sente pure il Villatora che resta compatto e molto attento in difesa, per il Treviso non è facile trovare varchi. Sempre buono tuttavia il lavoro sulla destra di Moretto, il senso tattico di Moretti e quello della posizione di Orfino e Bellotto. Non che i nostri non ci provino, l’impegno non manca, ma latita la lucidità negli ultimi 20 metri, dove Cattelan progressivamente sparisce nella tenaglia dei centrali Volpin e Fortini, mentre Dal Compare si agita molto senza però cavare il famoso ragno dal buco. Alla mezzora il Treviso ritrova un certo vigore e ricomincia a sbattere contro il catenaccio patavino: gran tiro dal limite di Moretto, palla a fil di palo deviata con la punta delle dita da Baldan.
Quadro tattico sempre più evidente: Villatora che si accontenta del pari perdendo tempo, e Treviso che vuole i tre punti. E ci prova, ma quando riesce ad andare alla conclusione
la balistica non è delle migliori, causa piedi un po’ ruvidi o carenza di lucidità. Ed allora, nonostante un discreto serrate finale, lo 0-0 non si schioda. I tifosi mugugnano, le perplessità aumentano, la classifica piange. Non resta che riprovarci col Martellago.
Silvano Focarelli